01.03.2022
Consiglio Supremo di Difesa – Al termine di una nuova riunione del Consiglio Supremo di Difesa, il presidente romeno Klaus Iohannis ha condannato ancora una volta il brutale attacco lanciato dalla Russia contro uno Stato sovrano e indipendente, sottolineando che non possiamo accettare che la mappa dell’Europa venga ridisegnata con la violenza. Il capo dello stato ha ricordato che l’aggressione della Russia ha generato una reazione di solidarietà senza precedenti e l’adesione della Romania all’UE e alla NATO, assieme alla partnership con gli Stati Uniti, rappresentano il più grande beneficio per il nostro Paese negli ultimi 30 anni. Klaus Iohannis ha affermato la capacità di difesa dello Stato romeno va aumentata, quindi è necessario incrementare la percentuale del PIL stanziata alla Difesa dal 2 al 2,5%. Nella riunione odierna del Consiglio Supremo di Difesa, è stato inoltre il consolidamento significativo della postura di deterrenza e difesa sul fianco orientale nel prossimo periodo, tramite il dispiegamento di forze alleate e l’insediamento accelerato del Gruppo tattico in Romania. Nella precedente riunione del Consiglio Supremo di Difesa, svoltasi giovedì scorso, Iohannis ha dichiarato che la Romania non sarà coinvolta nel conflitto militare in Ucraina e che i romeni non devono temere per la loro sicurezza. Il presidente ha inoltre sottolineato che la Romania è pronta ad affrontare tutte le conseguenze economiche e umanitarie che potrebbero essere generate da un possibile conflitto di durata tra la Russia e l’Ucraina.
România Internațional, 01.03.2022, 16:48
Consiglio Supremo di Difesa – Al termine di una nuova riunione del Consiglio Supremo di Difesa, il presidente romeno Klaus Iohannis ha condannato ancora una volta il brutale attacco lanciato dalla Russia contro uno Stato sovrano e indipendente, sottolineando che non possiamo accettare che la mappa dell’Europa venga ridisegnata con la violenza. Il capo dello stato ha ricordato che l’aggressione della Russia ha generato una reazione di solidarietà senza precedenti e l’adesione della Romania all’UE e alla NATO, assieme alla partnership con gli Stati Uniti, rappresentano il più grande beneficio per il nostro Paese negli ultimi 30 anni. Klaus Iohannis ha affermato la capacità di difesa dello Stato romeno va aumentata, quindi è necessario incrementare la percentuale del PIL stanziata alla Difesa dal 2 al 2,5%. Nella riunione odierna del Consiglio Supremo di Difesa, è stato inoltre il consolidamento significativo della postura di deterrenza e difesa sul fianco orientale nel prossimo periodo, tramite il dispiegamento di forze alleate e l’insediamento accelerato del Gruppo tattico in Romania. Nella precedente riunione del Consiglio Supremo di Difesa, svoltasi giovedì scorso, Iohannis ha dichiarato che la Romania non sarà coinvolta nel conflitto militare in Ucraina e che i romeni non devono temere per la loro sicurezza. Il presidente ha inoltre sottolineato che la Romania è pronta ad affrontare tutte le conseguenze economiche e umanitarie che potrebbero essere generate da un possibile conflitto di durata tra la Russia e l’Ucraina.
