La settimana 27/11-03/12/2023
1 Dicembre - Festa nazionale della Romania / Vaccini anti Covid: indagine DNA / Pensioni speciali: decisione CCR, ancora in vigore per gli ex parlamentari / Rifiuti: Romania, parte sistema integrato di raccolta e riciclo
Eugen Coroianu, 03.12.2023, 09:00
Il 1 Dicembre – la Festa Nazionale della Romania – è la data in cui, nel 1918, l’Assemblea Nazionale di Alba Iulia adottò la risoluzione sull’Unione della Transilvania, del Banato, della Crişana e del Maramureș con la Romania. L’evento concluse il processo di creazione dello stato nazionale unitario romeno, iniziato il 24 gennaio del 1859 attraverso l’unione della Moldavia con la Valacchia, durante il regno di Alexandru Ioan Cuza. Processo continuato con l’unione con la Dobrugia, il 14 novembre 1878, dopo la fine della Guerra russo-romena-turca, che segnò la conquista sul campo di battaglia dell’indipendenza statale della Romania, durante il regno di Carlo I, e con l’unione con la Bessarabia, il 27 marzo 1918, e la Bucovina, il 28 novembre 1918, durante il regno di re Ferdinando. Tornando ai nostri giorni, nella Piazza dell’Arco Trionfale di Bucarest si è svolta una parata militare nazionale, con oltre 2.400 militari e specialisti. Accanto ai romeni hanno marciato 250 militari stranieri dei distaccamenti provenienti da Belgio, Francia, Macedonia del Nord, Repubblica di Moldova, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Spagna, Usa e i Paesi Bassi, nonché militari degli stati alleati contributori alle strutture Nato sul territorio della Romania. In tutto il paese si sono svolte cerimonie militari e religiose, spettacoli musicali e mostre, ma anche diverse attività di intrattenimento, in occasione del ponte di quattro giorni per la Festa di Sant’Andrea e per la Festa nazionale.
Il Senato romeno ha approvato con 90 voti a favore e due contrari la richiesta della DNA di avvio di un’indagine penale nei confronti dell’ex primo ministro, il senatore del PNL, Florin Cîţu. Cîţu è accusato di concorso nel reato di abuso d’ufficio nel fascicolo dei vaccini anti-COVID-19, in cui i pm sostengono che durante la pandemia sarebbero state acquistate troppe dosi, creando così allo stato un danno di un miliardo di euro. In tutto questo contesto imprevedibile, difficile, complicato, ho messo al primo posto la salute dei romeni, le libertà individuali e economiche, finché sono stato primo ministro, ma anche ministro delle Finanze. Mi assumo che, in quel momento, il Governo della Romania ha fatto quello che doveva fare, ha detto Florin Cîțu. Sono accusati anche due ex ministri della Sanità dell’USR, Vlad Voiculescu e Ioana Mihăilă, che possono essere perseguiti penalmente, dopo che il presidente Klaus Iohannis ha approvato le richieste del DNA in merito.
Gli ex parlamentari romeni potranno mantenere le loro pensioni speciali. Lo ha deciso la Corte Costituzionale. La decisione è stata presa all’unanimità. I magistrati hanno ritenuto che, con la loro revoca ed eliminazione, l’integrità e la sostanza di un diritto acquisito legalmente fossero state lese e si fosse creata così un’evidente incertezza giuridica. La Corte Costituzionale precisa che il Legislativo ha il potere di eliminare queste indennità nel futuro, cosicchè i parlamentari con mandato completo fino all’adozione della legge continueranno a ricevere pensioni speciali. Ricordiamo che, il 26 giugno, il Legislativo ha adottato l’eliminazione di questo tipo di pensioni non contributive dei parlamentari, un impegno assunto nel PNRR.
Il ministro degli Esteri romeno, Luminiţa Odobescu, ha ribadito a Bruxelles il sostegno della Romania all’avanzamento dell’Ucraina lungo la via euro-atlantica, secondo le linee decise al Vertice della NATO di Bucarest nel 2008. Allo stesso tempo, il ministro romeno ha espresso l’auspicio che il Vertice anniversario del prossimo anno, a Washington, possa segnare un passo avanti nelle relazioni di Kiev con la NATO. Odobescu ha ribadito il suo sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina, entro i confini riconosciuti a livello internazionale, riaffermando il suo diritto sovrano a decidere sulla propria politica estera e di sicurezza. Il ministro degli Esteri romeno ha condannato con la massima fermezza l’invasione militare non provocata e ingiustificata della Russia, che rappresenta una flagrante violazione del diritto internazionale.
In Romania è partito il sistema integrato di raccolta e riciclo dei rifiuti. Nel comune di Bonţida, nella provincia di Cluj (nord-ovest), è stato inaugurato il primo centro di conteggio e smistamento degli imballaggi. Il primo ministro Marcel Ciolacu ha affermato, in un intervento video, che si tratta di un momento storico, che registrerà il progetto di economia circolare più ambizioso in Romania e la forza del primo partenariato pubblico-privato funzionante. In sostanza, quando restituiscono un pacco contrassegnato con il simbolo del sistema, i cittadini riceveranno 50 bani per ogni bottiglia, PET o lattina di alluminio, ha spiegato il ministro dell’Ambiente. Sette miliardi è la cifra stimata e si riferisce alla quantità immessa sul mercato in Romania, sia che si tratti di bevande prodotte nel nostro paese o di bevande importate, spiega Mircea Fechet. Questo è più o meno il numero che prevediamo di dover gestire. Gli imballaggi verranno raccolti in 17 centri regionali. I prossimi centri di raccolta saranno aperti nelle province di Timiș (ovest), di Bacău (est) e nella capitale Bucarest.
La casa automobilistica romena Dacia, di proprietà del colosso francese Renault, ha lanciato, in anteprima mondiale, il nuovo modello Duster. Con vendite globali di oltre 2,2 milioni di unità, la Duster ora beneficia anche di un sistema di propulsione ibrido, oltre a molteplici funzionalità presenti per la prima volta su un veicolo costruito a Mioveni (sud). La nuova Duster sarà in vendita da marzo del prossimo anno. In Romania vengono prodotti anche veicoli Ford, in uno stabilimento sempre nel sud del paese.