La settimana 26.04-02.05.2015
Romania-Italia: il presidente Iohannis a Roma/Codice fiscale: via libera dal Senato/Politica: il premier Victor Ponta a Strasburgo e nei Paesi del Golfo/Big Brother: legge bocciata dal Senato/Schengen: Romania deve preparare bene la sua adesione
Mihai Pelin, 02.05.2015, 08:00
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha fatto una visita ufficiale in Italia, Paese che ospita la più numerosa comunità romena all’estero. Iohannis si è incontrato con il premier Matteo Renzi, il quale ha valutato che i membri della comunità romena nella Penisola sono ben integrati, contribuiscono allo sviluppo dell’Italia e rappresentano un ponte di collegamento tra i due Paesi. Il presidente Iohannis e il premier Renzi hanno analizzato anche i rapporti economici e culturali bilaterali, e l’avvicinamento all’Ue della Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona). A Roma, Iohannis ha discusso anche con il presidente Sergio Mattarella e si è incontrato con studenti romeni e borsisti dell’Accademia di Romania, con cui si è congratulato per le loro performances. Klaus Iohannis ha annunciato che si recherà di nuovo a Roma, il 15 maggio, per una visita al Vaticano.
Il Senato di Bucarest ha dato il via libera ai ddl sul Codice Fiscale e sul Codice di Procedura Fiscale. I ddl mirano alla semplificazione della fiscalità, inclusivamente attraverso l’eliminazione di tasse e imposte, la riduzione dell’evasione fiscale, l’aumento del consumo e l’incentivazione della crescita economica. Tra i provvedimenti anche la riduzione dell’Iva sugli alimenti al 9% dal 1 giugno e dell’Iva su tutti i beni e servizi dal 24 al 20% dal 1 gennaio del 2016. Allo stesso tempo, sono previste l’eliminazione dell’imposta sulle costruzioni speciali e dell’imposta del 16% sui redditi dai dividendi, nonchè la riduzione della flat tax dal 16 al 14%, da gennaio 2019. L’Opposizione ha criticato le misure proposte dal Governo, che ritiene poco realistiche. Il nuovo Codice Fiscale sarà inviato all’esame della Camera dei Deputati, con ruolo decisionale in questo caso.
Il premier romeno Victor Ponta ha fatto una visita di lavoro a Strasburgo, dove si è incontrato con alti esponenti europei. Sull’agenda, tra l’altro: la situazione economica della Romania nel contesto del piano d’investimenti proposto dal presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker. Ponta ha rassicurato i partner europei che la Romania è in questo momento il principale competitore nella regione, dopo 4 anni di crescita economica. Sempre questa settimana, Victor Ponta ha inziato un tour diplomatico per i Paesi del Golfo, in Arabia Saudita. È la prima visita ufficiale di un premier romeno dall’avvio delle relazioni diplomatiche con questo Paese, 20 anni fa. Il tour ha come principali obiettivi rendere dinamico il dialogo politico-diplomatico e consolidare i rapporti economici e commerciali, in questa occasione essendo presentate le opportunità d’affari e investimenti, soprattutto nei settori edilizia, infrastruttura, agricoltura, industria, energia, IT, turismo e sanità.
Il Senato di Bucarest ha bocciato, al riesame, il ddl sulla sicurezza cibernetica, la cosiddetta legge Big Brother, già bocciata dalla Camera. Il Partito Nazional-liberale (allopposizione) ha contestato la legge alla Corte Costituzionale, la quale ha deciso, a gennaio, che è incostituzionale nel suo insieme, motivando con il suo mancato rispetto delle norme di tecnica legislativa, la mancata coerenza, chiarezza, prevedibilità, ma anche con il mancato via libera del Consiglio Supremo di Difesa. Le legge riguarda inclusivamente la raccolta di dati forniti dai fornitori di reti pubbliche di comunicazioni elettroniche e dai fornitori di servizi di comunicazioni elettroniche destinate al pubblico.
La Romania deve preparare bene la sua adesione all’Eurolandia, soprattutto attraverso l’eliminazione dei fattori con una grande pressione sull’economia. Lo ha affermato il governatore della Banca Centrale Romena, Mugur Isarescu, in quale ha precisato che prima del passaggio, nel 2019, all’euro, l’economia romena va preparata in quanto il tasso di cambio praticato comporta certi rischi. Cosi’, saranno necessarie la ristrutturazione delle compagnie statali e del mercato dell’energia e chiarificazioni sul cofinanziamento dello sviluppo dell’infrastruttura stradale dal bilancio di stato. Stando ad un recente studio, il numero delle insolvenze è calato in Romania nel primo trimestre dell’anno a meno della metà rispetto allo stesso periodo del 2014, sebbene l’impatto sociale e finanziario sull’economia sia stato maggiore anche nel contesto in cui i licenziamenti sono aumentati del 24%.
Al via in Romania il programma nazionale di rottamazione 2015. In cambio della rottamazione di un’auto più vecchia di 8 anni, i proprietari ricevono un ticket per un valore di 6.500 lei (pari a 1470 euro), che possono usare per comprare un’auto nuova o che possono cedere ad un’altra persona. 200 milioni di lei (pari a 45 milioni di euro) sono stati stanziati quest’anno al programma, del 33% in più rispetto al 2014, e le autorità stimano che 20 mila autisti cambieranno macchina. Nei 10 anni di programma nazionale di rottamazione sono state rottamate quasi metà milione di auto usate. Inoltre, il Ministero delle Finanze intende modificare entro giugno anche il bollo ambientale per le auto, per incentivare cosi’ l’acquisto di macchine meno inquinanti.
(traduzione di Adina Vasile)