01.04.2019 (aggiornamento)
Referendum – Il presidente Klaus Iohannis solleciterà al Parlamento una nuova consultazione per allargare l’approccio e rendere più forte ed efficace il referendum che convocherà il 26 maggio, in contemporanea con le elezioni europee. La decisione fa seguito alle recenti consultazioni sul referendum riguardante la giustizia tra il capo dello stato e rappresentanti della società civile, dell’autorità giudiziaria e delle associazioni professionali dei magistrati. Iohannis ha di nuovo criticato duramente i socialdemocratici, il numero 1 della coalizione governativa, in quanto emettono decreti d’urgenza e vogliono amnistia per i corrotti. Il capo dello stato ha chiesto nuovamente il Governo di non adottare più dei decreti d’urgenza in materia di giustizia e politica penale finchè la popolazione non si esprima tramite referendum.
România Internațional, 01.04.2019, 18:44
UE – Il commissario europeo per l’Azione per il clima e l’energia, Miguel Arias Cañete, ha iniziato una visita di due giorni a Bucarest, dove parteciperà domani al Consiglio Informale sull’Energia, presieduto dal ministro romeno Anton Anton. Saranno firmati i documenti riguardanti i finanziamenti per l’energia, che rientrano nel Meccanismo di interconnessione dell’Europa e saranno esaminate le priorità del futuro sistema energetico dell’UE in vista della transizione nel dopo 2020. La riunione informale dei ministri dell’Energia darà anche spazio ad un primo incontro con i colleghi degli stati membri del Partenariato Orientale, volto a consolidare la cooperazione energetica regionale. Oggi, l’esponente europeo ha partecipato alla riunione dedicata a L’iniziativa di cooperazione regionale energetica dell’Europa centro-orientale
Romania2019.eu – Bucarest ospita per due giorni la Conferenza interparlamentare sul futuro dell’UE, nell’ambito del semestre romeno di Presidenza del Consiglio UE. I dibattiti riguardano la difesa dei valori europei e dei cittadini, la necessità di riformare il modello economico, garanzie per la coesione, ma anche il vicinato europeo e le relazioni euro-atlantiche. La conferenza si chiuderà con la firma di una dichiarazione congiunta, come contributo parlamentare al Vertice informale dell’UE che si terra il 9 maggio a Sibiu.
Mozione – La Camera dei deputati ha dibattuto la mozione inoltrata dalle opposizioni PNL e PMP contro il ministro dei Trasporti, Razvan Cuc, al quale sollecitano le dimissioni. I firmatari affermano che la coalizione PSD-ALDE si è assunta, tramite il programma di governo, la costruzione di 350 km di autostrade entro il 2020, di cui, invece, l’attuale governo, in carica da quasi un anno e tre mesi, ne ha inaugurati 58. Il PNL e il PMP ricordano che, nonostante i fondi europei stanziati ai grandi progetti infrastrutturali, nel giro di cinque anni sono state inoltrate solo quattro domande di finanziamento. I firmatari definiscono come disastrosa anche la situazione dell’infrastruttura ferroviaria e sostengono che la compagnia di bandiera Tarom fosse sull’orlo del fallimento. Il voto sulla mozione si terrà mercoledì.
Disoccupazione – A febbraio, il tasso di disoccupazione nell’UE era indicato al 6,5%, in calo dal 7,1% registrato nello stesso periodo dello scorso anno. Lo rilevano i dati resi pubblici oggi dall’Eurostat. Si tratta del più basso tasso di disoccupazione misurato dall’Eurostat da quando pubblica le statistiche mensili sulla disoccupazione (gennaio 2000). I valori più alti di disoccupazione si riscontrano in Grecia, Spagna e Italia, mentre al polo opposto si trovano la R.Ceca, la Germania e l’Olanda. La Romania si trova sotto la media dell’UE, con un tasso del 3,8%.
Migrazione – I cittadini del sud e e dell’est europeo sono più preoccupati dell’emigrazione che dall’immigrazione. E quanto emerge da un sondaggio sull’atteggiamento degli abitanti dei 14 stati dell’UE, condotto dall’European Council on Foreign Relations e pubblicato dal quotidiano The Guardian. Secondo il sondaggio, in Spagna, Italia, Grecia, Ungheria o Romania, Paesi in cui la popolazione è in calo o mantiene lo stesso numero, la percentuale delle persone che hanno manifestato preoccupazione nei confronti dell’emigrazione è più alta di coloro che si dicono spaventati dall’imigrazione. Il ribasso demografico più alto – scrive The Guardian – viene riscontrato in Romania, Paese la cui popolazione è diminuita del 10% nell’ultimo decennio, soprattutto in seguito alla partenza dei giovani a lavorare nell’Europa Occidentale. D’altra parte, nei Paesi occidentali e nord-europei, le preoccupazioni generate dall’immigrazione superano di gran lunga quelle provocate dall’emigrazione.