La settimana 28/03 – 01/04/2022
Coordinamento sud-est europeo/ Il commissario europeo per lEconomia, a Bucarest/ Il commissario europeo per il Lavoro, a Bucarest/ Strategia per il contrasto della povertà/ Cambiamenti nel settore istruzione
Ştefan Stoica, 01.04.2022, 17:58
Coordinamento sud-est europeo
L’Europa sta attraversando uno dei più complicati periodi dopo la Seconda Guerra Mondiale, ha dichiarato il premier romeno Nicolae Ciucă a Sofia, alla fine della riunione dei premier degli stati alleati NATO dell’Europa Sud-Orientale. Stando a Ciucă, la scelta di Mosca di far scoppiare una guerra contro l’Ucraina ha gravemente danneggiato l’ambiente di sicurezza nella regione del Mar Nero e nel sud-est europeo. Il premier ha sottolineato che abbiamo bisogno di una difesa più forte, per una deterrenza più efficace, e di una maggiore resilienza della società e dell’infrastruttura, per una sicurezza migliore. L’incontro tra i premier di Romania, Bulgaria, Macedonia del Nord e Montenegro si è svolto a pochi giorni dal vertice alleato a Bruxelles. I quattro esponenti hanno discusso, principalmente, delle truppe con le quali contribuiranno alla creazione sul territorio romeno e su quello bulgaro di due gruppi tattici della NATO, come concordato al vertice. E siccome a ogni colloquio sulla sicurezza si accenna sempre al capitolo pressante dell’approvvigionamento con energia, il premier Nicolae Ciucă ha ringraziato il Governo di Sofia per l’impegno a portare a compimento l’interconnessione Bulgaria – Grecia, di cui beneficerà anche la Romania.
Il commissario europeo per l’Economia, a Bucarest
La Romania potrebbe registrare una crescita economica forte quest’anno, di circa il 4%, però l’impatto della guerra in Ucraina influirà negativamente su questa crescita. È quanto affermato a Bucarest dal commissario europeo per l’economia, Paolo Gentiloni. Gli effetti del conflitto sull’inflazione si avvertono già: il tasso inflazionistico è salito al 6,2% nell’Unione Europea e quasi sfiora l’8% in Romania, ha notato Gentiloni. E, a breve termine, questa tendenza non cambierà. I piani di ripresa e resilienza, finanziati dalla Commissione, sono strumenti la cui utilità è ancora più visibile ora che al momento del loro avvio, in un periodo di pace. Adesso sono estremamente importanti, in quanto rappresentano degli strumenti di crescita in una situazione difficile, ha sottolineato il commissario per l’economia. Egli ha ricordato alle autorità romene che questo piano nazionale di oltre 29 miliardi di euro è un’opportunità unica, che il Paese non può perdere a causa della guerra. Anche se proprio all’ultimo momento, tutti e 24 gli obiettivi e le scadenze del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza assunti per il primo trimestre di quest’anno sono stati portati a compimento, dal punto di vista della responsabilità del Governo.
Il commissario europeo per il Lavoro, a Bucarest
La Romania si è confrontata con un’ampia ondata di profughi dall’Ucraina e il modo in cui ha gestito la situazione è rimarchevole, ha affermato il commissario europeo per il Lavoro e i Diritti Sociali, Nicolas Schmit. Egli ha assicurato che la Romania e i Paesi confrontati con la crisi dei profughi ucraini saranno appoggiati dalla Commissione Europea, senza che questi sforzi intacchino il supporto concesso ai gruppi vulnerabili, vittime della povertà e dell’esclusione sociale. I colloqui al Ministero del Lavoro hanno puntato, oltre che sulla questione dei profughi, sulle riforme sociali nell’ambito del Meccanismo di Riforma e Resilienza, sul deficit di manodopera e di competenze in Romania, sulla riforma del servizio pubblico di impiego della manodopera e sul sistema pensionistico pubblico. Il Commissario europeo ha notato il basso tasso di disoccupazione nel Paese e la qualità del dialogo sociale. Ha inoltre affermato che c’è bisogno di investimenti nel settore digitale e nell’istruzione, per aumentare il livello di preparazione del personale.
Strategia per il contrasto della povertà
Il Governo di Bucarest ha approvato La strategia nazionale sull’inclusione sociale e il contrasto della povertà e Il piano d’azione per il periodo 2022-2027. Il loro scopo è di diminuire il numero delle persone esposte al rischio di povertà o esclusione sociale di almeno il 7% entro il 2027, rispetto al 2020. Secondo i dati Eurostat resi pubblici l’anno scorso, il tasso delle persone a rischio di povertà ed esclusione sociale nel 2019 ammontava a circa un terzo della popolazione della Romania, ovvero a circa 6 milioni di persone. La strategia nazionale prevede misure di contrasto della povertà, il diritto all’assistenza sociale, l’accesso a servizi di interesse pubblico generale, opportunità di partecipazione sociale ed economica dei gruppi vulnerabili, dalla prospettiva dell’osservanza dei diritti dell’uomo, nonché misure di ripresa e resilienza nel sistema dei servizi sociali, nel contesto della pandemia da Covid-19 o di altre situazioni speciali.
Cambiamenti nel settore istruzione
Dall’autunno, l’anno scolastico sarà diverso in Romania. Gli attuali semestri saranno sostituiti da cinque moduli didattici, separati da brevi vacanze. Le lezioni dovrebbero iniziare prima, il 5 settembre, e terminare il 16 giugno. Il ministro Sorin Cîmpeanu ha dato assicurazioni che la decisione è stata presa dopo consultazioni con esperti e in seguito a un dialogo con i rappresentanti dei professori, dei genitori e degli alunni. Tutto è partito dalla necessità di alternare moduli di studio di 6-7-8 settimane a periodi di riposo, come richiede la pedagogia moderna, ha precisato il ministro. Egli ha inoltre annunciato che sarà rivisto il regolamento di organizzazione e funzionamento dell’insegnamento pre-universitario e che sarà eliminato l’obbligo di fare esami scritti.
Debutto senza vittoria per il nuovo allenatore della nazionale di calcio
La nazionale di calcio della Romania ha finito in pareggio, per 2-2, la partita di martedì, in trasferta, la seconda sotto la guida del nuovo allenatore, Edward Iordănescu. Quattro giorni prima, i tricolori” avevano perso, a Bucarest, la partita contro la Grecia, per 1-0. Entrambe erano partite amichevoli. A giugno arriveranno però i test più difficili e importanti — le partite ufficiali della competizione Nations League. La Romania fa parte del terzo gruppo della Lega B accanto a Bosnia, Finlandia e Montenegro.