01.03.2016
Bucarest — Il presidente romeno Klaus Iohannis, ha ricevuto oggi il premier maltese, Jospeh Muscat, il cui paese detiene la presidenza di turno dell’UE. Il capo dello stato si e’ pronunciato contro un Europa a diverse velocità, sostenendo che simili formule di riconfigurazione dell’UE potrebbero portare alla disintegrazione del progetto europeo. Il presidente ma anche il premier Grindeanu hanno sottolineato nell’ambito dei colloqui con il capo dell’esecutivo maltese la necessità di una posizione unitaria a livello europeo per il mantenimento del mercato interno e dei diritti dei cittadini europei in Gran Bretagna dopo la Brexit. I colloqui sono stati incentrati sulle priorità della presidenza maltese, con accento sul futuro dell’Europa, gestione della migrazione, importanza del consolidamento del mercato unico, politiche di buon vicinato e processo di estensione. I due premier hanno discusso anche sul processo di preparazione del prelievo della presidenza UE da parte della Romania, nel primo semestre del 2019.
România Internațional, 01.03.2017, 16:35
Bucarest — Il presidente romeno Klaus Iohannis, ha ricevuto oggi il premier maltese, Jospeh Muscat, il cui paese detiene la presidenza di turno dell’UE. Il capo dello stato si e’ pronunciato contro un Europa a diverse velocità, sostenendo che simili formule di riconfigurazione dell’UE potrebbero portare alla disintegrazione del progetto europeo. Il presidente ma anche il premier Grindeanu hanno sottolineato nell’ambito dei colloqui con il capo dell’esecutivo maltese la necessità di una posizione unitaria a livello europeo per il mantenimento del mercato interno e dei diritti dei cittadini europei in Gran Bretagna dopo la Brexit. I colloqui sono stati incentrati sulle priorità della presidenza maltese, con accento sul futuro dell’Europa, gestione della migrazione, importanza del consolidamento del mercato unico, politiche di buon vicinato e processo di estensione. I due premier hanno discusso anche sul processo di preparazione del prelievo della presidenza UE da parte della Romania, nel primo semestre del 2019.
Bruxelles — Il presidente della Commissione Europea, Jean Claude Junker ha presentato 5 scenari che riguardano il futuro dell’Unione dopo la Brexit. Egli ha sottolineato che il vertice europeo che si svolgerà a Roma, il 25 marzo, quando saranno celebrati 60 anni dalla fondazione del blocco comunitario, dovrà segnare anche l’inizio di un nuovo capitolo per l’UE ed ha chiesto ai leaders dei Paesi membri di dimostrare unità e leadership. Il documento presentato — un libro bianco- segna l’inizio di un processo attraverso il quale l’UE 27 dovrà decidere insieme sul futuro dell’Unione. Il libro analizza il modo il cui l’Europa cambierà nei prossimi dieci anni, dall’impatto delle nuove tecnologie sulla società e sui posti di lavoro, dai dubbi provocati dalla globalizzazione alle preoccupazioni legate alla sicurezza e all’incremento del populismo. I 5 scenari vanno dalla limitazione al mercato unico europeo fino a un Europa federalizzata. Tra questi figura anche l’opzione di un Europa a diverse velocità, in cui i Paesi membri possano svilupparsi insieme più rapidamente, senza la necessità che il blocoo comunitario segua lo stesso ritmo. L’opzione ha già provocato preoccupazione nell’Est d’Europa e anche in Romania .
Bucarest – Le differenze tra le previsioni della Commissione Europea e quelle della Romania sul deficit del bilancio nel 2017 sono il risultato dellapplicazione di metodologie diverse di calcolo – si afferma in un comunicato del ministero delle Finanze di Bucarest. Il ministero ha assicurato che le autorità romene si sono assunte un programma di governo che rispettera un deficit inferiore al 3% del PIL. Il comunicato arriva come risposta alla lettera rivolta al ministero delle Finanze da parte dei commissari europei Valdis Dombrovskis e Pierre Moskovici nel contesto della pubblicazione da parte della Commissione Europea dei rapporti sulla situazione economica e sociale nei Paesi membri. Secondo le previsioni economiche dinverno pubblicate a metà febbraio dallEsecutivo comunitario, in Romania il deficit dovrebbe salire al 3,6% del PIL nel 2017 e al 3,9% nel 2018.
