La settimana 5 – 11/10/2014
Ebola: Romania, rischio basso, ma procedure attive/ Scudo antimissile: lesercito USA assume comando a Deveselu/ UE: Lavoro, ministro Plumb a Milano, 188.000 romeni in “Garanzia per giovani/ Governo: misure a sostegno dei romeni allestero
Radio România, 10.10.2014, 14:23
La Romania è preparata ad attivare le procedure sanitarie relative all’Ebola, anche se il rischio dell’apparizione del virus è estremamente basso. Lo ha assicurato il segretario di stato al Ministero dell’Interno, il medico Raed Arafat, nel corso di una conferenza nazionale sulla medicina di emergenza, svoltasi alle Terme di Felix, in provincia di Bihor. Raed Arafat ha spiegato che sono state stabilite anche le procedure per eventuali necessità di isolamento temporaneo e trasferimento in un ospedale da campo, vicino alla capitale Bucarest.
L’esercito americano ha assunto ufficialmente il comando della Base militare di Deveselu, in provincia di Olt (sud della Romania), dove saranno collocati elementi dello scudo antimissile della NATO in Europa. La base, che diventerà operativa alla fine del 2015, sarà la prima unità in Europa in cui sarà collocato il sistema Aegis Ashore, una versione terrestre dei radar nella dotazione della flotta militare americana già dal 2004. Gli Stati Uniti hanno stanziato alla costruzione della base di Deveselu 80 milioni di dollari dal bilancio del corrente anno, che si aggiungono ai 21 milioni concessi nel 2013. Nella base, che si stende su circa 175 ettari, stazioneranno quasi 200 militari e tecnici americani.
Oltre 188.000 giovani di Romania, in età inferiore ai 25 anni, hanno beneficiato di misure attive nell’ambito del programma “Garanzia per giovani”. Lo ha dichiarato il ministro del Lavoro romeno, Rovana Plumb, in occasione del Vertice UE sull’occupazione svoltosi a Milano, dove ha accompagnato il premier Victor Ponta. Rovana Plumb ha fatto riferimento alle misure concrete volte ad aumentare l’occupazione, soprattutto giovanile. “In primo luogo, la crescita del salario minimo, l’esenzione da tasse sull’utile reinvestito, e la riduzione dei contributi alla previdenza, a partire da novembre, che avrà effetti benefici sull’occupazione. Per di più, si è puntato sul contrasto al lavoro non dichiarato. Sono stati espressi apprezzamenti alla piattaforma lanciata al livello dell’UE sulla cooperazione tra gli stati membri, affinchè sia diminuita e persino eliminato il lavoro non dichiarato”, ha sottolineato Rovana Plumb. Il ministro ha aggiunto che la “Garanzia per i giovani” è un programma utile e molto necessario per aumentare il tasso di occupazione tra i giovani e va sostenuto.
I romeni che vivono all’estero non pagheranno più le tasse consolari per i certificati di nascita dei figli se solleciteranno i documenti entro sei mesi dalla nascita. Lo ha deciso il Governo di Bucarest, che ha approvato anche il progetto della decisione relativa al programma della “Prima casa” per i cittadini romeni che vivono all’estero. Il portavoce del Governo, Corneliu Calota, ha spiegato che i connazionali potranno sollecitare un credito sia per l’acquisto che per la costruzione di un’abitazione.
Intanto, il Ministero degli Esteri romeno ha lanciato un sistema informativo volto ad agevolare e modernizzare l’accesso dei cittadini ai servizi consolari. I cittadini potranno sollecitare online il documento necessario, prenotando anche la data alla quale potranno presentarsi a ritirarlo dalle sedi consolari della Romania all’estero. I costi del sistema, che sarà messo a punto entro un anno e mezzo, ammontano a 31 milioni di lei (circa 7 milioni di euro), nella maggior parte provenienti dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, mentre oltre 5 milioni sono stati stanziati dal bilancio di stato.
Il 9 ottobre, la Romania ha commemorato la Giornata Nazionale della Shoah con una serie di eventi organizzati a Bucarest e in altre città del Paese. La Giornata dellOlocausto è stata istituita dal governo romeno nel 2004, per ricordare il 9 ottobre del 1941, quando il regime filonazista del maresciallo Ion Antonescu cominciò a deportare gli ebrei dalla Romania in Transnistria, oggi regione separatista allest della Moldova, a quei tempi parte del territorio romeno.
La Corte d’Appello di Bucarest ha condannato in via definitiva 12 persone coinvolte nel fascicolo che interessava la compagnia Rompetrol, tra cui un senatore e un ex ministro, con l’accusa di vari reati: manipolazione del mercato di capitale, appropriazione indebita e riciclaggio di denaro. Sorin Rosca Stanescu, condannato a 2 anni e 4 mesi di pena detentiva per utilizzo di informazioni riservate e associazione a delinquere, è decaduto da senatore e membro del Partito nazionale liberale. All’ex ministro Sorin Pantis, che sta già scontando un’altra pena detentiva, sono stati inflitti 2 anni e 8 mesi, per la manipolazione del mercato di capitale. La maggiore condanna in questo fascicolo — 6 anni di reclusione – è stata pronunciata nei confronti dell’ex vicepresidente della compagnia Rompetrol Olanda, Alexandru Bucsa, per complicità in appropriazione indebita e riciclaggio di denaro. Nel caso dell’ex capo della compagnia Rompetrol, Dinu Patriciu, il processo penale è stato chiuso in seguito al suo decesso, avvenuto ad agosto. Inoltre, la Corte d’Appello di Bucarest ha deciso che, insieme ad altre due delle persone condannate, la compagnia Rompetrol dovrà pagare oltre 58 milioni di euro allo Stato romeno.
Ha origini romene Stefan Hell, uno dei tre vincitori del Nobel per la Chimica quest’anno, per aver portato la microscopia ottica nella nanodimensione. Nato nel 1962 nella città di Arad, nell’ovest della Romania, Stefan Hell, di cittadinanza tedesca, ha conseguito il dottorato nel 1990 presso l’Università di Heidelberg ed è direttore di uno dei centri di ricerca del Max Planck Institute. E’ venuto in Romania anche nel 2012, quando gli è stata conferita la laurea Honoris Causa dell’Università “Vasile Goldiş” di Arad. Altri vincitori di origine romena dell’ambitissimo premio sono George Emil Palade, che nel 1974 ha vinto il Nobel per la medicina, lo scrittore e giornalista Elie Wiesel, al quale è andato il premio per la Pace nel 1986 e la scrittrice Herta Müller, Nobel per la letteratura nel 2009.