La settimana 27/02 – 01/03/2014
Politica: verso nuova squadra di governo a Bucarest/ Economia: via liberal dal Governo a lettera dintenti FMI/ Romania – Italia: il premier Ponta a Roma/ Corruzione: DNA presenta bilancio 2013
România Internațional, 01.03.2014, 12:41
Dopo oltre due settimane di tensioni e vertenze provocate principalmente dalle visioni totalmente opposte sulla ristrutturazione del governo, i liberali hanno deciso di separarsi dai socialdemocratici e ritirarsi da tutti gli incarichi ministeriali e dalle strutture del Governo dell’Unione social-liberale. La crisi all’interno della maggioranza dell’Unione social-liberale è scattata oltre un paio di settimane fa, quando i liberali avevano sollecitato al premier Ponta di accettare le proposte per i dicasteri rimasti vacanti in seguito alle dimissioni di alcuni ministri, insistendo per la nomina del sindaco di Sibiu, Klaus Iohannis, nell’incarico di ministro dell’Interno e soprattutto di vicepremier. Da parte sua, il premier Victor Ponta non ha gradito il trasferimento dell’incarico di vicepremier dal campo delle Finanze a quello dell’Interno, in quanto avrebbe cambiato la struttura del governo. Intanto, il premier Victor Ponta ha avviato i colloqui con l’Unione democratica magiari di Romania per costruire una nuova squadra di governo, che dovrebbe ricevere l’investitura del Parlamento il 4 marzo. L’Udmr si aggiungerebbe all’Unione socialdemocratica, che include, accanto ai socialdemocratici, i conservatori e l’Unione nazionale per il progresso della Romania. Intanto, dopo essersi dimesso dal Partito Nazionale Liberale (Pnl), condannando la rottura dell’Unione social-liberale, l’ex premier Calin Popescu Tariceanu ha annunciato che fonderà il Partito Riformatore Liberale. Il premier tiene in considerazione anche la presenza dei liberali che si affiancheranno a Tariceanu nella nuova squadra.
Via libera dal Governo di Bucarest alla lettera d’intenti convenuta con il Fondo Monetario Internazionale sull’accordo di tipo preventivo firmato lo scorso autunno. Il documento è stato inviato al capo dello stato Traian Basescu, il quale ha annunciato che lo firmerà. Il premier Victor Ponta ha spiegato che la lettera non include alcun riferimento all’applicazione dell’accisa sui carburanti o alle agevolazioni per il pagamento delle rate bancarie per certe categorie della popolazione. Il primo ministro ha spiegato che i provvedimenti non andavano inclusi nella lettera, dal momento che la normativa sull’aumento dell’accisa è già in vigore e il sostegno fiscale per le rate non è un obbligo assunto dalla Romania, bensì un diritto.
In visita a Roma, il premier romeno Victor Ponta ha incontrato il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ed è stato ricevuto in udienza privata da Sua Santità, Papa Francesco. All’incontro con Matteo Renzi, in programma il 28 febbraio, sono stati discussi temi riguardanti la cooperazione politica ed economica romeno-italiana nell’ambito del Partenariato Strategico Consolidato, nonchè temi di attualità europea, alla luce del semestre italiano di Presidenza comunitaria, che comincia dal 1 luglio prossimo, e gli obiettivi sostenuti dalla Romania. Il primo ministro romeno è stato ricevuto in udienza privata da Papa Francesco e ha avuto un incontro con il segretario di stato vaticano, Mons. Pietro Parolin. A concludere la visita del premier a Roma, la partecipazione al Congresso dei Socialisti Europei.
Oltre 7.900 casi da risolvere per i procuratori anticorruzione romeni nel 2013, con 1.000 accusati rinviati a giudizio, di un terzo in più rispetto al precedente anno. Lo ha annunciato il capo della Direzione Nazionale Anticorruzione, Laura Codruta Kovesi, presentando il bilancio dell’istituzione che dirige. Lo scorso anno sono stati rinviati a giudizio 6 ministri e parlamentari, 5 presidenti e vicepresidenti di consigli provinciali, decine di sindaci, vicesindaci e magistrati, avvocati, diretori di compagnie nazionali e di altre istituzioni pubbliche. L’attività della DNA è stata unanimemente apprezzata dal procuratore generale e dai ministri della Giustizia e dell’Interno. Il premier Victor Ponta ha sottolineato che l’attività della DNA è fondamentale per l’attuale contesto, come valore sociale, ma anche per gli importanti benefici per lo sviluppo economico, per la fiducia degli imprenditori e dei partner internazionali, nonchè per migliorare la trasparenza nel sistema pubblico.
La Romania ha salutato il voto del Parlamento Europeo, che ha approvato ad ampia maggioranza l’abolizione dei visti per i cittadini della confinante Moldova, possessori di passaporti biometrici. Il presidente Traian Basescu si è congratulato con il Governo di Chisinau per la coerenza dimostrata nell’adempiere a tutte le condizioni relative e questo processo. Un comunicato del Governo precisa che l’abolizione dei visti è stata una misura sostenuta molto attivamente dalla Romania, che avrà un impatto concreto e positivo per i cittadini della Moldova. Il premier Victor Ponta ha ribadito il pieno sostegno del Governo di Bucarest agli obiettivi europei della Moldova. Anche il capo della diplomazia di Bucarest, Titus Corlatean, ha salutato il voto del Parlamento Europeo, affermando che la decisione riflette pienamente questa priorità della politica estera romena.
La situazione nella confinante Ucraina è seguita con attenzione da Bucarest sia perchè in questo Paese vive un’importante comunità romena sia perchè la sua instabilità può ledere l’intera regione. Lo ha dichiarato il direttore del Servizio Informazioni Esterne di Romania, Teodor Melescanu. La situazione dei circa mezzo milione di romeni che vivono in Ucraina interessa Bucarest al massimo livello, aveva dichiarato in precedenza il ministro degli Esteri, Titus Corlatean. Il capo della diplomazia ha espresso la preoccupazione per la recente decisione del parlamento ucraino di abrogare la legge che consentiva l’uso ufficiale della lingua di una minoranza che rappresentava oltre il 10% della popolazione di una regione. Da parte sua, il premier Victor Ponta ha auspicato che la legge sia sostituita a breve da una normativa europea, sottolineando che il rispetto dei diritti della minoranza romena in Ucraina è importante per le autorità di Bucarest.