Bucarest – Il Consiglio Superiore della Magistratura di Romania ha deciso di non indagare dal punto di vista disciplinare il procuratore generale Augustin Lazar e di non verificare sulle condizioni in cui la Direzione Nazionale Anticorruzione ha disposto un inchiesta sul modo in cui è stato elaborato il decreto governativo 13. Latto normativo che modificava la legislazione penale è stato abrogato ulteriormente dallEsecutivo e respinto dal Parlamento. Secondo Lazar, la decisione del Consiglio Superiore della Magistratura rappresenta un voto di fiducia al Procuratore Generale e una prova che la giustizia è indipendente. Egli ha precisato che linchiesta sul modo in cui il governo PSD-ALDE ha emesso il decreto continuerà anche dopo la decisione della Corte Costituzionale. Lunedi, la Corte aveva costatato lesistenza di un conflitto giuridico tra i poteri dello stato provocato dal fatto che la DNA si sarebbe assunto la competenza di verificare lopportunità e la legalità del decreto governativo, competenze che spettano solo al Legislativo e alla Corte Costituzionale. La Corte ha precisato che possono essere indagati solo eventuali reati penali diretti. La DNA, che ha trasmesso il fascicolo alla Procura generale, sospetta reati come, favoreggiamento del delinquente, distruzione di documenti o manomissione di dati.
Bucarest – Il ministero del Lavoro di Bucarest ha annunciato che la pensione sociale minima garantita è aumentata dal primo marzo da 400 lei (circa 90 euro) a 520 lei (115 euro). Dellla misura potranno beneficiare oltre un milione di persone mentre limpatto sul bilancio dello stato sarà di circa un miliardo di lei (225 milioni euro). Daltra parte, una serie di misure fiscali che dovevano entrare in vigore da oggi sono state rimandate. Si tratta di IVA zero per la vendita delle abitazioni con un valore inferiore ai 100.000 euro e per la pubblicità. Infine, non viene più applicata lIVA per meterie prime e servizi nel settore agricolo, mentre i dipendenti del settore sanità non riceveranno una serie di incentivi allo stipendio base.
Bucarest – In Romania il Consiglio della Concorrenza ha iniziato un inchiesta settoriale sul mercato dei carburanti per verificare limpennata dei prezzi oltre la media dellUE. Il presidente del Consiglio, Bogdan Chiritoiu afferma che si tratta di un rincaro sorprendente e che deve essere chiarito se si tratta di problemi legati alla legislazione, di errori da parte dello stato romeno o di problemi legati al comportamento delle aziende. La Romania si annovera tra i pochi paesi che produce petrolio, dispone di importanti capacità di lavorazione ed esporta carburanti nei paesi vicini. Daltra parte, sul mercato romeno, i carburati hanno prezzi superiori alla media europea, malgrado leliminazione, allinizio dellanno della sovra-accisa e la riduzione dellIVA.
Bucarest – La Banca Europea di Investimenti (la BEI) ha rilasciato alla Romania nel 2016 prestiti per oltre 1 miliardo di euro, mentre il Fondo Europeo per gli Investimenti – assieme al quale forma il gruppo BEI, ha realizzato operazioni per oltre 61 milioni di euro. Secondo un comunicato della Banca. Sono stati finanziati progetti prioritari per linfrastruttura pubblica, nellambito dei programmi operazionali dellue nellesercizio finanziario 2014-2020, ha sostenute le piccole e medie imprese e i programmi di rinnovo degli edifici di Bucarest. La BEI ha rilasciato prestiti per il settore agricolo e consulenza al ministero della Sanita per la costruzione di tre ospedali regionali a Iasi, Cluj Napoca e Craiova.
Bucarest – I romeni celebrano oggi il “Martisor” , simbolo dellarrivo della primavera . Si tratta di un piccolo oggetto appeso a un cordoncino in bianco e rosso che viene donato alle persone care. La parola “martisor” (marzolino) ha origini latine ed è il nome popolare del mese di marzo. Secondo il calendario romano, il 1 Marzo era la prima giornata dellanno. Il marzisor è una tradizione in Romania, Moldova e nelle zone vicine abitate da romeni o aromeni ma viene riscontrata anche in Bulgaria, Albania o Macedonia.