La settimana 26 – 31/08/2024
Elezioni / Caos nel sistema pensionistico / Deficit di bilancio oltre le attese / Canicola e siccità / Due buone notizie
Eugen Coroianu, 31.08.2024, 07:00
Elezioni
Il governo romeno ha adottato il calendario delle elezioni presidenziali di quest’anno. Il primo turno si svolgerà il 24 novembre, il secondo l’8 dicembre. La settimana scorsa, l’Esecutivo ha deciso anche il calendario delle elezioni politiche, previste per il 1° dicembre, quando si celebra anche la Festa Nazionale. Quest’anno a giugno si sono svolte anche le elezioni europee e amministrative. I candidati del PSD e del PNL, Marcel Ciolacu e Nicolae Ciucă, entrerebbero nel secondo turno delle presidenziali, se si votasse domenica, secondo un sondaggio CURS realizzato nel periodo 6-22 agosto. Per quanto riguarda le elezioni politiche, il PSD si piazzerebbe al primo posto nelle opzioni di voto dell’elettorato, seguito dal suo partner di governo, il PNL. L’attuale coalizione PSD-PNL può funzionare anche in futuro, ritiene il primo ministro romeno Marcel Ciolacu, leader dei socialdemocratici. A suo avviso, il futuro Governo potrebbe essere insediato prima di Natale, il 23 dicembre. Secondo lui, nonostante le dichiarazioni acide fatte da entrambe le parti in occasione del lancio delle candidature alle elezioni presidenziali, l’Esecutivo di Bucarest lavorerà con la formula attuale fino alle elezioni generali. Il primo ministro ha inoltre affermato che per il futuro il PSD non immagina un’altra coalizione al governo oltre a quella con il Partito Nazionale Liberale. Anche il presidente dei liberali, Nicolae Ciucă, ha sostenuto la continuazione del governo, indipendentemente da ciò che accadrà nella coalizione.
Caos nel sistema pensionistico
La settimana è stata caratterizzata in Romania dal caos creato dalla nuova legge sull’indicizzazione delle pensioni statali. Tramite questa legge, il governo mirava a correggere alcune discrepanze nel sistema, ma il risultato ha generato malcontento tra centinaia di migliaia di persone. Anche se gran parte delle pensioni sono aumentate, molti hanno ricevuto decisioni di ricalcolo in cui il reddito è inferiore o addirittura molto inferiore a quello che percepivano finora. Inoltre, alcune categorie di pensionati affermano che dopo il ricalcolo non beneficeranno più dell’indicizzazione periodica per molti anni a venire. Temono anche che queste decisioni che riducono le loro pensioni possano essere applicate in futuro, sebbene sia il primo ministro che il ministro competente abbiano dato molteplici assicurazioni che, indipendentemente dal risultato del ricalcolo sulla carta, nessuna pensione in pagamento diminuirà. Le persone segnalano anche molti errori di calcolo. In ogni caso, le cosiddette “pensioni speciali” di alcune categorie di dipendenti, molto più consistenti e non contributive, non sono state in alcun modo toccate. Per calmare le tensioni, la soglia di tassazione delle pensioni aumenterà, dal 1° ottobre, dagli attuali 2.000 lei (400 euro) a 3.000 lei (600 euro), come annunciato dalla ministra del Lavoro, Simona Bucura-Oprescu. Resta da vedere se il caos nel sistema pensionistico influenzerà o meno le prossime elezioni.
Deficit di bilancio oltre le attese
Secondo i dati del Ministero delle Finanze, il deficit di bilancio della Romania ha superato, dopo i primi 7 mesi di quest’anno, la soglia del 4% del Prodotto Interno Lordo. Dall’analisi dell’esecuzione del bilancio emerge che lo Stato ha avuto, nel periodo gennaio-luglio, entrate totali di oltre 331 miliardi di lei (pari a oltre 66 miliardi di euro), in aumento di oltre il 15% rispetto ai primi 7 mesi del 2023. Le spese, però, sono aumentate di oltre il 23%, arrivando a superare i 402 miliardi di lei (oltre 80 miliardi di euro). Ricordiamo che il bilancio per quest’anno è costruito su un deficit del 5% del PIL. D’altra parte, il Ministro degli Investimenti e dei Progetti Europei, Adrian Câciu, ha annunciato che la Romania ha finora incassato fondi dalla Politica di Coesione per un valore di quasi 24 miliardi di euro nell’esercizio finanziario 2014-2020 e ha raggiunto un grado di assorbimento di oltre il 99%.
Canicola e siccità
Gli agricoltori romeni i cui raccolti sono stati distrutti dalla siccità riceveranno risarcimenti dal governo. Le misure, che saranno adottate la prossima settimana, mirano a garantire fondi per i danni di quest’estate, ma anche un meccanismo per garantire i raccolti autunnali e primaverili. Il ministro dell’Agricoltura, Florin Barbu, ha precisato che saranno concessi fino a 3.000 lei per ettaro (circa 600 euro), cosa che porterà allo sblocco dei crediti per gli agricoltori, secondo le discussioni con i rappresentanti delle banche. I fondi necessari verranno forniti dal contributo nazionale, a cui si aggiungono 17 milioni di euro dal fondo rischi dell’Unione Europea. Inoltre, il regime di aiuti di Stato denominato “Il credito del farmer” sarà integrato con 400 milioni di lei (circa 80 milioni di euro). La siccità del suolo ha colpito diverse zone della Romania dopo un’estate estremamente calda e secca.
Due buone notizie
La Romania ha ricevuto ufficialmente parere positivo nel campo della concorrenza nell’ambito del processo di adesione all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. Secondo un comunicato del Consiglio della Concorrenza, il parere è stato emesso dopo il completamento del processo di valutazione dell’attività svolta nel periodo 2018-2022. Durante l’analisi, il Consiglio ha dovuto dimostrare che il suo modo di agire soddisfa le esigenze dell’organizzazione internazionale. Sono state formulate anche raccomandazioni e lo stato della loro attuazione sarà presentato tra un anno. L’adesione all’OCSE è una priorità per la Romania, essendo considerata il terzo grande obiettivo strategico dopo l’adesione alla NATO e all’Unione Europea. D’altro canto, l’amministrazione di Washington annuncerà, il 15 ottobre, la sua decisione in merito all’abolizione dei visti per i romeni, che entrerà in vigore a partire dal 2025, hanno riferito fonti governative di Bucarest.