La settimana 27/05-02/06/2018
Fondi di coesione per Bucarest/Il Principe Carlo di nuovo in Romania/Una decisione della CCR suscita reazioni molto accese/Fiera del Libro Bookfest 2018
România Internațional, 01.06.2018, 19:07
La Romania riceverà nel futuro progetto di bilancio europeo per il periodo 2021-2027 più fondi di coesione – 27 miliardi di euro, secondo le proposte pubblicate martedi dalla Commissione Europea, il che significa dell8% in più rispetto al periodo attuale. LEsecutivo comunitario ha proposto la modernizzazzione della politica di coesione nel futuro budget multiannuo dellUnione, che avrà a disposizione 373 miliardi di euro. Tramite la Politica di coesione, lUnione ha come obiettivo la riduzione dei divari di sviluppo tra gli stati membri o tra le varie regioni. In una dichiarazione a Radio Romania, la commissaria europea alla Politica Regionale, Corina Creţu, ha menzionato alcune delle priorità in questo settore per il periodo 2021-2027.
“Innanzittutto, una politica di innovazione, di sostegno alle piccole imprese, per le tecnologie digitali, quindi una politica intelligente; la seconda priorità riguarda gli investimenti in tutte le regioni. Praticamente, nella nuova programmazione, post 2020, concederemo maggiore sostegno alle autorità locali, urbane e territoriali, che saranno molto più implicate nella gestione dei fondi europei, perchè noi crediamo che le regioni e le città sanno meglio di noi, a Bruxelles, in che cosa devono investire e quali sono le loro necessità”, ha detto Corina Creţu.
Stando alla commissaria Corina Creţu, il75% dei fondi di coesione stanziati nel futuro progetto di bilancio Ue sarà destinato anche dora in avanti alle regioni con le maggiori necessità di investimenti.
Lerede della Corona britannica, il Principe Carlo, è tornato in Romania questi giorni. Egli è stato ricevuto dal presidente Klaus Iohannis, il quale ha espresso di nuovo il suo apprezzamento per la dedizione e limpegno di Sua Altezza reale in attività caritatevoli in Romania e nella promozione delle ricchezze naturalistiche, delle tradizioni autentiche e della biodiversità delle zone rurali romene. I due hanno ribadito lottimo livello del Partenariato Strategico romeno-britannico, basato sulla cooperazione intensificata in campo economico e della sicurezza. Il presidente Iohannis ha riconfermato, allo stesso tempo, il ruolo di anello di collegamento nella relazione bilaterale rappresentato dalla comunità romena che vive e lavora in Gran Bretagna. Il Principe Carlo si è incontrato anche con il premier Viorica Dăncilă. Tra i temi affrontati: la situazione economica in Romania, lagenda regionale, ma anche temi dinteresse comune, come la futura Presidenza romena del Consiglio Ue e larchitettura generale europea post-Brexit. In questo contesto, Viorica Dăncilă ha sottolineato che la tutela dei diritti e interessi dei cittadini romeni che vivono in Gran Bretagna rappresenta una priorità per il Governo di Bucarest. Lerede della Corona britannica si è incontrato anche con la Principessa Margareta, custode della corona reale, la figlia maggiore dellex Sovrano della Romania, Michele I, deceduto, nel 2017, a 97 anni. Ai suoi funerali ha partecipato anche il Principe Carlo. Re Michele I era cugino di terzo grado con la Regina Elisabetta II di Gran Bretagna. Da due decenni, il Principe Carlo viene quasi ogni anno in Romania, dove ha alcune proprietà e dove ha una fondazione caritatevole che incoraggia la salvaguardia del patrimonio, lagricoltura e lo sviluppo sostenibile. Lanno scorso, il principe Carlo è venuto più volte in Romania, sia in visita privata, che ufficiale. Nel 2017, Klaus Iohannnis ha insignito lerede della Corona britannica dellOrdine Nazionale “Stella della Romania” in Grado di Grande croce, in segno di apprezzamento per la sua attività in Romania e per la promozione del nostro Paese nel mondo.
La Corte Costituzionale della Romania ha constatato un conflitto tra i poteri nello stato in seguito al rigetto della proposta di revoca del capo della DNA, Laura Codruta Kovesi. Il ministro della Giustizia, Tudorel Toader, aveva segnalato il caso alla Corte Costituzionale in seguito alla decisione del presidente Klaus Iohannis di respingere, come infondata, la richiesta di destituire il procuratore capo della DNA. Toader ha considerato il rifiuto del presidente atto a generare un blocco istituzionale. Secondo la Presidenza, però, tale rifiuto non è la causa di un blocco istituzionale, bensi rappresenta il completamento di una procedura e lesercitazione di una prerogativa legale del capo dello stato. Il ministro Toader ha affermato che la decisione della CC è basata sul principio costituzionale stando al quale i procuratori svolgono la loro attività sotto lautorità del ministro della Giustizia e ha sottolineato che qualsiasi decisione della Corte va rispettata. Klaus Iohannis ha affermato, dal canto suo, di aspettare la motivazione della decisione della Corte, dopo di che agirà di conseguenza. La coalizione al governo PSD-ALDE ha ritenuto la decisione della Corte normale, mentre lOpposizione accusa, invece, la confisca delle prerogative del presidente. Nella capitale Bucarest e nel resto del Paese si sono svolte proteste di piazza contro la decisone della CC che chiede il presidente Iohannis di revocare il capo della DNA. La richiesta sulla revoca è stata bocciata in seguito al parere negativo espresso dal Consiglio Superiore della Magistratura sulla sollecitazione del ministro. Il giudizio del CSM è consultivo, ma obbligatorio nella procedura.
A Bucarest si svolge, questi giorni, la Fiera Internazionale del Libro Bookfest 2018, che riunisce oltre 150 editrici ed ha come ospite onorario gli Stati Uniti. Allinsegna di “Celebrating the South” – “Celebrando il Sud” – la fiera offre al pubblico romeno loccasione di conoscere autori americani di generi. In programma centinaia di eventi, proiezioni di film e presentazioni di libri. Per il terzo anno consecutivo, la Bookfest è organizzata sotto lAlto Patrocinio del presidente romeno, Klaus Iohannis. (traduzione di Adina Vasile)