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01.03.2016

Bucarest — La popolazione della Romania è sempre più anziana. Lo rilevano i più recenti dati resi pubblici dall’Istituto Nazionale di Statistica. Il numero degli adulti che hanno superato i 65 ani è superiore di 210.000 rispetto al numero dei bambini con età comprese fra 0 e 14 anni. L’età media della popolazione è arrivata a quasi 41 anni, in leggera crescita rispetto a quella registrata l’anno scorso. L’INS ha inoltre annunciato che più di 22 milioni di persone hanno, nei documenti, la residenza in Romania, ma precisa che, infatti, non tutti abitano o lavorono nel nostro Paese. Secondo alcune valutazioni concordate, circa tre milioni di cittadini romeni sono stabiliti all’estero, la maggior parte in Italia e Spagna.

01.03.2016
01.03.2016

, 01.03.2016, 17:01

Bucarest — La popolazione della Romania è sempre più anziana. Lo rilevano i più recenti dati resi pubblici dall’Istituto Nazionale di Statistica. Il numero degli adulti che hanno superato i 65 ani è superiore di 210.000 rispetto al numero dei bambini con età comprese fra 0 e 14 anni. L’età media della popolazione è arrivata a quasi 41 anni, in leggera crescita rispetto a quella registrata l’anno scorso. L’INS ha inoltre annunciato che più di 22 milioni di persone hanno, nei documenti, la residenza in Romania, ma precisa che, infatti, non tutti abitano o lavorono nel nostro Paese. Secondo alcune valutazioni concordate, circa tre milioni di cittadini romeni sono stabiliti all’estero, la maggior parte in Italia e Spagna.



Bucarest — Una missione del FMI è attesa a Bucarest dal 2 al 15 marzo per una valutazione annua dell’economia romena. La missione, presieduta dal nuovo capo del FMI per la Romania, Reza Baqir, avrà incontri con rappresentanti delle autorità centrali, dei partiti politici, con sindacati, associazioni imprenditoriali, rappresentanti dell’ambiente accademico e del sistema bancario. La valutazione dell’economia, in base all’articolo IV dello Statuto del Fondo Monetario Internazionale, è un esercizio di sorveglianza obbligatorio per tutti gli stati membri. Dopo l’esaminazione della situazione nazionale, vengono formulate raccomandazioni generali relative alle politiche monetarie, finanziarie ed economiche da seguire per garantire la stabilità e un’evoluzione positiva dell’economia. Al momento, la Romania non ha in via di svolgimento alcun accordo con il FMI.



Bucarest — L’Università di Bucarest sollecita nuovamente il ritiro del titolo di dottore in Legge all’ex premier socialdemocratico Victor Ponta. In un comunicato stampa trasmesso martedì, l’Università annuncia di aver inoltrato nuovamente al ministero dell’Istruzione romeno il dossier che conferma il verdetto di plagio dato dalla commissione di professori esperti di Legge e dalla Commissione di Etica dell’Università in questo caso, ed ha chiesto la cancellazione dell’ordine tramite cui Ponta è stato insignito del titolo di dottore. L’ex premier lamenta motivi politici nella sollecitazione dell’Università di Bucarest relativa al ritiro del suo titolo di dottore. In un messaggio su una rete sociale, egli si dichiarava convinto di vincere la causa in tribunale. A giugno 2015, Ponta è diventato il primo premier in carica della Romania post-comunista ad essere accusato dai procuratori di atti di corruzione. A novembre, egli si è dimesso sullo sfondo delle manifestazioni di piazza che lamentavano la corruzione della classe politica.



Bucarest — La Commissione per il lavoro della Camera dei Deputati di Bucarest ha dato luce verde al progetto elaborato dal senatore socialdemocratico Georgică Severin, che modifica la legge di funzionamento delle società pubbliche di radio e televisione. I deputati PSD considerano che le cariche di Presidente del Consiglio di Amministrazione e di Direttore Generale debbano essere separate, affermando che un manager nominato in seguito ad un concorso può essere migliore professionalmente rispetto a uno nominato politicamente dal Parlamento. I deputati liberali hanno votato contro il disegno di legge, accusando il PSD che intende solo approfittare della situazione della televisione pubblica, che si trova in una situazione finanziaria molto difficile, per controllarla. Il progetto deve essere ancora approvato dalla Commissioni per il budget, giuridica e da quella per la cultura. Il Senato sarà la camera decisionale in questo caso.