Ucraina – Proseguono gli attacchi lanciati dall’esercito russo contro la capitale ucraina Kiev, che continua a resistere. Nella più grande città orientale, Kharkiv, i russi hanno colpito centrali elettriche ed hanno distrutto i piani superiori di due edifici. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha descritto il bombardamento di Kharkiv, che avrebbe ucciso decine di civili, come un crimine di guerra. Secondo Zelensky, ci sono testimonianze oculari di civili che sono stati deliberatamente presi di mira nell’attacco. Secondo le immagini satellitari, un convoglio militare russo che avanza da nord verso Kiev si estende per decine di chilometri. Le immagini mostrano anche il dispiegamento di forze ed equipaggiamenti militari nel sud della Bielorussia, a meno di 32 km a nord del confine ucraino. Kiev ha confermato anche un attacco nella città meridionale di Kherson. D’altra parte, gli eurodeputati si sono riuniti a Bruxelles in una sessione speciale per discutere una risposta all’invasione russa. La sessione è stata stabilita giovedì scorso dalla presidente Roberta Metsola e dai capigruppo del Parlamento Europeo, che hanno condannato fermamente l’attacco contro l’Ucraina, definendolo ingiustificato e illegale. Ieri invece si è svolto un nuovo round di consultazioni tra il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e i leader globali. Per la prima volta, vi hanno partecipato anche il primo ministro del Giappone, insieme ai leader dell’Unione Europea e della NATO, i premier di Gran Bretagna e Canada, il cancelliere della Germania e i presidenti di Francia, Polonia e Romania. Per l’occasione, il presidente romeno, Klaus Iohannis ha sottolineato l’importanza di accelerare il processo di creazione del Gruppo tattico della NATO in Romania, come misura per rafforzare la posizione di deterrenza e difesa dell’Alleanza nella regione. Sempre ieri, in Bielorussia si sono svolti i primi negoziati di pace russo-ucraini, conclusi senza risultati concreti. Le autorità di Mosca hanno riferito che, su richiesta del Cremlino, la triade nucleare russa è stata messa in servizio con personale rinforzato. Gli Stati Uniti e l’UE si sono dichiarati pronti a imporre ulteriori sanzioni alla Russia. Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, più di 660.000 persone, la maggior parte donne e bambini, sono fuggite dall’Ucraina nei Paesi vicini dopo l’invasione russa.
Esercitazioni militari – Dal 2 al 10 marzo, circa 900 soldati romeni e americani, con oltre 70 mezzi tecnici, svolgeranno esercitazioni congiunte presso il Centro di Addestramento per il Combattimento delle Forze Terrestri Romene, a Smârdan, in provincia di Galati (sud-est). Intitolata Justice Eagle 22.1, l’esercitazione si basa su uno scenario unico, immaginario, ma adattato a possibili minacce operative, e sarà eseguita con carri armati T-55, anfibi corazzati TAB-77, veicoli da combattimento Bradley e veicoli corazzati per il trasporto di personale Stryker, indica il Ministero della Difesa romena. L’esercitazione multinazionale Justice Eagle, organizzata annualmente in Romania, mira all’aumento dell’interoperabilità tra le forze armate dei membri della NATO. I militari americani partecipanti fanno parte del contingente dispiegato in Romania nell’ambito delle misure di consolidamento della posizione alleata sull’intero fianco orientale della NATO.
Coronavirus – In Romania, il Gruppo di Comunicazione Strategica ha riferito oggi meno di 8.500 nuovi contagi da COVID-19 e 164 decessi. In calo anche il numero dei ricoveri ospedalieri, con meno di 900 pazienti nelle terapie intensive.
Titoli di Stato – I romeni possono investire da oggi in titoli di stato Tesoro con scadenze a uno, tre e cinque anni, e tassi di interesse annuali del 4,55%, 5,05% e 5,4%. I titoli, dal valore nominale di un leu e in forma dematerializzata, potranno essere acquistati online dalle persone registrate nello spazio privato virtuale, dalle unità del Tesoro dello Stato e tramite gli uffici delle Poste Romene. I titoli di stato Tesoro sono trasferibili e rimborsabili in anticipo. I fondi ottenuti dal Ministero delle Finanze attraverso questa offerta saranno utilizzati per finanziare il deficit di bilancio e rifinanziare il debito pubblico.
Mărțișor – La Romania celebra il 1 marzo la Festa del Mărțișor, una tradizione molto antica che simboleggia, in particolare, l’arrivo della primavera e il cui nome deriva dal mese di Marzo, in romeno Martie. Le donne e le ragazze ricevono in regalo i Mărțișor, piccoli amuleti legati con un filo intrecciato bianco-rosso, che hanno solitamente la forma di fiori, ferri da cavallo, animaletti o quadrifogli. Invece, nella confinante Repubblica di Moldova, Paese a maggioranza romenofona, sono le donne ad offrire i Mărțișor agli uomini. Nel 2017, le pratiche culturali associate al Mărțișor sono state incluse nel patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO, attraverso un’azione congiunta di Romania, Repubblica di Moldova, Bulgaria e Macedonia del Nord.