01.03.2014
Bucarest — La Romania non è lesa direttamente dalla situazione nella confinante Ucraina e non ci sono dei rischi immediati per la sua sicurezza nazionale. E’ una delle conclusioni della riunione delle strutture di sicurezza, convocata dal presidente Traian Basescu, in seguito all’evolversi della situazione in Crimea. Un comunicato della Presidenza precisa che la Romania continuerà ad essere attiva nel dialogo con gli alleati. Intanto, il presidente ha incaricato i rappresentanti dello stato romeno a presentare la posizione di principio della Romania nei successivi dibattiti in tal senso in sede della NATO e dell’UE. Prima della riunione, il presidente Basescu ha sottolineato, in un messaggio, che qualsiasi presenza delle truppe russe sul territorio dell’Ucraina, in mancanza del suo assenso e al di fuori degli accordi bilaterali e delle notifiche ucraine già esistenti, può essere considerata un’aggressione contro l’Ucraina. Indicata la preoccupazione della Romania per il pieno rispetto della statalità, della sovranità, dell’indipendenza e dell’integrità territoriale dell’Ucraina entro i confini riconosciuti a livello internazionale. Il capo dello stato spiega che qualsiasi vertenza politica tra l’amministrazione regionale dell’Ucraina e le autorità centrali di Kiev non si può risolvere tramite la forza, bensì solo attraverso il dialogo diretto, entro i limiti dei provvedimenti costituzionali dell’Ucraina. Anche il Ministero degli Esteri di Bucarest sottolinea che, da stato membro dell’UE e della NATO, la Romania segue attivamente, con particolare attenzione e preoccupazione le evoluzioni che possono alterare i parametri della statalità ucraina.
România Internațional, 01.03.2014, 12:44
Bucarest — La Romania non è lesa direttamente dalla situazione nella confinante Ucraina e non ci sono dei rischi immediati per la sua sicurezza nazionale. E’ una delle conclusioni della riunione delle strutture di sicurezza, convocata dal presidente Traian Basescu, in seguito all’evolversi della situazione in Crimea. Un comunicato della Presidenza precisa che la Romania continuerà ad essere attiva nel dialogo con gli alleati. Intanto, il presidente ha incaricato i rappresentanti dello stato romeno a presentare la posizione di principio della Romania nei successivi dibattiti in tal senso in sede della NATO e dell’UE. Prima della riunione, il presidente Basescu ha sottolineato, in un messaggio, che qualsiasi presenza delle truppe russe sul territorio dell’Ucraina, in mancanza del suo assenso e al di fuori degli accordi bilaterali e delle notifiche ucraine già esistenti, può essere considerata un’aggressione contro l’Ucraina. Indicata la preoccupazione della Romania per il pieno rispetto della statalità, della sovranità, dell’indipendenza e dell’integrità territoriale dell’Ucraina entro i confini riconosciuti a livello internazionale. Il capo dello stato spiega che qualsiasi vertenza politica tra l’amministrazione regionale dell’Ucraina e le autorità centrali di Kiev non si può risolvere tramite la forza, bensì solo attraverso il dialogo diretto, entro i limiti dei provvedimenti costituzionali dell’Ucraina. Anche il Ministero degli Esteri di Bucarest sottolinea che, da stato membro dell’UE e della NATO, la Romania segue attivamente, con particolare attenzione e preoccupazione le evoluzioni che possono alterare i parametri della statalità ucraina.
Bucarest — Il Consiglio dei Rappresentanti dell’Unione democratica magiari di Romania (Udmr) ha approvato all’unanimità la partecipazione dei suoi leader ai negoziati con il premier Victor Ponta sull’ingresso al governo, accanto ai socialdemocratici, numero uno della coalizione, ai conservatori e all’Unione nazionale per il progresso della Romania. Se i negoziati avranno un esito favorevole, il 3 marzo i socialdemocratici firmeranno degli accordi con l’Udmr e con il gruppo delle minoranze nazionali della Camera dei deputati, dopo di che il Governo chiederà l’investitura del Parlamento, ha spiegato il premier Victor Ponta. Il primo ministro ha precisato che il nuovo governo porterà avanti il programma dell’Unione social-liberale (Usl), che aveva stravinto le elezioni del 2012. I liberali, insieme ai quali era stata fondata l’Usl, hanno deciso di rititarsi dal governo nei giorni scorsi.
Roma — Nell’ultimo giorno della sua visita in Italia, il premier romeno Victor Ponta è stato ricevuto in udienza privata da Papa Francesco e ha incontrato il segretario di stato vaticano, Mons. Pietro Parolin. Victor Ponta si è detto onorato e ha trasmesso a Sua Santità, unitamente ai migliori auguri dei romeni, il messaggio del Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena, Daniel, che ha regalato al Papa un’icona. Dal canto suo, il premier ha regalato a Papa Francesco una maglia della nazionale della Romania firmata dal famoso calciatore Gheorghe Hagi, data la passione del Pontefice per questo sport. Con il segretario di stato vaticano, il primo ministro ha parlato di progetti volti a sostenere le comunità romene all’estero. Con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, Victor Ponta ha discusso aspetti riguardanti il dialogo politico ed economico tra i due Paesi, legati da un Partenariato Strategico Consolidato. Victor Ponta ha spiegato che la Romania e l’Italia si coordinano ottimamente anche in materia di sviluppo europeo e politiche regionali dell’UE. A concludere la visita del premier a Roma è stata la sua partecipazione, in veste di leader socialdemocratico, al Congresso dei Socialisti Europei, che ha nominato come candidato per l’incarico di Presidente della Commissione Europea il tedesco Martin Schulz, presidente del Parlamento Europeo in carica.
Bruxelles — La Commissione Europea e il Consiglio d’Europa sosterranno l’inclusione dei rom attraverso il programma ROMACT. L’iniziativa coinvolgerà 44 consigli locali di Romania, Bulgaria, Ungheria, Italia e Slovacchia. Finora, la CE e il Consiglio d’Europa hanno stanziato al programma un milione di euro, e alla seconda tappa sarà destinata la stessa somma. Le misure locali e regionali sono vitali per l’occupazione, l’educazione, la sanità e le abitazioni.