La settimana 31/03 – 05/04/2025
Al via la campagna elettorale per le presidenziali di maggio / Reazioni dopo l’introduzione dei nuovi dazi da parte dell’amministrazione di Washington / Alla riunione dei ministri degli Esteri alleati la Romania è stata rappresentata dal capo della diplomazia, Emil Hurezeanu / Bocciata la mozione semplice contro il ministro degli interni, Cătălin Predoiu / La Romania, verso l’OCSE
Corina Cristea, 05.04.2025, 10:00
Al via la campagna elettorale per le presidenziali di maggio
In Romania è iniziata ufficialmente la campagna elettorale per le presidenziali del mese prossimo e i candidati hanno a disposizione 30 giorni per convincere gli elettori a votarli il 4 maggio. Sugli 11 candidati in lizza, 4 sono indipendenti – Nicușor Dan, Victor Ponta, Daniel Funeriu e John-Ion Banu-Muscel, mentre gli altri sono sostenuti da formazioni o alleanze politiche – Elena Lasconi, Lavinia Şandru, George Simion, Crin Antonescu, Cristian Terheş, Sebastian Constantin Popescu e Silviu Predoiu. L’Autorità Elettorale Permanente ha stabilito regole più dure e ha pubblicato una guida per prevenire la disinformazione sui social. Nell’eventualità dell’organizzazione di un secondo turno, la relativa campagna elettorale inizierà a cominciare dalla data della convalida dei risultati del primo turno da parte della Corte Costituzionale e si concluderà il 17 maggio, alle ore 7:00. Le elezioni di maggio si svolgono dopo che, il 6 dicembre dell’anno scorso, la Corte Costituzionale ha annullato le elezioni presidenziali proprio il giorno in cui era iniziato il voto all’estero per il secondo turno, previsto per l’8 dicembre.
Reazioni dopo l’introduzione dei nuovi dazi da parte dell’amministrazione di Washington
I nuovi dazi imposti dagli USA a tutti i loro partner commerciali colpiranno principalmente i Paesi europei, la Romania compresa. Anche se solo il 2% del totale dei prodotti esportati dalla Romania arriva negli USA, l’economia romena può essere fortemente scossa a causa degli stretti legami con le altre economie europee che esportano ingenti quantità di prodotti negli USA. Il Governo di Bucarest ha inviato due emissari a Washington per colloqui con l’amministrazione Trump. In apertura della seduta di governo di giovedì, il premier Marcel Ciolacu ha annunciato che l’esecutivo sta preparando diverse misure di sostegno a tutte le industrie intaccate dalle nuove tasse imposte dagli USA, “tramite regimi di aiuti di stato quanto più efficaci e semplici da applicare, in modo che possano produrre effetti nel più breve tempo possibile”. La Romania è tra gli stati con un surplus commerciale nei rapporti con gli USA: l’anno scorso ha esportato beni per un valore di 2,2 miliardi de euro. Sia gli alleati, che gli avversari commerciali degli USA hanno criticato l’annuncio del presidente Donald Trump di introduzione dei dazi all’importazione di prodotti di tutto il mondo. Stando agli esperti, l’escalation della guerra commerciale porterà ad un aumento dei prezzi dei prodotti e al calo dell’economia mondiale.
Alla riunione dei ministri degli Esteri alleati la Romania è stata rappresentata dal capo della diplomazia, Emil Hurezeanu
L’aumento degli investimenti nella difesa è stato un punto importante all’ordine del giorno della riunione dei ministri degli Esteri alleati che si è svolta a Bruxelles e alla quale la Romania è stata rappresentata dal capo della diplomazia, Emil Hurezeanu. I ministri si sono riuniti per preparare il futuro vertice dell’Aja, che si svolgerà a giugno, e per discutere questioni urgenti di sicurezza. “Gli Stati Uniti non abbandoneranno la NATO.” È il messaggio trasmesso alla riunione di Bruxelles dal segretario di stato americano, Marco Rubio. Egli ha definito un’isteria internazionale ingiustificata la supposizione che Washington non sia più altrettanto impegnata nella NATO, però ha nuovamente insistito che gli altri alleati devono arrivare a spendere il 5% del PIL per la difesa. Alla riunione a Bruxelles si è svolto anche l’incontro del consiglio NATO-Ucraina. Gli alleati mantengono la loro posizione di concedere tutto l’aiuto possibile a Kiev affinché possa rafforzare la sua posizione di fronte a Mosca e ottenere una pace durevole. In una conferenza stampa organizzata alla vigilia della riunione di due giorni a Bruxelles, il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha salutato gli sforzi dell’Alleanza volti a portare a una conclusione equa e durevole della guerra in Ucraina. Egli ha evidenziato il solido sostegno della NATO a Kiev annunciando l’impegno di oltre 20 miliardi di euro in assistenza alla sicurezza – promessi dagli alleati – dall’inizio dell’anno.
Bocciata la mozione semplice contro il ministro degli interni, Cătălin Predoiu
A Bucarest, la mozione semplice, inoltrata alla Camera dei Deputati dai partiti sovranisti AUR e POT, contro il ministro degli Interni, Cătălin Predoiu, è stata bocciata mercoledì. Hanno votato a favore del documento anche i rappresentanti degli altri partiti all’opposizione, USR e S.O.S. Ai dibattiti, i firmatari hanno dichiarato che tramite le sue azioni il ministro avrebbe trasformato l’istituzione che dirige in polizia politica. Il ministro ha smentito le accuse, affermando che non sono sostenute né da fatti, né da documenti. Cătălin Predoiu ha precisato che si tratta di affermazioni gravi nei confronti di un’istituzione fondamentale dello stato romeno ed ha aggiunto che “da un anno all’altro, la fiducia nella Polizia Romena è aumentata, arrivando adesso a circa il 55%”.
La Romania, verso l’OCSE
La Romania sta per adempiere a tutte le analisi tecniche per aderire all’OCSE nei prossimi circa 12 mesi. Lo ha annunciato il segretario generale dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, Matthias Cormann, in un videomessaggio trasmesso ad una conferenza alla quale hanno partecipato esponenti dello stato romeno. In un anno e mezzo dalla data alla quale è stata inoltrata ufficialmente la sua candidatura, Bucarest ha adempiuto a 12 obiettivi, quasi la metà di quelli necessari per l’adesione all’OCSE. La Romania si è proposta che il processo di integrazione nell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico si concluda l’anno prossimo.