La settimana 31/01- 06/02/2016
Colloqui sulle elezioni amministrative in Romania/ Lex min.dellinterno Gabriel Oprea, senza immunità; dimissioni del procuratore generale, Tiberiu Niţu/ Bucarest saluta lannuncio degli USA legato allaumento del budget della difesa nel 2017
România Internațional, 05.02.2016, 18:53
Il premier Dacian Cioloş ha analizzato lunedì con i rappresentanti dei partiti politici parlamentari la proposta del PNL relativa al ritorno all’elezione dei sindaci in due turni di scrutinio. I liberali considerano che la variante potrebbe aumentare il potere degli elettori e che l’attuale sistema, con un unico turno, è a vantaggio dei grandi partiti. La proposta è sostenuta anche dal Movimento Popolare e dal Partito Socialista Romeno. D’altra parte, il Partito Socialdemocratico, l’Unione Nazionale per il Progresso della Romania, l’Unione Democratica Magiari di Romania e l’Alleanza dei Liberali e dei Democratici non desiderano la modifica della legge adesso, perché ciò trasgredirebbe alcune decisioni della Corte Costituzionale che vietano il cambiamento della legislazione elettorale a meno di un anno prima delle elezioni. Dopo le consultazioni, il primo-ministro ha dichiarato: Non accetto che il Governo sia utilizzato come strumento da qualsiasi partito che non vuole altro che raggiungere strettamente i suoi obiettivi di partito. Secondo me un dibattito come questo dovrebbe continuare, affinché sia chiaro in futuro quello che vogliamo. Perché, al momento, noto che neanche i partiti sanno esattamente quello che vogliono. Sono arrivato alla conclusione che esiste una maggioranza nel Parlamento che non desidera una modifica delle regole del gioco adesso. Il PNL ha annunciato che non rinuncerà alle pratiche per l’organizzazione delle amministrative in due turni. D’altra parte, il PSD e l’UNPR hanno firmato giovedì un protocollo di collaborazione per le amministrative e le politiche. I socialdemocratici desiderano la firma di un protocollo simile anche con l’ALDE.
L’ex ministro dell’interno romeno, il senatore dell’Unione Nazionale per il Progresso della Romania, Gabriel Oprea, è rimasto senza immunità. La plenaria del Senato ha approvato la sollecitazione della Direzione Nazionale Anticorruzione di approvazione dell’avvio dell’inchiesta penale nei confronti di Oprea nel dossier relativo al presunto uso illecito della scorta della Polizia Stradale, che ha portato alla morte di un poliziotto. Gabriel Oprea è accusato di abuso d’ufficio e ottenimento di benefici illeciti per se stesso e per altri nel periodo in cui ha ricoperto l’incarico di ministro. Oprea continua a sostenere di essere innocente. Invece, il procuratore-capo della Romania, Tiberiu Niţu, si è dimesso sullo sfondo dell’inchiesta legata all’uso abusivo delle scorte ufficiali. Egli ha precisato che, sebbene non si ritenga colpevole, ha preso tale decisione perché il suo nome e l’incarico che ricopriva sono stati associati in modo artificiale ad una situazione che reca danni d’immagine all’istituzione che ha presieduto. Le legge prevede che solo il presidente, il premier e i due presidenti della Camera dei Deputati e del Senato hanno diritto alla scorta ufficiale, mentre i ministri la possono utilizzare solo in situazioni di emergenza.
Le autorità romene hanno salutato l’annuncio degli USA legato all’aumento quattro volte del budget per il 2017 destinato all’”Iniziativa per la riassicurazione europea”. Secondo loro, l’annuncio è una conferma del forte impegno degli USA a sostegno della sicurezza europea, rafforzando le misure NATO destinate alla difesa collettiva e allo scoraggiamento dei fattori di rischio. L’implementazione delle misure annunciate da Washington contribuirà in modo significativo al rafforzamento della sicurezza della Romania e degli altri alleati di fronte alle sfide con cui si confronta la regione. L’Ambasciatore romeno negli USA, George Maior, è del parere che lo stanziamento supplementare di risorse per controbilanciare le minacce nell’Europa Orientale è una buona notizia per la Romania, che “può svolgere il ruolo di partner degli USA nel garantire lo scoraggiamento delle minacce”. Il Pentagono ha annunciato che gli USA rafforzeranno in modo significativo la presenza militare americana nell’Europa Orientale con truppe, carri armati e artiglieria, per controbilanciare il pericolo rappresentato dalla Russia.
La crescita economica della Romania dovrebbe arrivare al 4,2% nel 2016, e diventare più moderata nel 2017, ammontando al 3,7%. Lo rilevano le previsioni economiche d’inverno rese pubbliche giovedì dalla Commissione Europea. In autunno, l’Esecutivo comunitario anticipava una crescita del 4,1% per quest’anno e del 3,6% per l’anno prossimo. Secondo le stime, il principale motore di crescita economica resterà la domanda interna, mentre il contributo netto delle esportazioni resterà negativo. Il taglio dell’IVA dal 24 al 20% a gennaio e l’aumento dello stipendio minimo a maggio stimoleranno il consumo e la crescita economica. Tuttavia, la CE richiama l’attenzione anche sui possibili rischi, malgrado l’avanzo economico forte. A causa dei tagli di tasse e dell’aumento delle spese, il deficit di bilancio aumenterà molto, dall’1% nel 2015 al 3% quest’anno per arrivare al 4%, l’anno prossimo. Alimentata dall’aumento salariale, pure l’inflazione sarà più accelerata a cominciare dalla metà dell’anno. Le previsioni della CE sono simili a quelle della compagnia Coface, specializzata nel management del rischio su crediti, la quale stima per il 2016 una crescita economica del 4,2% in Romania. Anche la Banca Mondiale ha migliorato le previsioni per quest’anno: l’economia romena dovrebbe registrare, secondo la BM, un avanzo del 3,9%. (traduzione di Gabriela Petre)