La settimana 25 – 30/03/2024
20 anni dall’adesione della Romania alla NATO/ Romania, nell’area Schengen con le frontiere aeree e marittime/ Forum Economico Romania – Repubblica di Moldova, a Bucarest/ Previsioni della Commissione Europea per l’economia romena/ Forum Economico per la Francofonia, a Bucarest/ Brâncuși, mostra straordinaria a Parigi
Leyla Cheamil, 30.03.2024, 07:00
20 anni dall’adesione della Romania alla NATO
Diverse istituzioni pubbliche celebrano, il 29 marzo, due decenni da quando la Romania è diventata membro della NATO, inoltrando a Washington gli strumenti di adesione. Tutto l’anno sono programmati diversi eventi. Uno di questi si è svolto giovedì, quando il Ministero degli Esteri e quello della Difesa hanno lanciato la campagna „Born in NATO”. Dedicata a tutti coloro che sono nati dopo il 2004, la campagna si propone di promuovere il ruolo e i valori dell’Alleanza Nord-Atlantica tra i giovani. Al lancio della campagna, il capo della diplomazia di Bucarest, Luminiţa Odobescu, ha parlato dell’impegno della Romania nell’Alleanza e del contributo del Paese al rafforzamento della sicurezza e della stabilità nella regione euro-atlantica. Il partenariato strategico con gli Stati Uniti, concluso durante il mandato del presidente Emil Constantinescu, a 8 anni dal crollo del comunismo, e la cooperazione con l’Alleanza Nord-Atlantica durante la guerra in Jugoslavia sono considerate tappe importanti nel processo politico di adesione della Romania alla NATO.
Romania, nell’area Schengen con le frontiere aeree e marittime
Il 31 marzo, la Romania entra a fare parte dell’Area Schengen con le frontiere aeree e marittime. Ciò comporterà la rimozione dei controlli dei documenti. I preparativi tecnici sui 17 aeroporti e nei quattro porti marittimi sono arrivati alla fine. L’ingresso parziale della Romania a Schengen è stato celebrato tramite l’inaugurazione, venerdì, del nuovo terminal partenze esterne dell’Aeroporto „Traian Vuia” di Timişoara (ovest). Questo sarà utilizzato solo per voli esterni. Si stende su una superficie di 1,2 ettari, ha sei filtri di sicurezza, otto porte d’imbarco e 18 sportelli per il check-in.
Forum Economico Romania – Repubblica di Moldova, a Bucarest
La capitale romena ha ospitato, mercoledì, il Forum Economico Romania – Repubblica di Moldova. I capi dei Governi di Bucarest e Chișinău, Marcel Ciolacu e Dorin Recean, hanno affermato che i due stati confinanti intendono interconnettere i propri mercati di capitale. L’iniziativa permetterebbe alle compagnie del Paese a sinistra del Prut di estendersi, e allo stato moldavo di compiere un nuovo passo verso l’adesione all’UE. Il premier romeno ha dichiarato che nei rapporti tra la Romania e la Repubblica di Moldova è arrivato il momento degli investimenti e dei progetti con impatto economico. Egli ha incoraggiato le compagnie dello stato confinante a utilizzare la Borsa Valori di Bucarest, fino a quando quella di Chişinău avrà abbastanza liquidità. Dal canto suo, il capo del governo moldavo, Dorin Recean, ha affermato che il progetto di interconnessione dei due mercati di capitale non è facile da realizzare, ma rappresenta un’opportunità per le compagnie della Repubblica di Moldova di estendersi e di diventare regionali.
Previsioni della Commissione Europea per l’economia romena
La Romania si annovera tra i sei stati per i quali la Commissione Europea ha pubblicato, lunedì, analisi approfondite, allo scopo di valutare se i rispettivi stati si confrontano con squilibri macroeconomici nel contesto del semestre europeo. L’analisi per la Romania rileva che il Paese continua a confrontarsi con vulnerabilità legate ai conti delle finanze pubbliche e alla bilancia esterna. La Commissione Europea ammonisce che i deficit pubblici e di conto corrente alti, nonché il tasso inflazionistico elevato, che superano i livelli di prima della pandemia, rendono l’economia potenzialmente vulnerabile agli shock. Sono stati registrati alcuni progressi nella diminuzione del deficit di conto corrente nel 2023, principalmente in seguito all’inasprimento della politica monetaria e al consumo privato più basso. Nel documento si afferma che una strategia credibile di consolidamento fiscale è la priorità chiave delle politiche volte ad attenuare i rischi alla stabilità economica. La Commissione stima inoltre che le vulnerabilità macroeconomiche della Romania si sono estese in seguito alla pandemia, in un contesto in cui si è registrata una crescita molto solida.
Forum Economico per la Francofonia, a Bucarest
La Romania ha ospitato, questa settimana, la Missione economica dell’Organizzazione Internazionale della Francofonia, occasione in cui si è svolto, a Bucarest, anche il Forum Economico per la Francofonia, la più importante piattaforma dedicata alle comunità d’affari dei Paesi francofoni. Vi hanno partecipato imprenditori e rappresentanti dei governi degli 88 Paesi membri dell’organizzazione. Nei tre giorni di incontri e workshop, le compagnie romene hanno avuto la possibilità di discutere con potenziali partner d’affari dell’Africa, Asia, Nord America, Caraibi oppure Europa. L’industria agroalimentare, l’IT, l’energia verde oppure l’industria medica sono stati solo alcuni dei settori interessati nell’ambito del Forum Economico per la Francofonia.
Brâncuși, mostra straordinaria a Parigi
La ministra della Cultura romena, Raluca Turcan, ha avuto un incontro, a Parigi, con la sua omologa francese, Rachida Dati, con la quale ha discusso dei progetti comuni nel settore. Per l’occasione è stato sottolineato il forte impegno di ambo le parti a proseguire lo sviluppo della collaborazione e il sostegno di vari eventi culturali comuni. Uno di questi eventi è la mostra „Brancusi: L’art ne fait que commencerˮ, ospitata, fino al 1 luglio, dal Centro Pompidou. La maggiore retrospettiva dedicata a Brâncuşi negli ultimi tre decenni, questa mostra porta al pubblico oltre 200 sculture, fotografie, disegni, film e documenti d’archivio dall’atelier parigino dell’artista, opere importanti provenienti dalla Romania, dall’Accademia Romena, dal Museo Nazionale d’Arte della Romania e dal Museo d’Arte di Craiova, ma anche da importanti istituzioni internazionali, tra le quali Tate Modern, MoMA, Guggenheim Museum, Philadelphia Museum of Art.