La settimana 29/11 – 05/12/2015
I romeni hanno celebrato la Festa Nazionale/ Il contributo della Romania all'interno della NATO/ La Romania saluta la decisione della NATO di invitare il Montenegro a diventare membro dell'Alleanza
România Internațional, 04.12.2015, 12:08
La Festa Nazionale della Romania del 1 dicembre è stata celebrata dai romeni dell’intero mondo. La ricorrenza di 97 anni dall’unione di tutti i romeni in un unico stato è stata segnata nel paese e all’estero da cerimonie religiose, parate militari, concerti o ricevimenti. A Bucarest, migliaia di persone hanno assistito alla tradizionale parata militare, che anche quest’anno è stata impressionante. Oltre 2.600 militari e specialisti, veicoli da combattimento, autoblindo, aerei Hercules e Spartan ed elicotteri hanno sfilato davanti all’edificio del Parlamento. Ai soldati romeni si sono affiancati colleghi di Moldova e Bulgaria, Stati Uniti, Polonia e Turchia. Una prima quest’anno è stata la presenza di un distaccamento formato dai militari romeni feriti nei teatri operativi nei Balcani Occidentali, Iraq e Afghanistan. Alla parata hanno assistito alte cariche dello stato, tra cui il presidente Klaus Iohannis e il premier Dacian Ciolos. I due si sono pronunciati per un nuovo inizio in materia di pratiche, comportamenti e mentalità, per rendere onore ai simboli nazionali e apprezzare coloro che promuovono dei valori nella società romena.
Costante nel consolidamento della difesa collettiva del fianco est dell’Alleanza, la Romania ha accettato di ospitare sul suo territorio il Comando Multinazionale di Divisione Sud-Est e l’Unità di integrazione delle forze alleate. Il ministro degli esteri, Lazar Comanescu, ha firmato mercoledì a Bruxelles l’accordo che assicura il quadro giuridico necessario al funzionamento di queste strutture. Il ruolo chiave della Romania nella NATO e il suo contributo notevole all’interno dell’organizzazione sono stati riconosciuti ufficialmente anche dagli USA. La Camera dei Rappresenatnti di Washington ha adottato una risoluzione in occasione del compimento di 135 anni dall’allacciamento delle relazioni diplomatiche bilaterali in cui si sottolinea l’impegno notevole di Bucarest all’interno dell’organizzazione e il ruolo chiave di alleato dell’America. Il documento sottolinea inoltre il ruolo significativo del partenariato strategico bilaterale nella promozione della sicurezza transatlantica e regionale. D’altra parte, in questi giorni sono arrivati in Romania dalla Germania circa 70 pezzi di equipaggiamento militare americano, che sono stati depositati alla Base di Mihail Kogalniceanu.
Presente a Bruxelles, a una riunione dei ministri degli esteri degli stati NATO, il capo della diplomazia di Bucarest, Lazar Comanescu ha ricordato che di questa politica essenziale dopo il 1989 ha beneficiato anche la Romania, che ha aderito all’alleanza nel 2004. Ora tocca ad essa appoggiare i nuovi aspiranti, ha detto Lazar Comanescu. E’ molto importante, come messaggio, questa decisione anche per i paesi che sono in relazioni di partenariato con l’Alleanza. Tengo presente in primo luogo la Moldova, la Georgia e l’Ucraina, ha detto Lazar Comanescu. La Romania ha salutato la decisione della NATO di invitare ad aderire all’organizzazione il Montenegro, che dovrebbe diventare il 29esimo stato membro dell’Alleanza Nord-Atlantica.
Cambiamento di atteggiamento nel Parlamento della Romania che ha votato giovedì per la revoca dell’immunità al senatore socialdemocratico Dan Sova, fermato qualche ora più tardi dalla Direzione Nazionale Anticorruzione in un nuovo fascicolo. Sova è accusato di concussione in un contratto di assistenza giuridica firmato con una compagnia energetica statale. Stando alla DNA, nel periodo 2011-2014, Sova ha ricevuto 100 mila euro, in cambio dell’intervento presso il direttore generale della compagnia affinchè questi firmi un contratto con un certo studio legale. A marzo, il Senato ha respinto un’altra sollecitazione di arresto inoltrata dalla DNA per Dan Sova, nel caso dei complessi energetici di Rovinari e Turceni, in cui il senatore è stato rinviato a giudizio, sempre per corruzione. In questo dossier è indagato anche l’ex premier Victor Ponta, dimissionario lo scorso mese. D’altra parte, i deputati della Commissione Giuridica hanno dato mercoledì avviso favorevole alle sollecitazioni della DNA di autorizzare la custodia cautelare per i parlamentari liberali Ioan Oltean e Catalin Teodorescu, sotto inchiesta penale sempre per fatti di corruzione. La decisione finale nel loro caso sarà presa dalla plenaria della Camera dei deputati, la settimana prossima.
Il ministro delle finanze Anca Dragu ha presentato i principali indicatori sui quali è stata costruita la bozza della Finanziaria per il 2016. Essa ha precisato che la futura proiezione di bilancio tiene presente principalmente l’assicurazione della stabilità e della prevedibilità fiscale necessarie ad aumentare la fiducia dell’ambiente d’affari e a stimolare gli investimenti privati, ma anche un impiego più efficace delle risorse di bilancio. Il ministro ha annunciato che la bozza della Finanziaria include le crescite delle pensioni del 5% e gli incrementi salariali per i pubblici dipendenti decisi dal Parlamento e dal precedente governo. La Dragu ha aggiunto che sono previste spese più grandi per difesa, investimenti, sanità ed educazione. Il budget è progettato su un deficit inferiore al 3% del Pil e ha alla base una crescita economica di oltre 4 punti percentuali. Le principali misure fiscali che entreranno in vigore l’anno prossimo riguardano la riduzione dell’Iva dal 24% al 20% e la diminuzione delle imposte sui dividendi dal 16% al 5%.