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La settimana 31/07 – 06/08/2016

La morte della Regina Anna/ Misure sociali per i pubblici dipendenti romeni/ I trasportatori romeni sono scontenti/ I centri per le trasfusioni di sangue, nel mirino del Ministero della sanità/ La 31-esima edizione dei Giochi Olimpici, a Rio de Janeiro

La settimana 31/07 – 06/08/2016
La settimana 31/07 – 06/08/2016

, 05.08.2016, 18:07

Il 1 agosto 2016 resterà un giorno triste nella storia travagliata del popolo romeno, ma anche della Casa Reale di Romania! Anna, la moglie di re Michele I, si è spenta in un ospedale in Svizzera, a 92 anni. Se nel 1948 la società romena non avesse vissuto la tragedia della sovietizzazione, il suo matrimonio con un monarca romeno si sarebbe svolto a Bucarest e sarebbe stato celebrato con grande gioia dall’intera nazione. A causa dell’abdicazione forzata del Re e del suo ulteriore esilio, le nozze sono state celebrate in Grecia. La coppia reale ha passato lontano dal Paese 40 dei quasi 70 anni di matrimonio. La famiglia reale è tornata — affrontando però dei problemi — dopo la Rivoluzione anticomunista del 1989.

Il ruolo della Regina Anna è stato quello di essere la moglie di un re in esilio, di condividere la sua sorte, in primo luogo, di creargli una famiglia. Ha avuto un ruolo istituzionale, ma ha offerto anche un grande sostegno morale a Re Michele. – ha dichiarato lo storico Adrian Niculescu.

Martedì, 9 agosto, la salma della Regina Anna sarà rimpatriata dalla Svizzera e resterà per sempre al Monastero di Curtea de Argeş, necropoli dei monarchi della Romania. Sarà sepolta sabato, 13 agosto, quando in Romania è stato dichiarato giorno di lutto nazionale. I romeni rimpiangono la morte della Regina Maria, la più longeva moglie di monarca nella storia della Romania. E’ stata uno dei più importanti simboli di saggezza, dignità e un modello di condotta — ha affermato il presidente Klaus Iohannis. Stando al premier Dacian Cioloş, la Regina resta un simbolo di nobiltà, discrezione e dignità. Messaggi di condoglianze hanno trasmesso anche il Patriarca Daniel della Chiesa Ortodossa Romena, più leader della classe politica o della vita pubblica.



A cominciare dal 1 agosto, gli stipendi di oltre 650 mila pubblici dipendenti romeni sono aumentati del 10%, secondo un’ordinanza d’urgenza del Governo che mira a eliminare le iniquità nel sistema salariale. Riceveranno più soldi i dipendenti dei settori sanitario e dell’insegnamento, i funzionari dei ministeri e della Difesa. L’ammontare degli stipendi varia a seconda della specializzazione, del grado e dell’anzianità ed è completato da vari incentivi. Sempre dal 1 agosto sono entrate in vigore le nuove indennità senza tetto massimo per l’allevamento dei figli. Il tetto minimo è di 1.063 lei (pari a circa 250 euro), mentre quello massimo è stato eliminato. Possono beneficiare di questa indennità i genitori che restano a casa con il neonato, a patto che abbiano registrato redditi soggetti a imposta per almeno 12 mesi negli ultimi due anni. Loro riceveranno l’85% della media degli incassi netti realizzati in quei 12 mesi.



I trasportatori romeni minacciano di protestare in tutto il Paese verso la metà del mese prossimo, se non si risolverà la questione dell’aumento delle tariffe per le polizze di assicurazione RC Auto. Loro hanno chiesto questa settimana al Governo di congelare i prezzi delle polizze ai valori dell’estate 2015.

Constantin Isac, il vicepresidente dell’Unione Nazionale dei Trasportatori Stradali, spiega: Ci sono state delle promesse e i mesi sono passati. Ora notiamo che rispetto al mese di giugno 2015, la crescita media è stata dell’80%, ma gli aumenti sono arrivati anche al 300-400 oppure addirittura al 500%. Per i camion, come tutti sappiamo, 12-15 mesi fa, si pagava un’assicurazione RC Auto di 4.000-4.500 lei, pari a 1.000 euro. Adesso, le offerte degli assicuratori e le polizze sono comprate al valore di 5.000 euro per polizza. La differenza la dovremmo ricavare dalle tariffe. Però al momento le tariffe non possono subire aumenti, per cui i trasportatori romeni sono praticamente eliminati dal mercato.


Un nuovo round di negoziati è previsto al Governo fra due settimane.



Il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza in Romania, il medico Raed Arafat, ha annunciato giovedì che si lavora alla creazione di un centralino unico per l’Ambulanza, i vigili del fuoco e il servizio di pronto soccorso SMURD, ma anche alla creazione di un “registro” delle ONG che potrebbero offrire assistenza nel caso di incidenti con numerose vittime. Inoltre, Raed Arafat ha ricordato che i proprietari delle costruzioni senza autorizzazione di sicurezza antincendio sono costretti a entrare in legalità al massimo entro il 31 dicembre 2016. Fino allora la responsabilità spetta esclusivamente ai beneficiari degli investimenti. Dal 1 gennaio 2017, le multe per il funzionamento senza autorizzazione di sicurezza antincendio saranno comprese tra 20.000 e 50.000 lei (pari a 4.500, fino a 11.000 euro). Le misure si impongono dopo l’incendio scoppiato lo scorso autunno in un club di Bucarest, in cui sono morte decine di persone.



Il Ministero della Sanità di Bucarest ha identificato in Romania 142 centri per le trasfusioni di sangue non autorizzati, la maggior parte proprio negli ospedali pubblici. Secondo un comunicato, nel prossimo periodo saranno indagate le cause e verranno stabiliti piani per la soluzione dei problemi. Se la situazione non cambierà entro il 1 novembre, i rispettivi centri non potranno più ricevere sangue e prodotti sanguigni dall’Istituto Nazionale di Ematologia. Di recente, una donna è morta e un’altra è in stato grave a causa di trasfusioni sbagliate effettuate in centri del genere.



Più di 100 atleti rappresentano la Romania, dal 5 al 21 agosto, alla 31-esima edizione dei Giochi Olimpici estivi di Rio de Janeiro — la prima città sud-americana ad ospitare un evento del genere. In gara, 10.000 atleti di oltre 200 Paesi. Per la prima volta nella storia, il Kosovo e il Sudan del Sud partecipano alle olimpiadi. E sempre per la prima volta, è presente anche una squadra dei rifugiati. Non mancano i problemi e le controversie ai Giochi Olimpici estivi, a livello nazionale, in Brasile, ma anche a livello mondiale: il Paese sud-americano si confronta con grossi problemi politici, finanziari ed economici, le Olimpiadi si svolgono dopo il maggiore scandalo di doping nella storia e, in più, un altro aspetto preoccupante all’attuale edizione è il virus Zika. (tr. G.P.)

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