Sguardo sulla settimana 23-29 giugno 2013
Sciagura stradale: 26 giugno, giorno di lutto nazionale in Romania/Esteri: tour diplomatico del premier romeno V. Ponta per 4 stati asiatici/Romania-FMI: via libera a ultime due valutazioni accordo
România Internațional, 28.06.2013, 17:53
In Romania, il 26 giugno è stato giorno di lutto nazionale, alla memoria dei 18 romeni che hanno perso la vita la scorsa domenica in un grave incidente stradale in Montenegro. Pure le autorità dell’ex repubblica jugoslava hanno dichiarato il 26 giugno giornata di lutto nazionale, in segno di rispetto per le vittime. Altre 29 persone ferite, che inizialmente sono state ricoverate in vari ospedali di Podgorica, sono state portate a Bucarest con due aerei militari romeni. Un terzo aereo ha portato in Romania le salme di coloro che hanno perso la vita nella terribile sciagura stradale. Le operazioni mediche effettuate con il sostegno dell’esercito romeno state senza precedenti, data la complessità del caso e il numero molto alto di morti e feriti. Quaranta medici e infermieri sono stati mobilitati per il rimpatrio delle persone coinvolte nell’incidente. Il pullman pieno di turisti romeni è caduto in un precipizio. Le autorità montenegrine analizzano i dati del tachigrafo del pullman, un dispositivo collegato alla scatola di velocità e al computer a bordo, che raccoglie informazioni sul chilometraggio, sulla velocità, sullo scambio di autisti e gli eventuali errori. Le indagini delle autorità di Podgorica rilevano che, al momento in cui il pullman è uscito da un tunnel con una grande velocità, la strada era bagnata ed è possibile che l’autista sia stato accecato dalla luce molto forte del sole, perdendo il controllo del pullman in curva. A Bucarest, i procuratori hanno cominciato ad ascoltare i feriti che possono fornire dettagli sulle circostanze dell’incidente, il più grave degli ultimi 15 anni in cui siano stati coinvolti turisti romeni.
Il premier romeno Victor Ponta fa in un tour diplomatico per quattro stati asiatici – Azerbaigian, Kazakistan, Uzbekistan, Cina — volto ad attirare investimenti in Romania. La prima tappa è stato l’Azerbaigian, dove, nell’ambito dei colloqui si è discusso anche della recente decisione del consorzio azero Shah Deniz, che ha optato per un’altra rotta di trasporto del gas caspico verso l’Europa, diversa da Nabucco, progetto sostenuto dall’UE e in cui era coinvolta anche la Romania. Gli azeri hanno preferito il Trans-Adriatic Pipeline (TAP), che collega la Turchia all’Italia, transitando Grecia, Albania e l’Adriatico. Entrambi i gasdotti sono stati costruiti al fine di ridurre la dipendenza energetica dell’UE dalla Russia. Nabucco West doveva collegare la Turchia all’Austria, attraversando Bulgaria, Romania ed Ungheria però, ora, dopo il suo fallimento, Victor Ponta ha dichiarato che la Romania punterà su altri progetti assieme alle autorità azere, tra cui l’AGRI (Azerbaigian–Georgia–Romania–Interconnector). L’AGRI presuppone il riforniemnto con gas naturale tramite gasdotti azeri e georgiani e la loro liquefazione in un terminal che verrà costruito sulla costa georgiana del Mar Nero, e da lì il gas verrà trasportato sul mare in Romania. Unaltra variante presa in considerazione dalle autorità romene sarebbe lo sfruttamento delle riserve di gas del Mar Nero o dei gas di scisto. La Romania consuma ogni anno 14 miliardi di metri cubi di gas, di cui l’80% è coperto dalla produzione interna.
Il Consiglio Direttivo del FMI ha approvato le ultime due valutazioni dell’accordo con la Romania, che si è concluso con successo. Il FMI ha messo a disposizione del nostro Paese anche l’ultima tranche, per un valore di 520 milioni di euro. L’accordo di cinque miliardi è però uno di tipo preventivo, e la Romania non ne ha utilizzato i fondi, né intende farlo, affermano le autorità di Bucarest. Tra i target previsti nell’accordo stand-by con il FMI, la diminuzione degli arretrati del bilancio dello stato e la privatizzazione della Divisione Merci delle Ferrovie Romene, una delle compagnie statali con grosse perdite e debiti. L’ultimo accordo stand-by è stato firmato nella primavera del 2011, a continuazione di quello iniziato nel 2009. Una volta concluso l’attuale accordo, le autorità romene dicono di pensare già ad una nuova intesa con il FMI.
L’UEFA non ha escluso la campione della Romania al calcio, Steaua Bucarest, dalle Coppe europee, dopo che la squadra è stata indagata in un fascicolo di corruzione. Per cinque anni, il club bucarestino dovrà evitare, però, altre sanzioni sportive, altrimenti la pena con sospensione per un anno verrà applicata automaticamente. L’UEFA ha aperto questo fascicolo dopo che il finanziatore di Steaua, George Becali, è stato condannato al carcere per tangenti in un fascicolo del 2008. Allora, Becali avrebbe tentato di offrire 1,7 milioni di euro ai calciatori di Universitatea Cluj affinché sconfiggessero, nell’ultima tappa del campionato, la rivale di Steaua nella battaglia per il titolo, la CFR Cluj. All’attuale edizione, Steaua ha grandi chance di arrivare nei gruppi della Champions League, e una qualificazione porterebbe al budget del club oltre 20 milioni di euro, somma che garantirebbe il finanziamento senza che Becali, attualmente in carcere, contribuisca al suo sostegno finanziario. Nel secondo turno preliminare della Champions League, Steaua incontrerà il 16 luglio la campione della Macedonia, FK Vardar Skopje.