La settimana 7-12/10/2024
14 candidati alle presidenziali / Accesso a Schengen / Passi importanti per la difesa della Romania / Decisioni prese a Bucarest / Vertice sul patrimonio culturale europeo a Bucarest
Daniela Budu, 12.10.2024, 07:00
14 candidati alle presidenziali
L’Ufficio Elettorale Centrale ha reso pubblica, giovedì, la lista finale dei candidati alle presidenziali di quest’anno. In lizza per la carica di presidente della Romania, 10 candidati sostenuti da partiti politici e 4 indipendenti. L’Ufficio Elettorale Centrale ha stabilito, per sorteggio, l’ordine in cui i loro nomi compariranno sulle schede elettorali nel primo turno. Al primo posto ci sarà Elena Lasconi, dell’Unione Salvate Romania, al secondo – George Simion, dell’Alleanza per l’Unione dei Romeni. In terza posizione c’è l’attuale premier Marcel Ciolacu, del Partito Socialdemocratico. Seguono Nicolae Ciucă, del Partito Nazionale Liberale, Kelemen Hunor, dell’Unione Democratica Magiari di Romania, e Mircea Geoană, candidato indipendente. La candidatura alla presidenza di Diana Şoşoacă, leader del partito S.O.S. Romania, è stata invalidata dai giudici della Corte Costituzionale. Nella motivazione della decisione, i giudici hanno sostenuto che, tramite il suo discorso pubblico, Diana Şoşoacă mette in dubbio e sminuisce l’obbligo di rispettare la Costituzione ed esorta al cambiamento delle basi democratiche dello Stato. Diana Şoşoacă ha accusato che la decisione della Corte Costituzionale è stata abusiva. Il primo turno delle presidenziali è previsto il 24 novembre, mentre il secondo avrà luogo l’8 dicembre. La campagna elettorale per le elezioni presidenziali inizia ufficialmente il 25 ottobre.
Accesso a Schengen
L’adesione di Romania e Bulgaria all’Area Schengen anche con i confini terrestri è stata di nuovo sull’agenda dei ministri degli interni europei, riunitisi giovedì a Lussemburgo. L’Austria è l’unico stato che continua ad opporsi, però il ministro degli interni austriaco, Gerhard Karner, afferma che i colloqui sono sulla giusta strada. Presente al consiglio Giustizia e Affari Interni, il ministro degli interni romeno, Cătălin Predoiu, ha ribadito che la Romania riunisce tutti i criteri per l’adesione. Cătălin Predoiu: “La Romania è pronta da tutti i punti di vista per aderire a Schengen anche con i confini terrestri. Abbiamo portato a compimento tutti i requisiti e il processo di adesione con i confini aerei è andato molto bene. Le cifre indicano quanto abbiamo diminuito la migrazione illegale”. La commissaria europea agli Affari Interni, Ylva Johansson, afferma che l’adesione di Romania e Bulgaria sarà esaminata nuovamente al Consiglio di dicembre e che fino allora ci saranno ulteriori negoziati. “La Romania e la Bulgaria hanno portato a compimento tutte le condizioni, anzi, hanno fatto più del necessario e sono molto ottimista. Spero che questa decisione sia presa quanto prima, durante il mio mandato” – ha trasmesso la commissaria.
Passi importanti per la difesa della Romania
La Romania acquisterà quattro radar ad alta potenza dagli Stati Uniti. Il sistema Sentinel è capace di individuare una vasta gamma di oggetti aerei e aumenterà significativamente la capacità della Romania di deterrenza e di difesa contro potenziali minacce. I radar di ultima generazione integreranno le capacità di difesa aerea, l’individuazione tempestiva dei veicoli aerei senza pilota, minacce che si presentano in prossimità delle frontiere nazionali, nel contesto della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, ha dichiarato il ministro della Difesa, Angel Tîlvăr. D’altronde, nei giorni scorsi, quest’ultimo ha effettuato una visita nei Balcani Occidentali, all’inizio di una nuova rotazione di una parte importante dei distaccamenti di militari dispiegati a Pristina, a Kosovo, e a Sarajevo, in Bosnia – Erzegovina. L’assunzione del comando della missione EUFOR è un riconoscimento della professionalità e dell’impegno dei militari romeni in questa importante missione, ha affermato il ministro a Sarajevo, dove ha avuto un incontro con gli equipaggi di comando delle strutture UE e NATO e uno con i militari romeni in missione in Bosnia ed Erzegovina. A Pristina, Angel Tîlvăr ha assicurato che la Romania è pronta a portare a termine gli impegni presi per il mantenimento della sicurezza nei Balcani Occidentali. Ha incontrato il team di comando dell’operazione NATO di mantenimento della pace KFOR, alla quale la Romania contribuisce significativamente anche con i militari romeni in missione in questo teatro operativo. Sempre nel contesto della sicurezza nella regione, la ministra degli Esteri Luminiţa Odobescu, ha partecipato, mercoledì, al Vertice Ucraina – Europa Sud-Orientale di Ragusa, occasione in cui gli stati partecipanti hanno adottato una Dichiarazione comune che conferma ‘l’impegno collettivo ad offrire sostegno pluridimensionale all’Ucraina’.
Decisioni prese a Bucarest
Il Governo romeno ha adottato un decreto governativo tramite cui permette l’importazione di uova e pollame dall’Ucraina, solo se sono conformi agli standard dell’Unione Europea. La decisione arriva nel contesto in cui gli allevatori romeni hanno segnalato alle autorità che sul mercato interno sono apparsi prodotti avicoli a basso prezzo provenienti dal Paese confinante che non rispettano gli standard UE. L’Esecutivo ha adottato anche due misure a sostegno dei produttori agricoli romeni colpiti dalla siccità: compensazioni finanziarie e la sospensione del rimborso dei debiti correnti e arretrati fino ad agosto 2025. D’altra parte, sempre questa settimana, il Parlamento romeno ha inasprito le pene per i trafficanti di esseri umani, sullo sfondo dell’aumento dell’incidenza di questo fenomeno. La Camera dei Deputati ha adottato, come istituzione con potere decisionale, un disegno di legge secondo il quale la determinazione o l’agevolazione dell’esercizio della prostituzione oppure l’ottenimento di benefici dalla prostituzione da parte di una o più persone minorenni sarà punita con il carcere da 7 a 15 anni. Inoltre, lo stato concederà assistenza giuridica gratuita e compensazioni finanziarie alle vittime degli abusi.
Vertice sul patrimonio culturale europeo a Bucarest
Bucarest ha ospitato dal 6 all’8 ottobre il Vertice Europeo sul Patrimonio Culturale, il più importante evento dedicato alla conservazione del patrimonio culturale dell’Unione Europea, ma anche la cerimonia di consegna dei premi “Europa Nostra 2024”. Gli specialisti in questo settore hanno discusso delle politiche di finanziamento e dei progetti di restauro e tutela del patrimonio. Per l’occasione, 60 organizzazioni non-governative e professionali hanno firmato, in anteprima, un memorandum per la tutela del patrimonio culturale della Romania. Il documento include cinque misure urgenti per il miglioramento del quadro legale e per la valorizzazione del patrimonio.