La settimana 30/11-06/12/2014
Bilancio: nuova manovra sui conti pubblici/Energia: nessun aumento prezzi/Presidenziali: DNA indaga su organizzazione voto allestero/Romania-Usa: colloqui tra il ministro degli Esteri, B. Aurescu, e il segretario di stato, J. Kerry
Corina Cristea, 05.12.2014, 15:02
Il Governo di Bucarest ha approvato in modo eccezionale, per deroga alla legge, la terza manovra sui conti pubblici di quest’anno. Le maggiori somme sono state stanziate al pagamento dei diritti salariali vinti in tribunale dai dipendenti pubblici. Somme supplementari sono state stanziate anche per il pagamento dei debiti delle autorità locali e di alcuni ospedali, ma anche dei risarcimenti decisi dall’Autorità per la Restituzione delle Proprietà. Il ministro con delega al Bilancio, Darius Valcov, ha precisato che, cosi’, il bilancio 2015 è sgravato da pagamenti di oltre un miliardo di euro.
“Sia il FMI, che la Commissione Europea sostengono il progetto di aggiustamento del bilancio e apprezzano il fatto che il Governo sia riuscito ad anticipare il pagamento di certi oneri e titoli esecutori nel 2014, creando cosi’ uno spazio fiscale per il 2015”, ha spiegato Valcov.
Per la prima volta, gli arretrati del bilancio statale e dei budget locali saranno zero, mentre il deficit del bilancio generale consolidato si mantiene entro il target prefisso del 2,2% del Pil. Le autorità romene annunciano, d’altra parte, aumenti sostanziosi dei budget dei prossimi anni per diversi settori, tra cui la Sanità, l’Istruzione e i Trasporti. Stando al ministro Darius Valcov, la bozza di bilancio 2015 non prevede crescite di tasse e imposte e l’accento è messo sugli investimenti con fondi europei.
Il ministro romeno con delega all’Energia, Razvan Nicolescu, ha dichiarato che i prezzi dell’energia, soprattutto dei gas naturali di produzione interna per la popolazione, non aumenteranno dal 1 gennaio del 2015. Nicolescu ha precisato che negli ultimi giorni si è parlato molto del prezzo dell’energia e ha rassicurato che il prezzo per i consumatori domestici non aumenterà per il gas naturale prodotto in Romania almeno nei primi sei mesi dell’anno prossimo. Periodo sarà presentato un nuovo calendario di liberalizzazione per il periodo 1 luglio 2015-1 luglio 2021, che terrà conto del trend decrescente dei prezzi degli idrocarburi nella regione e del termine più lungo di allineamento gradito con le istituzioni finanziarie internazionali. Lo ha reso noto il Dipartimento per l’Energia. La liberalizzazione totale del mercato dei gas naturali, inclusivamente per i consumatori domestici, era prevista per il 31 dicembre del 2018. Di recente però il Parlamento di Bucarest ha votato per il prolungamento di questo termine di due anni e mezzo.
Il fascicolo sull’organizzazione delle recenti presidenziali all’estero è passato dalla Procura Generale all’attenzione della Direzione Nazionale Anticorruzione. La decisione è stata presa in seguito ad una richiesta dei procuratori anticorruzione, che hanno constatato che i fatti per cui sono state avviate le indagini sono di competenza della Direzione Nazionale Anticorruzione. Alle recenti presidenziali in Romania, migliaia di romeni non hanno potuto votare all’estero a causa dell’organizzazione deficiente del voto, situazione che ha determinato le dimissioni di due ministri degli Esteri. A due giorni dal secondo turno, la Procura Generale ha avviato le indagini sui fatti, non sulle persone, nel fascicolo sul voto all’estero. Uno dei temi del fascicolo riguarda la possibilità di allestire più seggi elettorali all’estero e l’esistenza di un quadro legale per l’aumento del loro numero tra i due turni di scrutinio. Il 29 novembre, il presidente eletto Klaus Iohannis affermava su una rete di socializzazione che aspetta quanto prima il risultato delle indagini in questo fascicolo. Alla domanda come commenta il trasferimento del fascicolo sul voto all’estero dalla Procura Generale alla Direzione Nazionale Anticorruzione, il premier Victor Ponta ha dichiarato che la giustizia deve fare il suo dovere.
Il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu, ha discusso, giovedi’, a Basilea con il segretario di stato americano, John Kerry, della situazione nella regione, dopo le elezioni in Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona, confinante con la Romania), ma anche del Partenariato Strategico con gli Usa, che, stando ad un comunicato stampa, resta al centro della politica estera della Romania. Presenti al Consiglio Ministeriale dell’Osce, i due hanno sottolineato l’importanza della formazione, quanto prima, di un governo proeuropeo a Chisinau. Sempre giovedi’, il vice assistente del segretario di stato per l’Europa e l’Eurasia, Hoyt Yee, ha dichiarato, in un’intervista in esclusiva al nostro corrispondente a Washington, che il suo Paese aspetta i primi contatti con il presidente eletto, Klaus Iohannis, e che gli Usa riconoscono il contributo della Romania alla garanzia della sicurezza nella regione. Stando alle autorità di Bucarest, l’anno prossimo, Bucarest e Washington porteranno a termine il più importante progetto strategico di finora, con la messa in funzione degli elementi dello scudo antimissilistico presso la base militare di Deveselu (nel sud della Romania).
La Romania si colloca per il secondo anno consecutivo al 69esimo posto nella classifica sulla percezione della corruzione della Transparency International che analizza 175 Paesi. Con 43 punti, la Romania è ritenuta tra gli stati più corrotti dell’Ue, accanto a Bulgaria, Italia e Grecia. A livello europeo, con 26 punti, l’Ucraina è rimasta il Paese con il più alto tasso di corruzione percepito. Al polo apposto, la Danimarca, stato che ha ricevuto 92 punti su un massimo di 100, e che resta il Paese meno corrotto anche a livello internazionale.
(traduzione di Adina Vasile)