La settimana 31.05 – 06.06.2015
DNA dispone indagini sul premier Victor Ponta/Cala IVA sugli alimenti dal 24 al 9%/La Romania si prepara per il passaggio alleuro/Il Senato approva nuovi provvedimenti della legge elettorale
Mihai Pelin, 05.06.2015, 12:27
Il premier romeno, Victor Ponta, ha dichiarato che non si dimetterà, come gli aveva chiesto il presidente romeno Klaus Iohannis, dopo lannuncio della Direzione Nazionale Anticorruzione che il capo del governo è perseguito penalmente. Il capo dello stato ha affermato che è una situazione impossibile per la Romania che il premier sia accusato e ha ammonito che la peggiore cosa per il Paese sarebbe una crisi politica. La Direzione Nazionale Anticorruzione ha annunciato, venerdi, di aver disposto l’avvio del perseguimento penale nei confronti del premier Victor Ponta, avvocato alla data dei reati, per falsità in documenti sotto firma privata, concorso in evasione fiscale in forma continuata e riciclaggio di denaro nella causa di corruzione sulle compagnie energetiche Turceni e Rovinari (nel sud) riguardante la conclusione di contratti di assistenza giuridica. Nella stessa causa, i procuratori hanno constatato che si impone la continuazione del perseguimento penale di Victor Ponta anche per tre reati di conflitto d’interessi, tra cui uno in forma continuata, reati collegati al suo incarico di premier. La DNA ha avviato, allo stesso tempo, la procedura di avviso della Camera dei Deputati sulla formulazione delle richieste di perseguimento penale di Victor Ponta, deputato, che nel periodo in cui avrebbe compiuto i reati di conflitto d’interessi ha ricoperto l’incarico di premier. Nella causa sulle compagnie Turceni e Rovinari, il senatore socialdemocratico Dan Şova, è indagato per concorso in abuso d’ufficio. Ex ministro dei Trasporti nel Governo presieduto dal leader del Partito Socialdemocratico, Victor Ponta, Dan Şova è accusato che avrebbe intascato centinaia di migliaia di euro per intese che hanno recato allo stato danni di oltre 16 milioni di euro. La DNA ha chiesto due volte al Senato il via libera al suo arresto, senza ottenere una risposta positiva.
Dal 1 giugno, in Romania è entrato in vigore il calo dellIva sugli alimenti, dal 24 al 9%. Stando agli analisti, il calo dellIva incentiverà il consumo e la crescita delleconomia romena, che registra un avanzo oltre le stime degli economisti fatte allinizio dellanno. La Commissione Nazionale di Prognosi ha migliorato di recente i dati per questanno, da una crescita del 2,8% ad una del 3,3%, e il ritmo potrebbe accelerarsi, nei prossimi anni, persino fino al 4% nel 2018. Inoltre, la Commissione Europea, la Banca Mondiale e la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, uno dei principali finanziatori della Romania, stimano che leconomia registrerà una crescita con una media di oltre il 3% nei prossimi anni. Daltra parte, il presidente Klaus Iohannis ha promulgato le legge sul raddoppiamento degli assegni dinfanzia, da 42 lei (9,4 euro) a 84 lei. Il premier Victor Ponta ha dato assicurazioni che il Governo troverà le risorse finanziarie per questa misura.
La Germania è consapevole dellimportanza strategica della regione del Mar Nero ed è interessata allapprofondimento dei rapporti con la Romania sia su piano bilaterale, che nellambito dellUe e della Nato. Lo ha dichiarato, a Bucarest, il ministro tedesco della Difesa, Ursula van der Leyen, la quale si è incontrata, giovedi, con il collega romeno, Mircea Dusa, ed è stata ricevuta dal presidente romeno, Klaus Iohannis, a Bucarest. Il dialogo con le autorità romene ha riguardato anche la situazione in Ucraina, lesponente tedesca affermando che a Berlino esistono “forti preoccupazioni” per gli effetti della politica di Mosca in Ucraina. Del resto, nel contesto delle preoccupazioni per la situazione nellex repubblica sovietica, il Capo di Stato Maggiore Generale dellEsercito, il generale-tenente Nicolae Ciuca, ha precisato che, attualmente, in Romania, non si pone il problema della reintroduzione del servizio di leva dobbligo. Inoltre, Ciuca ha stimato che alla fine dellanno prossimo i 12 aerei F16 che la Romania ha acquistato dal Portogallo entreranno nel servizio delle Forze Aeree Romene.
La situazione economica della Romania è una molto buona in questo momento, ritiene il premier Victor Ponta, nel contesto in cui, stando all’Istituto Nazionale di Statistica, gli investimenti netti fatti nell’economia sono aumentati dell’8,5% nel primo trimestre, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ponta ha affermato che l’obiettivo di passare all’euro nel 2019 ha anche un senso simbolico, in quanto in quel periodo la Romania ricoprirà la presidenza di turno dell’Ue. Nella sua opinione, una volta ultimate le procedure tecniche necessarie per il passaggio all’euro, potrebbe essere organizzata anche una consultazione popolare su questo tema. Il governatore della Banca Centrale Romena, Mugur Isarescu, ammonisce però che la Romania ha ancora tanto da fare in vista del passaggio all’euro e che deve concentrarsi sulle riforme strutturali. Isarescu ha ammonito sul pericolo di una serie di errori di politiche economiche, la crisi globale dimostrando che questi sono difficili da correggere. Il governatore ha sottolineato che l’adesione della Romania all’Eurozona deve avvenire nel momento giusto, dopo l’attuazione di tutte le riforme necessarie.
Approvato dal Senato di Bucarest il ddl sulle elezioni politiche, che prevede il voto su liste di partito e una soglia elettorale del 5%. La proposta legislativa è stata votata dai rappresentanti di tutti i partiti politici. La norma di rappresentanza sarà di un deputato per 73 mila abitanti e un senatore per 168 mila. Stando al progetto, nel 2016, il Legislativo avrà 308 deputati e 134 senatori, cui si aggiungeranno i 18 parlamentari delle minoranze nazionali e 6 da parte dei romeni allestero. La forma finale della legge sarà decisa dalla Camera dei Deputati, che ha il potere decisionale. Ricordiamo che, alle ultime elezioni politiche, del 2012, sono stati eletti 412 deputati e 176 senatori.
Il ministro dellIstruzione, Sorin Campeanu, ha dato assicurazioni che una nuova legge sullistruzione sarà elaborata solo dopo la consultazione con gli esperti e i rappresentanti dei padronati. I dibattiti si terranno entro la fine dellanno. Daltra parte, lEsecutivo ha approvato di recente una strategia per la riduzione del numero di giovani che abbandonano la scuola dopo le medie. Il documento contiene meccanismi e misure che dovrebbero essere implementate entro il 2020, per ridurre la percentuale di giovani tra i 18 e i 24 anni che hanno finito la scuola media e non continuano gli studi.
(traduzione di Adina Vasile)