La settimana 9-15/11/2014
Presidenziali: sfida Ponta-Iohannis il 16 novembre/Moldova-UE: Legislativo europeo ratifica Accordo di Associazione/UE: Ioan Mircea Paşcu eletto vicepresidente del Parlamento europeo/Economia: crescita dell1,9% in Romania
Mihai Pelin, 14.11.2014, 14:18
Nel secondo turno delle presidenziali in Romania, il 16 novembre, si sfideranno il candidato dell’alleanza tra Partito Socialdemocratico — Unione Nazionale per il Progresso della Romania — Partito Conservatore, il premier socialdemocratico Victor Ponta e il rappresentante dell’Alleanza Cristiana-Liberale, il sindaco di Sibiu (centro della Romania), Klaus Iohannis. Nel primo turno del 2 novembre, Ponta ha ottenuto il 40,44% dei voti, e Iohannis il 30,37%. Le autorità hanno preso delle misure affinché il processo di voto all’estero non si svolga più con difficoltà, come successo nel primo turno in alcuni seggi elettorali in Europa. Allora migliaia di romeni non hanno potuto esercitare il proprio diritto di voto, lamentando tra l’altro lo scarso numero di seggi e di personale nelle commissioni elettorali. Alla luce di questi avvenimenti, il ministro degli Esteri, Titus Corlăţean, ha rassegnato le dimissioni, essendo sostituito dall’ex direttore del Servizio romeno di Informazioni Estere, Teodor Meleşcanu. Per agevolare il processo di voto all’estero, il 16 novembre, ciascuno dei 294 seggi elettorali avranno sette cabine di voto e sette timbri, il numero massimo permesso dalla legge. Tutti i materiali necessari per il voto, tra cui anche le 800.000 schede, sono stati già spediti.
Il Parlamento Europeo ha ratificato a Bruxelles, l’Accordo di Associazione della Moldova all’UE. Gli eurodeputati sono del parere che l’approvazione del documento, accompagnato da un accordo di libero scambio, rappresenti un riconoscimento delle riforme politiche ed economiche realizzate con successo in Moldova. Il Ministero degli Esteri romeno ha salutato la decisione, sottolineando che la Romania continuerà a sostenere, dal punto di vista finanziario e tecnico, il processo di implementazione dell’Accordo di Associazione da parte delle autorità di Chişinău, di modo che in un futuro quanto più vicino si possa raggiungere l’obiettivo strategico fondamentale della piena integrazione europea della Moldova. La Romania è stato il primo Paese dell’UE a ratificare l’accordo che entrerà in vigore quando sarà approvato dai Legislativi di tutti e 28 gli stati membri dell’Unione.
L’eurodeputato socialdemocratico Ioan Mircea Paşcu è stato eletto a maggioranza di voti vicepresidente del Parlamento europeo. Il vicepresidente della Commissione per gli Affari Esteri, Ioan Mircea Paşcu, si è candidato per questa carica dopo che la romena Corina Creţu è stata designata commissario europeo alla politica regionale nella commissione europea presieduta dal lussemburghese Jean-Claude Juncker.
I ministri dell’agricoltura di 21 stati membri dell’UE, tra cui anche la Romania, hanno chiesto alla Commissione Europea di garantire lo stanziamento di fondi sufficienti per offrire sostegno agli agricoltori colpiti dall’embargo russo, e per evitare altre eventuali crisi. Gli stati membri dell’Unione insistono che la Commissione conceda i sussidi dai 450 milioni di euro destinati al finanziamento della Politica Agricola Comune. L’esecutivo europeo intende usare tale somma per coprire eventuali deficit nel budget dell’anno corrente e concedere i sussidi agli agricoltori dalla “riserva di crisi specifica” di 432 milioni di euro. La Commissione Europea ha già reso noto che offrirà ai produttori di verdure e latticini che registrano perdite a causa dell’embargo russo, compensi pari a 344 milioni di euro. Una decisione in merito sarà presa nell’ambito dei negoziati sul bilancio dell’Unione per l’anno prossimo, che verrà ultimato la prossima settimana.
Il PIL della Romania è aumentato nel terzo trimestre del 2014, dell’1,9% rispetto al precedente trimestre, e rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso, l’economia romena ha registrato una crescita del 3,3%. Lo ha reso noto l’Istituto Nazionale di Statistica. A ottobre, il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al rialzo al 2,4% le stime relative all’avanzo del PIL per quest’anno. Per il 2014 le autorità di Bucarest anticipano una crescita economica del 2,8%, dopo che nel 2013, la crescita era stata del 3,5%, una delle maggiori in Europa. D’altra parte, la Romania si è piazzata al quinto posto nell’UE per quanto riguarda la crescita della produzione industriale a settembre rispetto al precedente mese, con il 2,4%. Secondo l’Ufficio Europeo di Statistica, la produzione industriale nell’Unione è stata dello 0,6% più alta, le maggiori crescite registrandosi in Croazia, Rep. Ceca, Irlanda, Ungheria e Romania.
(traduzione di Gabriela Petre)