Sguardo sulla settimana 30 giugno-6 luglio 2013
Romania-Cina: visita del premier Victor Ponta a Pechino/Censimento: popolazione romena in calo/Maturità: finiti gli esami/Prezzi: rincari a catena dal 1 luglio
România Internațional, 05.07.2013, 18:01
Il premier romeno Victor Ponta ha visitato, all’inizio della settimana, la Cina — l’ultima tappa di un tour asiatico che aveva incluso anche Azerbaigian, Kazakistan e Uzbekistan. A Pechino, Victor Ponta ha proposto al presidente Xi Jinping e al suo omologo Li Keqiang che i rapporti bilaterali fossero elevati al livello di partenariato strategico.
“La posizione geografica della Romania è molto importante per lo sviluppo dei rapporti fra la Cina e i Paesi dell’Europa Centrale ed Orientale. Una porta verso l’accesso a un maggiore mercato e un potenziale corridoio per i prodotti cinesi possono essere il Mar Nero e i Paesi della zona. Da questo punto di vista, il Danubio può essere considerato, con la partecipazione della compagnie cinesi, un settore di una rinnovata via della seta, del XXI-esimo secolo, attraversando l’Europa e venendo dalla Cina, tramite la porta sud-orientale dell’Unione Europea”, ha dichiarato il premier romeno.
Victor Ponta ha esortato gli imprenditori cinesi a orientarsi verso il mercato romeno ed ha annunciato una serie di progetti. “Si è convenuto sullo sviluppo della presenza in Romania delle grandi compagnie di telecomunicazioni Huawei e ZTE e praticamente sulla trasformazione della Romania in un loro centro europeo regionale. Si potrebbero incentivare gli investimenti anche nel campo dell’energia. È già in corso un progetto di 1 miliardo di dollari a Rovinari, un investimento cinese. È stato inoltre presentato il progetto delle unità 3 e 4 della centrale nucleare di Cernavodă. La principale richiesta della parte romena è stata l’acceleramento delle procedure di verifica per l’apertura del mercato cinese ai prodotti agroalimentari, soprattutto i prodotti di carne e i vini romeni”, ha affermato Victor Ponta.
La popolazione stabile della Romania, a ottobre 2011, era di 20.121.641 persone, în calo di oltre 1,5 milioni. È il risultato definitivo del censimento della popolazione e delle abitazioni, reso noto giovedì dall’Istituto Nazionale di Statistica. “La migrazione ha contribuito in gran parte alla diminuzione della popolazione. Quasi il 77% di questo calo è dovuto all’emigrazione. Inoltre, lo sappiamo tutti, in questo periodo anche se làaspettativa di vita è aumentata, il tasso di natalità è calato notevolmente”, ha detto il presidente dell’Istituto Nazionale di Statistica, Tudorel Andrei. Altri dati del censimento rilevano che nelle aree urbane vive il 54% della popolazione. Maggioritarie sono le donne, oltre il 51%, di cui circa la metà sposate. La maggioranza della popolazione — oltre il 55% — è formata da adulti con età comprese tra i 25 e i 64 anni. I dati resi noti dall’Istituto Nazionale di Statistica hanno riportato alla ribalta la questione della validità del referendum dell’estate scorsa, tramite cui la maggioranza di centro-sinistra ha tentato, senza successo, di destituire il capo dello stato, Traian Băsescu. Allora il referendum è stato invalidato per mancanza di quorum, calcolato in base ad un numero di aventi diritto superiore a quello reso pubblico, questa settimana, dagli statistici.
Con la prova di venerdì, 5 luglio — quella a scelta, specifica all’indirizzo e alla specializzazione — le emozioni del concorso, per i quasi 190 mila alunni che hanno ultimato gli studi liceali in Romania, sono finite. Durante il fine settimana aspetteranno con ansia gli esiti, che verranno resi pubblici l’8 luglio quando, sia per gli alunni che per i docenti, sarà il momento della verità, data l’esperienza negativa degli ultimi anni. Ad esempio, nel 2011, si sono registrati i peggiori risultati degli ultimi 20 anni. Responsabili per gli esiti sarebbero il disinteresse dei docenti e degli alunni, e le disfunzionalità del sistema di insegnamento. Molti, però, danno la colpa anche alla marcia forzata contro la frode, dato che già da qualche anno fa sono state installate telecamere nelle aule d’esame e sono stati proibiti i regalini che gli alunni facevano ai professori che li sorvegliavano affinché chiudessero un occhio. Quest’anno sono scoppiati nuovi scandali legati a tentativi di corruzione dei professori. Il più grave è stato quello della direttrice di un liceo della capitale, ora in arresto cautelare, che avrebbe chiesto soldi agli alunni iscritti all’esame di maturità per intervenire presso i membri della commissione d’esame.
Il 1 luglio ha portato in Romania rincari del prezzo del gas dell’8% per i consumatori casalinghi e del 3% per quelli industriali. Dall’inizio del mese è aumentato anche il costo del punto multa per gli autisti che non rispettano le regole nel traffico. In più, in molte città sono aumentate le tasse per i servizi di nettezza urbana. Nel tentativo di attenuare gli effetti dei rincari, il governo romeno ha aumentato lo stipendio minimo lordo garantito a 800 lei, cioè poco meno di 200 euro. Dell’aumento beneficeranno oltre 600 mila dipendenti del settore pubblico e privato.
Il Ministero romeno degli Esteri segue con la massima attenzione le evoluzioni in Egitto ed esorta le parti ad astenersi e ad evitare l’escalation delle violenze. In seguito agli avvenimenti degli ultimi giorni nel Paese arabo, la diplomazia di Bucarest ha espresso la speranza che si ritorni il prima possibile all’ordine costituzionale e che il processo di transizione democratica sia ripreso. La Romania ha espresso il rimpianto per le perdite di vite umane causate dalle violenze degli ultimi giorni ed ha ribadito la necessità che siano osservati i diritti fondamentali dell’uomo e le libertà dei cittadini.