Teheran — Il ministro degli Esteri, Lazăr Comănescu, è stato accolto martedì a Teheran, dal presidente Hassan Rouhani. Il capo della diplomazia romena ha salutato la politica di apertura verso la comunità internazionale promossa dall’amministrazione di Teheran. Stando al corrispondente di Radio Romania, Comănescu ha affermato che la firma degli accordi nucleari con l’Iran e il debutto del processo di rimozione delle sanzioni internazionali avranno un impatto positivo sul rilancio dei rapporti romeno-iraniani a tutti i livelli. Comănescu si è incontrato anche con l’omologo Mohammad Javad Zarif, con il quale ha analizzato le prospettive della collaborazione tra l’UE e l’Iran. Sempre martedì, egli ha partecipato anche ad un forum economico, dove 49 rappresentanti di alcune grandi compagnie romene hanno discusso della ripresa della cooperazione con l’Iran nei settori agricoltura, metallurgia, energia e industria automobilistica. Comănescu è il primo esponente straniero che si reca a Teheran dopo le elezioni della scorsa settimana, i cui esiti indicano un equilibrio fra l’ala riformista e gli ultra-conservatori.



Bucarest — La Romania si piazza all’ultimo posto nell’UE per quanto riguarda l’accesso ai fondi europei. Di recente, uno dei pagamenti nel programma regionale per le risorse umane è stato interrotto. Lo ha dichiarato martedì il ministro dei Fondi Europei, Aura Răducu, precisando che il pagamento è stato bloccato a causa delle sregolatezze registrate negli anni 2012 — 2014. Purtroppo, i programmi della Romania hanno avuto problemi lungo la loro implementazione dal 2007 al 2015, sia nell’elaborazione delle guide, nella selezione dei progetti che nella loro implementazione, ha aggiunto Aura Raducu. Alla fine del 2015, la Romania aveva un tasso di assorbimento del 74%, nel contesto in cui alcuni stati membri avevano superato il 95%.



Bucarest — L’ex vice-governatore della Banca Centrale della Romania, Cristian Popa, è da martedì vice-presidente e membro del Comitato direttivo della Banca Europea di Investimenti (BEI). La BEI è l’istituzione finanziaria dell’UE, ha come azionisti i 28 stati membri e il Consiglio dei Governatori BEI include i ministri delle finanze del blocco comunitario. L’istituzione concede prestiti principalmente agli stati UE con interessi molto vantaggiosi per investimenti in settori come i trasporti, le comunicazioni, l’industria, l’agricoltura, l’energia, l’istruzione, la sanità e le PMI. Il vicepresidente romeno coordina le attività di finanziamento di Romania, Bulgaria, Cipro, Grecia, Macedonia e dei Paesi AELS (Associazione Europea del Libero Scambio).



Bucarest – I militari delle Forze Aeree Romene e delle Forze Aeree Canadesi cominciano una serie di esercitazioni comuni. Alle esercitazioni che si svolgeranno fino al 10 aprile nella base militare di Mihail Kogălniceanu in provincia di Costanza (sud-est), partecipano circa 200 militari romeni delle Forze Aeree Romene, con aerei MIG-21 Lancer e IAR 330 Puma, accanto ad un distaccamento formato da circa 100 militari e 4 aeronavi di tipo CF-18 Hornet, appartenenti alle Forze Aeree Reali canadesi. Le esercitazioni hanno come scopo l’addestramento congiunto per adempiere ai requisiti specifici di interoperabilità dell’Alleanza Nord-Atlantica e per aumentare il livello di cooperazione con gli alleati.



