01.03.2024
Elezioni: Romania, candidati alle europee si possono iscrivere contemporaneamente anche alle amministrative/Riserve valutarie: Banca Centrale annuncia record storico di oltre 63 miliardi euro
Newsroom, 02.03.2024, 08:56
Elezioni – Secondo la bozza di ordinanza sull’accorpamento delle elezioni, sottoposta al dibattito pubblico dal Ministero dell’Interno i candidati alle elezioni europee in Romania potranno iscriversi contemporaneamente anche per le amministrative. Le elezioni si terranno il prossimo 9 giugno, dalle 7:00 alle 22:00. Per evitare la situazione di avere due sindaci in carica contemporaneamente, i mandati dei nuovi eletti locali dovrebbero essere convalidati solo il 27 settembre, quando scade il mandato dei sindaci in carica. Nel contempo, i sindaci e i presidenti dei consigli provinciali in carica potranno candidarsi da parte di un partito politico diverso da quello rappresentato quattro anni fa, senza porre fine al mandato in corso. Il governo PSD-PNL sostiene che l’organizzazione simultanea delle due consultazioni elettorali – amministrative ed europee – avrebbe numerosi benefici, tra cui una maggiore affluenza al voto per il Parlamento Europeo e la riduzione delle spese. In Romania, sempre quest’anno, a settembre, si svolgeranno le elezioni presidenziali, mentre a dicembre le politiche.
Romania – Moldova – Il presidente del Senato romeno, l’ex primo ministro Nicolae Ciucă, ha inviato un forte messaggio di solidarietà e sostegno alla Repubblica di Moldova. Durante la visita a Chisinau, Ciucă ha espresso la fiducia che, un giorno, la Romania e la Repubblica di Moldova si troveranno insieme nella grande famiglia europea. Nicolae Ciucă ha sottolineato che la Moldova è un Paese indipendente e sovrano che “deve e può decidere il proprio destino”. Il presidente del Senato romeno ha incontrato anche il presidente del Parlamento della Moldova, Igor Grosu. Alla vigilia della visita, Nicolae Ciucă si è congratulato con i leader di Chisinau “per il modo responsabile ed equilibrato con cui affrontano le questioni di sicurezza in un periodo pieno di sfide nella regione” – con riferimento alla guerra in corso nella confinante Ucraina, invasa dalle truppe russe.
Riserve valutarie – Le riserve valutarie della Banca Centrale di Romania hanno raggiunto a fine febbraio un nuovo massimo storico, superando i 63,1 miliardi di euro. L’aumento è dovuto principalmente all’afflusso delle somme derivanti dall’emissione di eurobond da parte del Ministero delle Finanze per un valore di quattro miliardi di euro, nelle condizioni in cui, a febbraio, i pagamenti dovuti sul conto del debito pubblico ammontavano a circa 825 milioni di euro. Il livello delle riserve auree è rimasto a 103,6 tonnellate, per un valore di oltre 6,2 miliardi di euro.
PPE – Il primo ministro romeno e leader del PSD, Marcel Ciolacu, partecipa a Roma al Congresso del Partito dei Socialisti Europei. Per l’occasione, verrà adottato anche il programma congiunto dei socialdemocratici per il Parlamento Europeo e sarà nominato il candidato alla guida della Commissione Europea. D’altra parte, ad aprile, a Bucarest, è previsto un incontro dei leader socialdemocratici europei, mentre la prossima settimana il PNL, formazione politica al governo assieme al PSD, organizza in Romania il congresso del Partito Popolare Europeo, al quale sono attesi oltre 2.000 partecipanti.
Situazioni d’urgenza – Una nuova versione della piattaforma nazionale per la preparazione alle situazioni d’urgenza in Romania (fiipregatit.ro) è stata lanciata oggi insieme al nuovo sito web della Piattaforma nazionale per la riduzione dei rischi generati dalle catastrofi. Oltre alle informazioni sulle azioni salvavita in situazioni estreme, la nuova piattaforma contiene anche un assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale, ha affermato il capo del Dipartimento per le situazioni di emergenza, Raed Arafat. L’assistente virtuale è stato creato con la tecnologia OpenAI ed è preparato a rispondere alle domande relative alle situazioni d’urgenza, ha spiegato Arafat.
Occupazione – La Romania ha raggiunto la cifra record di 5,75 milioni dipendenti. Lo ha annunciato il deputato socialdemocratico Marius Budăi, ex ministro del Lavoro, precisando che “gli investimenti pubblici e gli aiuti statali hanno creato nuovi posti di lavoro, garantendo salari dignitosi”. Il politico ha precisato inoltre che lo stipendio medio netto in Romania ha superato i 1.000 euro.
OCSE – L’OCSE ha approvato, questa settimana, la prima Nota Formale nel quadro del processo di adesione della Romania all’OCSE. Secondo il Ministero delle Finanze di Bucarest, la Romania è stata valutata nell’ambito del Comitato degli Alti Funzionari per il Bilancio il 19 dicembre scorso. Durante la valutazione, il rappresentante del Ministero delle Finanze ha presentato le riforme attuate dalla Romania dal punto di vista dell’adeguamento alle politiche e alle pratiche dell’OCSE nel campo della governance di bilancio. Far parte dell’OCSE non significa solo avere accesso alle migliori competenze nei settori più diversi, ma anche opportunità di investimenti esteri, stimoli dell’innovazione o aumento della competitività, ha sottolineato il ministro delle Finanze, Marcel Boloş.