Sguardo sulla settimana 9-15 giugno 2013
Romania-Germania: il premier V. Ponta in visita a Berlino/Schengen: adesione, priorità della politica estera romena/Sviluppo: inaugurato ponte Calafat-Vidin
România Internațional, 14.06.2013, 16:01
Il premier romeno Victor Ponta ha effettuato, all’inizio della settimana, una visita in Germania, forse la più importante all’estero dalla sua riconferma in carica, alla fine dell’anno scorso. Al centro dei colloqui con la cancelliera Angela Merkel la componente economica della relazione bilaterale, nel contesto in cui la Germania è, da anni, il primo partner commerciale della Romania. Ponta ha ricordato il desiderio di Bucarest di concludere un partenariato strategico con Berlino, simile a quello con Parigi. Dal canto suo, la Merkel ha elencato quelli che sono, nella sua opinione, i criteri che le autorità di Bucarest devono riunire affinchè l’economia romena diventi ancor più attraente per gli investitori tedeschi. Il rispetto degli standard dello stato di diritto, la sicurezza giuridica e la lotta efficiente alla corruzione sono i criteri ai quali sono interessati gli investitori tedeschi, ha precisato la cancelliera.
La Romania aspetta, entro la fine dell’anno, una decisione favorevole sulla sua adesione a Schengen. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Titus Corlatean, dopo la recente visita in Francia. In un’intervista alla RFI, Corlatean ha affermato di aver discusso con il suo collega, Laurent Fabius, degli sforzi compiuti dalla Romania per rendere sicuri i suoi confini ad alti standard. Il dialogo politico della Romania con gli stati membri dell’Ue che hanno sollevato punti interrogativi sulla sua adesione all’Area Schengen vanno nella buona direzione, ha affermato Corlatean. Auspicata, inizialmente, per la primavera del 2011, l’adesione della Romania a Schengen è stata condizionata da alcuni stati comunitari, come l’Olanda, con riforme profonde nel campo della giustizia e con una lotta efficiente alla corruzione. Bucarest afferma però di riunire tutti i criteri tecnici in vista dell’adesione, fatto riconosciuto anche dalla Commissione Europea.
L’alleanza di centro-sinistra (USL), al governo in Romania, lavora sul progetto di revisione della Costituzione che desta accesi dibattiti nello spazio pubblico. La Commissione Parlamentare incaricata della modifica della Legge fondamentale ha già adottato numerosi emendamenti, inclusivamente su temi ritenuti delicati. La riduzione del mandato presidenziale, in termini di durata e attribuzioni, le dure sanzioni per il trasformismo politico, fenomeno diventato endemico tra i politici romeni, l’abbassamento della soglia di sbarramento per la validazione di un referendum, la garanzia dell’utilizzo dei simboli delle minoranze nazionali e il riconoscimento del ruolo della Real Casa della Romania e della Chiesa Ortodossa (maggioritaria) nell’evoluzione dello Stato Romeno sono solo alcune delle novità. Sempre questa settimana, il capo dello stato Traian Basescu ha avviato le procedure tecniche per l’organizzazione di un referendum sul passaggio ad un Parlamento unicamerale, con un numero massimo di 300 eletti. Il capo dello stato ha avuto una simile iniziativa anche nel 2009, quando la schiacciante maggioranza dei romeni presenti alle urne si è pronunciata a favore delle due proposte del presidente. Sebbene, in linea di principio, tutti i partiti politici abbiano salutato l’esito del referendum del 2009, la sua attuazione è fallita.
Inaugurato, questa settimana, un nuovo ponte tra la Romania e la confinante Bulgaria, il più lungo sul Danubio, che collega la città romena di Calafat a quella bulgara di Vidin. Presenti all’inaugurazione il commissario europeo per le Politiche Regionali, Jonhannes Hahn, e il premier romeno Victor Ponta. Il ponte, il secondo sul Danubio che collega la Romania alla Bulgaria, fa parte del corridoio paneuropeo di trasporto tra la città tedesca di Dresden e la metropoli turca di Istanbul. D’altra parte, il presidente romeno Traian Basescu e il suo collega bulgaro Rosen Plevneliev hanno già parlato di una nuova costruzione di questo tipo. I due presidenti si sono incontrati in occasione del vertice dei capi di stato dall’Europa Centrale, di Bratislava, in Slovacchia. Al vertice, la Romania ha ribadito il suo forte interesse per la Strategia per il Danubio, nel contesto della preparazione della nuova programmazione finanziaria 2014-2020. Sull’agenda anche il gasdotto Nabucco, un altro tema cui Bucarest è interessata.
I nubifragi che hanno colpito, negli ultimi giorni, il territorio della Romania, hanno provocato la morte di almeno 3 persone. Stando ad un bilancio del Ministero degli Interni, decine di località sono state colpite da alluvioni. Il Governo ha deciso di concedere aiuto finanziario a 200 famiglie a disagio.