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La settimana 28/01 – 02/02/2019

Epidemia dinfluenza in Romania/ Incontro annuo del presidente romeno con gli ambasciatori accreditati a Bucarest / I ministri della Difesa europei, riunione nella capitale romena

La settimana 28/01 – 02/02/2019
La settimana 28/01 – 02/02/2019

, 02.02.2019, 07:00


Epidemia d’influenza in Romania


Le autorità romene hanno dichiarato, mercoledì, l’esistenza di un’epidemia d’influenza, dopo tre settimane di evoluzione della malattia, periodo in cui sono stati registrati centinaia di contagi e decine di morti. La ministra della Salute, Sorina Pintea, ha esortato la popolazione a non andare nel panico, ma ha attirato l’attenzione che non è atteso un rallentamento della circolazione del virus neanche a febbraio. La ministra ha ripreso le raccomandazioni fatte alla popolazione e ai medici: Si sollecita la limitazione dell’accesso dei visitatori in tutte le unità sanitarie, soprattutto nei reparti a rischio, il completamento urgente delle riserve di antivirali necessari per la cura delle infezioni respiratorie acute, l’introduzione della terapia antivirale subito dopo il ricovero in ospedale di tutti i malati che presentano sintomi simili all’influenza, l’introduzione delle cure profilattiche con antivirali nel caso delle persone che entrano in contatto con i pazienti ricoverati in ospedale, la vaccinazione urgente del personale sanitario rimasto non vaccinato, il completamento delle riserve di equipaggiamenti di protezione e il loro uso adeguato, il completamento urgente delle riserve di antisettici e disinfettanti per garantire l’igiene rigorosa delle mani e delle superfici”. La vaccinazione continua ad essere la soluzione per prevenire il contagio. Il ministero della Salute ha ordinato 30.000 vaccini in più per la popolazione a rischio. Sulle dosi acquistate inizialmente, cioè 1,3 milioni, ci sono ancora circa 12.000 non utilizzate.



Incontro annuo del presidente romeno con gli ambasciatori accreditati a Bucarest


L’aumento del ruolo della Romania nell’UE e nella NATO, come pure l’estensione del Partenariato Strategico con gli USA restano le priorità della politica estera romena, ha dichiarato il presidente Klaus Iohannis, all’incontro annuo con i capi delle missioni diplomatiche accreditati a Bucarest. Anche l’adesione all’Area Schengen resta una priorità, ha affermato il presidente. Iohannis ha ricordato che il 2019 è l’anno della prima presidenza romena del Consiglio dell’UE, che si svolge in un contesto dinamico, segnato da molte sfide, come la Brexit, la migrazione, i negoziati sul Quadro finanziario pluriennale e le elezioni europee. Klaus Iohannis ha dichiarato che farà tutto ciò che dipende da lui, come presidente, affinché i valori dello stato di diritto, della democrazia liberale e della giustizia indipendente ed efficace non siano intaccati. Il capo dello stato romeno ha dato assicurazioni che, a prescindere dalla scena molto dinamica della politica interna romena, tutti i fattori decisionali agiranno in modo unitario, di modo che la presidenza del Consiglio dell’UE, nella prima metà del 2019, si svolga nelle migliori condizioni.



I ministri della Difesa europei si sono riuniti nella capitale romena


I ministri della Difesa europei si sono riuniti a Bucarest per analizzare le prospettive di applicazione della Strategia globale dell’UE per la politica estera e di sicurezza comune, riunione organizzata dalla Presidenza romena del Consiglio dell’UE. I partecipanti hanno valutato iniziative quali la Cooperazione strutturata permanente nell’ambito della difesa e della sicurezza (PESCO) oppure il Fondo europeo della difesa (EDF). Gli sforzi per il rafforzamento del partenariato strategico tra l’UE e l’Alleanza Nord-Atlantica sono stati temi all’attenzione dei ministri della Difesa degli stati membri. D’altra parte, l’Alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, li ha esortati a raggiungere un accordo nelle prossime settimane, in modo da permettere la continuazione dell’operazione “SOPHIA” nel Mediterraneo, per contrastare la tratta di esseri umani. Ospite speciale della riunione è stato il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, il quale si è incontrato con il presidente Klaus Iohanis. Il capo dello stato romeno ha sottolineato che la difesa sul fianco est e nella zona del Mar Nero resta una priorità ed ha precisato che nei rapporti NATO-UE c’è bisogno di una stretta cooperazione. D’altra parte, egli ha annunciato che la Romania continuerà ad adempiere a tutti gli impegni assunti nei confronti della NATO. Jens Stoltenberg ha salutato l’aumento delle spese della Romania per la dotazione dell’Esercito ed ha precisato che questi contributi rendono l’Alleanza più forte e la Romania più sicura.



Riunione informale dei ministri degli Esteri dell’UE a Bucarest


A Bucarest si è svolta una riunione informale dei capi delle diplomazie europee detta Gymnich. L’incontro è stato ospitato dal ministro degli Esteri romeno, Teodor Meleşcanu, e presieduto dall’Alto Rappresentante dell’Unione per la Politica Estera, Federica Mogherini. Tra gli argomenti toccati si sono annoverati temi di attualità dell’agenda internazionale, come il Partenariato Orientale, il Venezuela, la Siria e la China. I ministri degli Esteri europei hanno avuto anche una sessione congiunta di lavoro con i colleghi degli stati candidati all’adesione all’UE (l’Albania, l’ex Repubblica Jugoslavia di Macedonia, il Montenegro, la Serbia, la Turchia). A differenza delle riunioni del Consiglio Affari Esteri, ai colloqui Gymnich non vengono adottate né conclusioni, né altri documenti.



Bozza della finanziaria della Romania per il 2019


La tanto attesa bozza della finanziaria per il 2019 è stata pubblicata, giovedì sera, sul sito del Ministero delle Finanze romeno. Nel bilancio di previsione, il Governo si basa su un Prodotto Interno Lordo di oltre mille miliardi di lei (circa 212 miliardi di euro), una crescita economica del 5,5%, un deficit di circa il 2,55% del PIL e un’inflazione media annua del 2,8%. Sono previsti anche aumenti di fondi per gli investimenti, la sanità e l’istruzione. In più, la difesa riceve il 2% del PIL, secondo gli impegni assunti nei confronti della NATO. Sono previsti fondi anche per un nuovo aumento delle pensioni, nell’autunno di quest’anno. Meno fondi riceveranno invece i ministeri dell’Ambiente d’Affari, delle Comunicazioni e dell’Energia. I sindaci di varie città sono, però, scontenti della bozza della finanziaria. Sebbene siano stati stanziati più fondi all’amministrazione locale, i comuni dovrebbero assumersi gran parte delle spese sociali che prima erano a carico del bilancio centrale.

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