01.01.2021
Covid-19 — La campagna vaccinale in Romania contro il Covid-19 ripartirà il 4 gennaio, quando proseguirà l’imunizzazione degli operatori sanitari in prima linea nella lotta alla malattia. Sono oltre 10.000 le persone vaccinate finora contro il nuovo coronavirus in Romania, secondo i dati comunicati dalle autorità. Sono state segnalate 26 reazioni avverse comuni e minori e 22 reazioni generali. Il Gruppo di Comunicazione Strategica ha annunciato che, nelle ultime 24 ore, sono stati accertati 4 mila nuovi contagi, in seguito alla processazione di oltre 15.900 tamponi a livello nazionale, e 74 decessi. Il bilancio totale dei contagi fino al 1 gennaio del 2021 sul territorio della Romania è di oltre 636.000. 566.365 persone contagiate sono guarite, mentre i decessi totali sono stati 15.800. Nelle terapie intensive sono ricoverate attualmente 1.111 persone positive. Il numero dei connazionali all’estero positivi al Covid-19 è giunto a 7.063, mentre i decessi sono stati finora 130.
România Internațional, 01.01.2021, 14:13
Covid-19 — La campagna vaccinale in Romania contro il Covid-19 ripartirà il 4 gennaio, quando proseguirà l’imunizzazione degli operatori sanitari in prima linea nella lotta alla malattia. Sono oltre 10.000 le persone vaccinate finora contro il nuovo coronavirus in Romania, secondo i dati comunicati dalle autorità. Sono state segnalate 26 reazioni avverse comuni e minori e 22 reazioni generali. Il Gruppo di Comunicazione Strategica ha annunciato che, nelle ultime 24 ore, sono stati accertati 4 mila nuovi contagi, in seguito alla processazione di oltre 15.900 tamponi a livello nazionale, e 74 decessi. Il bilancio totale dei contagi fino al 1 gennaio del 2021 sul territorio della Romania è di oltre 636.000. 566.365 persone contagiate sono guarite, mentre i decessi totali sono stati 15.800. Nelle terapie intensive sono ricoverate attualmente 1.111 persone positive. Il numero dei connazionali all’estero positivi al Covid-19 è giunto a 7.063, mentre i decessi sono stati finora 130.
Capodanno – Lintero mondo ha festeggiato il Nuovo Anno allinsegna delle restrizioni per il Covid-19. Le feste allaperto sono state cancellate e la gente è rimasta a casa nel rispetto delle misure restrittive imposte dalle autorità per contenere la diffusione del nuovo coronavirus. Numerosi eventi tradizionali come i fuochi dartificio o i concerti di Capodanno sono stati trasmessi online. I tradizionali concerti di Capodanno allaperto sono stati cancellati anche in Romania. Nel suo tradizionale messaggio di Capodanno, il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha ringraziato i romeni per lo sforzo fatto nel 2020, anno segnato dalla pandemia di Covid-19. Il capo dello stato ha sottolineato che lintera Romania guarda al nuovo anno con tanta speranza e fiducia di superare bene questa dura prova. Dal canto suo, il primo ministro, Florin Cîţu, ha promesso ai romeni che il Governo farà tutto il possible per far ripartire leconomia nel 2021, dopo un anno difficile per tutto il Paese. Il presidente della Camera dei Deputati, il liberale Ludovic Orban, afferma, nel suo messaggio di Capodanno, che il 2020 è stato forse l’anno più difficile della storia recente della Romania, ma che spera che alla metà del 2021 la vaccinazione porrà fine alla pandemia. La presidente del Senato, Anca Dragu, afferma, nel suo messaggio di Capodanno sui social, che si auspica che il 2021 sia un anno di ripresa e di inizio della costruzione di una Romania migliore per noi e le future generazioni. La preghiera collettiva, la bontà danimo e la cooperazione negli atti di bontà possono fare miracoli, trasformando la paura in coraggio e speranza, ha affermato, dal canto suo, il Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena (maggioritaria), Daniele, durante la messa di benedizione del Nuovo Anno. La maggioranza dei romeni hanno scelto di festeggiare larrivo del nuovo anno a casa, mentre altri hanno scelto destinazioni turistiche romene, come le stazioni montane sulla Valle del Prahova (sud), il Maramureş (nord), la Bucovina (nord-est), il litorale romeno del Mar Nero o il Delta del Danubio, oppure destinazioni estere, come le Maldive o lo Zanzibar.
