La settimana 29/09 – 05/10/2013
Schengen: Francia, ancora polemiche ingresso Romania/ Giacimenti: commissione su Rosia Montana prosegue udizioni/ Maltempo: ondata di freddo in Romania/ Teatro: Grand Prix Nova a Bucarest
Leyla Cheamil, 04.10.2013, 13:59
Proseguono le polemiche sull’ingresso di Romania e Bulgaria nell’Area Schengen, atteso da oltre due anni, ma bloccato ancora da alcuni stati dell’UE, i quali invocano gli scarsi progressi nella lotta alla corruzione. Questa settimana, il ministro francese per gli Affari europei, Thierry Repentin, ha dichiarato che, probabilmente, i due Paesi non sarano accolti troppo presto nello spazio di libera circolazione, a causa del rapporto della Commissione europea sui progressi della giustizia e che, a suo avviso, sarà negativo. Inoltre, numerosi politici francesi invocano la questione dei rrom provenienti dalla Romania, che non riescono a integrarsi, e temono un’ulteriore invasione massicia. Invece, il vicepresidente del Gruppo parlamentare di amicizia romeno-francese, Pierre Dufau, sostiene che l’integrazione dei rrom nella comunità francese o europea non andrebbe collegata all’ingresso della Romania a Schengen. Inoltre, tra la Romania e la Francia esiste un Partenariato strategico, in base al quale Parigi ha espresso l’appoggio a questa meta della Romania. Gli obiettivi del Partenariato vengono sostenuti attraverso la reciprocità, ha dichiarato il ministro degli Esteri romeno, Titus Corlatean.
Quello che abbiamo stabilito nel Partenariato strategico e nella road map firmata insieme al premier francese a Parigi qualche mese fa, che include un obiettivo comune assunto da entrambe le parti, precisamente il sostegno francese agli iter della Romania di entrare nell’Area Schengen, e che prevede anche altri obiettivi politici, strategici, economici, culturali estremamente importanti, ebbene un simile partneriato viene sostenuto dalla reciprocità. Se questa reciprocità non c’è, allora dovremmo ricevere questa conclusione dal governo francese su canali ufficiali e non dai media”, ha spiegato il ministro.
Polemiche anche sul controverso progetto dello sfruttamento di Rosia Montana (centro della Romania), il cui giacimento aurifero di 300 tonnellate di oro è tra i maggiori in Europa e il terzo nel mondo. Gli oppositori lo considerano una minaccia per l’ambiente e le vestigia storiche, a cause delle procedure a base di cianuri che dovrebbero essere utilizzate per il suo sfruttamento, mentre i sostenitori dichiarano che l’apertura della miniera risolverebbe i problemi economici e sociali della zona. Da un paio di settimane, la commissione parlamentare incaricata ad esaminare il progetto di Rosia Montana, insieme alle commissioni specializzate, stanno ascoltando tutte le parti coinvolte. Il capo del Servizio Romeno di Informazioni, George Maior, ha dichiarato che Rosia Montana costituisce un problema di sicurezza nazionale, ma che si trova nell’impossibilità di pronunciarsi sull’opportunità dell’attuazione del progetto. Da parte loro, i rappresentanti dell’investitore canadese sostengono che la Romania avrà dei vantaggi economici dallo sfruttamento, l’ambiente sarà più pulito e il patrimonio archeologico della zona sarà valorizzato.
L’inizio di ottobre ha portato in Romania un’ondata di maltempo inconsueta, con un freddo che non si vedeva da quasi 80 anni in questo mese. Il sud del Paese è stato colpito da vento forte e piogge torrenziali, che hanno avuto come bilancio strade e masserie inondate, numerose località senza energia elettrica, decine di macchine danneggiate dagli alberi abbattuti dal vento. Invece, nel centro e nel nord del Paese, le nevicate hanno provocato gravi disagi nel traffico stradale e ferroviario.
Dal 1 ottobre, la Banca Centrale della Romania ha rivisto al ribasso per la terza volta di seguito il tasso d’interesse di riferimento, dal 4,5 al 4,25% all’anno. La misura è volta a rilanciare i mutui in moneta nazionale, il leu. Però, almeno finora, gli effetti attesi non sono apparsi, e le banche commerciali sono criticate per non aver abbassato i costi dei prestiti in moneta nazionale. Per di più, notava il Governatore della Banca Centrale, Mugur Isarescu, anzichè ridurre gli interessi per i prestiti, le banche commerciali hanno abbassato quelli per i risparmi.
Questa settimana, Bucarest ha ospitato la prima edizione del Festival Internazionale di Teatro Radiofonico Grand Prix Nova, organizzato da Radio Romania nella serie delle celebrazioni dedicate al suo 85esimo anniversario. La gara, contesa tra una sessantina di produzioni di oltre 20 Paesi, si è svolta sotto l’Alto Patrocinio di Sua Altezza Reale, la Principessa ereditaria Margareta di Romania. A Bucarest, il primo spettacolo di teatro radiofonico andava in onda a febbraio 1929. Parallelamente al Festival di Teatro Radiofonico si sono svolti anche i Grand Prix dell’Unione Internazionale di Radio e Televisione (URTI).
La squadra romena Pandurii Targu Jiu ha finito in pareggio (1-1) la partita giocata in trasferta con i portoghesi di Pacos Ferreira, nel Girone E di Europa League. In testa alla classifica del girone si piazza la Fiorentina, con 6 punti, seguita dall’ucraina Dnepr Dnepropetrovsk (3 punti), Pandurii Targu Jiu e Pacos Ferreira, con un punto ciascuna. Intanto, sempre questa settimana, la squadra campione della Romania, Steaua di Bucarest, è stata battuta in casa per 4-0 dal Chelsea Londra, nel Girone E di Champions’ League. Con 0 punti, Steaua si piazza all’ultimo posto nel girone, mentre la tedesca Schalke 04 è in testa col punteggio massimo — 6, seguita da Chelsea e FC Basilea, ciascuna con tre punti.