Bucarest — A Bucarest si è svolta la riunione inaugurale del Consiglio Consultivo Mass-Media Romania – Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona), che mira a creare uno spazio comunicativo comune tra i due stati e trasferire alcune norme europee alla stampa di Chisinau. Il ministro con delega ai romeni nel mondo nel Governo di Bucarest, Dan Stoenescu, ha sottolineato che in Moldova cè bisogno di informazione equilibrata, che provenga da fonti credibili. La Romania, come stato membro dell’UE, farà tutti gli sforzi affinché la popolazione dello stato confinante, quella russofona inclusa, abbia accesso a informazioni corrette — ha aggiunto Stoenescu. L’Ambasciatore della Moldova a Bucarest, Mihai Gribincea, ha deplorato, dal canto suo, il fatto che finora la stampa di Chisinau e Bucarest non abbia fatto abbastanza per controbilanciare la propaganda russa in Moldova. Il Consiglio Consultivo Mass-Media è formato da 31 membri, rappresentanti dei mass-media di entrambi i Paesi, della società civile e da esperti di comunicazione. Loro si riuniranno in alternanza a Bucarest e a Chişinău.



New-York — Come detentrice della presidenza dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), la Germania cercherà di contribuire alla ripresa dei negoziati per la soluzione del dossier Transnistria, regione separatista pro-russa che si trova nell’est della Moldova (ex-sovietica, a maggioranza romenofona). La dichiarazione è stata fatta dal capo della diplomazia tedesca, Frank-Walter Steinmeier, ad una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. I negoziati internazionali sulla soluzione della vertenza Transnistria, nel formato “5+2” (Moldova, Transnistria, OSCE, Russia e Ucraina, più USA e UE, come osservatori), sono stati interrotti nel 2014. Ricordiamo che la Transnistria è uscita dal controllo delle autorità centrali di Chisinau nel 1992, dopo un conflitto armato conclusosi con centinaia di morti e risolto con l’intervento delle truppe russe dalla parte dei separatisti.



Bucarest — I romeni hanno festeggiano martedì il “Marţişor”, il simbolo della primavera – un piccolo oggetto portafortuna legato con un cordoncino intrecciato bianco e rosso, che viene regalato alle persone care. La parola “marţişor” ha origini latine ed è il nome popolare del mese di marzo. Secondo il vecchio calendario romano, il 1 marzo era il primo giorno dell’anno, quando si svolgevano le feste di Marte, il dio delle forze della natura, della primavera e dell’agricoltura. Il Mărţişor è una tradizione in Romania, Moldova e nei territori confinanti abitati da romeni o da macedo-romeni. Simili feste esistono anche in Bulgaria, Albania, Macedonia.



Taipei — L’equipe femminile di tennis da tavola della Romania è stata sconfitta dalla rappresentativa del Taiwan per 3-1, martedì, in una partita del Gruppo A dei Campionati Mondiali di Kuala Lumpur, in Malesia. Nelle precedenti partite, le romene hanno sconfitto la Spagna e la Malesia e sono state battute dalla Cina. Nella classifica del gruppo, la Cina e il Taiwan, ciascuna con 8 punti, si piazzano ai primi due posti, essendo seguite da Romania e Ungheria, con 6 punti, Spagna a Malesia, con 4 punti. Le prime tre squadre si qualificheranno nel torneo per i posti 1-12, mentre le altre per le posizioni 13-24. Mercoledì, la Romania giocherà contro l’Ungheria la partita decisiva per la qualificazione. Nel torneo maschile, sempre martedì, l’equipe della Romania è stata sconfitta con difficoltà dalla Corea del Sud per 3-2. La Romania ha perso anche le tre partite precedenti, contro Hong Kong, Russia e Croazia, mentre mercoledì incontrerà l’Italia nell’ultima partita.



Bucarest — L’allenatore della squadra Astra Giurgiu (sud), leader nel campionato della Romania, Marius Şumudică, è stato sospeso da tutte le attività legate al calcio per un periodo di sei mesi ed ha ricevuto una multa di oltre 20 mila euro, per aver fatto scommesse sportive. La Commissione Disciplinare della Federazione Romena di Calcio ha preso nota del fatto che Şumudică ha scommesso su partite di calcio della Lega I e su altri sport, fatto proibito dal regolamento. D’altronde, lui ha ammesso pubblicamente di aver detenuto il 15% delle azioni di un’agenzia scommesse. Astra Giurgiu ha finito la stagione regolare al primo posto, però adesso non potrà contare su Şumudică nella tappa del play-off, che debutterà alla fine di questa settimana. (traduzione di Gabriela Petre)




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