Brexit – Dal 1 gennaio del 2021, la Gran Bretagna non fa più parte dellUe. Il nuovo status porta cambiamenti importanti nella relazione tra il Regno Unito e i cittadini Ue. I più importanti riguardano gli europei che desiderano lavorare oppure studiare in questo Paese. Nel Regno Unito vivono attualmente 4 milioni di cittadini UE, tra cui circa 600.000 romeni. Nella loro maggior parte, i cittadini europei in Gran Bretagna hanno chiesto e ottenuto il diritto di soggiorno post-Brexit, il che significa la tutela dei loro diritti. La cose stanno, però, diversamente per i cittadini europei che vorranno trasferirsi dora in avanti in Gran Bretagna. Chi desidera lavorare avrà bisogno del visto, che andrà pagato e sarà concesso in base a un punteggio che potrà essere conseguito se il richiedente avrà unofferta di lavoro da parte di unazienda britannica riconosciuta, con un salario annuo minimo di 25.600 lire, e una buona padronanza dellinglese. Gli studenti romeni ed europei, interessati a studiare in Gran Bretagna a partire dal prossimo anno accademico, avranno anche loro bisogno del visto, e le tasse scolastiche saranno notevolmente maggiori. Finora gli studenti europei pagavano le stesse tasse come i colleghi britannici e avevano accesso a crediti bancari per lultimazione degli studi. I cittadini Ue che vogliono visitare la Gran Bretagna per fini turistici non hanno, però, bisogno del visto se il soggiorno non supera i 6 mesi. Inoltre, a partire da oggi, alle persone con condanne penali superiori a un anno di reclusione, può essere rifiutato lingresso in Gran Bretagna.
Presidenza Ue, nuovo semestre — Il Portogallo ha assunto, oggi, la presidenza di turno semestrale dell’Ue. A passargli il testimone la Germania. I principali obiettivi sull’agenda della Presidenza portoghese sono la preparazione della ripresa post Covid-19 e l’ultimazione delle pratiche per l’avvio del Meccanismo di Resilienza e Ripresa. Lisbona si concentrerà su 5 priorità: l’Europa sociale, l’Europa verde, l’Europa digitale, l’Europa globale e l’Europa resiliente. La priorità numero sarà l’agenda sociale, come principale pilastro della risposta europea al Covid-19. Altri temi all’attenzione della Presidenza di turno portoghese sono la relazione dell’Ue con il Regno Unito dopo la Brexit, la parità di genere, la lotta alla discriminazione, alla povertà e all’esclusione sociale e la tutela dei gruppi vulnerabili.
Energia — Dal 1 gennaio, in Romania è stato liberalizzato il mercato dell’energia elettrica, il che significa che i prezzi non saranno più stabiliti dallo stato, ma dalla Borsa valori. A differenza della liberalizzazione del mercato dei gas dello scorso 1 luglio, che ha portato prezzi migliori per i consumatori, la liberalizzazione del mercato dell’energia porterà un rialzo per le bollette. Si potrebbe trattare di un rincaro del 26% per certi consumatori. Gli analisti rimproverano alle autorità di aver gestito in modo sbagliato il tema della liberalizzazione tramite un’insufficiente informazione della popolazione. Sul mercato regolato in Romania c’erano prima della liberalizzazione circa 6 milioni di consumatori domestici che hanno beneficiato dei più bassi prezzi, ma, dal 1 gennaio, soprattutto in assenza di un nuovo contratto firmato con un fornitore, questi rischiano il cambio automatico del contratto da parte dell’attuale fornitore con uno di servizio universale, il più caro sul mercato. Secondo un’analisi dell’Associazione l’Energia Intelligente, i consumatori attivi, ossia quelli che si sono informati e hanno firmato un contratto con un fornitore, pagheranno in media del 5% in più, mentre i consumatori passivi, quelli che non hanno firmato un nuovo contratto, fino al 26% in più.
San Basilio il Grande – Anche i cristiani ortodossi e uniati (maggioritari in Romania) hanno celebrato, il 1 gennaio, San Basilio il Grande, vescovo di Cesarea, uno dei più importanti dottori della Chiesa Ortodossa e teologi cristiani. Nato in Asia Minore, nel quarto secolo dopo Cristo, San Basilio il Grande visse una vita di devozione e pietà. Nei suoi scritti, San Basilio il Grande concesse una particolare importanza alla famiglia e allallevamento e alleducazione dei figli. Fu il primo vescovo a fondare ospedali e asili per i poveri e i malati. Oltre 600 mila romeni che recano il suo nome o derivati hanno festeggiato, oggi, lonomastico.