La settimana 25 – 30/01/2021
Disagi nella campagna vaccinale/ Il Governo romeno mantiene lobiettivo di un deficit di bilancio del 7% del PIL/ Una nuova settimana di proteste in Romania
Daniela Budu, 30.01.2021, 07:00
Disagi nella campagna vaccinale
Le autorità sanitarie romene auspicano di ricevere entro la fine di marzo i tre milioni di dosi di vaccino anti-Covid contrattate per questo periodo e sperano che, entro settembre, siano immunizzati dieci milioni di romeni. Intanto hanno deciso che oltre 35 mila persone che lavorano in settori strategici, programmate in questi giorni per la somministrazione della prima dose di vaccino, siano riprogrammate con dieci giorni di ritardo. Ciò accade dopo che la settimana scorsa, la Romania ha ricevuto solo metà delle dosi che dovevano essere fornite e in questa seconda tappa dell’immunizzazione hanno priorità gli anziani e i malati cronici. Il Ministero della Salute sostiene che siano necessari cambiamenti in merito alla comunicazione degli indici di contagio dal nuovo coronavirus e del numero dei tamponi processati quotidianamente. Il segretario di stato Andreea Moldovan afferma che, al momento, le cifre ufficiali non riflettano la situazione attuale in Romania, perché si fanno meno tamponi del necessario e molti test positivi non vengono riferiti. Il medico ha aggiunto che, siccome in tutti i Paesi europei, e non solo, il numero dei contagi dal COVID-19 aumenta in maniera preoccupate e vengono adottate misure restrittive in più, anche le autorità romene sono costrette a stare attente e sapere esattamente cosa devono fare. Secondo le più recenti statistiche, la Romania è tra i primi Paesi dal punto di vista del tasso di vaccinazione, sia in Europa, che nel mondo. D’altra parte, questa settimana, a Bucarest sono state eliminate alcune restrizioni, dopo che più giorni di seguito l’incidenza è stata inferiore a tre su mille abitanti. Sono stati riaperti, in certe condizioni, i ristoranti, i bar, i cinema, i teatri e le sale di giochi d’azzardo e rimarranno aperti se l’incidenza dei contagi si manterrà allo stesso livello. Quanto alla riapertura delle scuole all’inizio del secondo semestre dell’anno scolastico, l’8 febbraio prossimo, le autorità hanno annunciato che una decisione in merito sarà presa la settimana prossima, a seconda della situazione epidemiologica. Purtroppo, la settimana si conclude con un altro incendio divampato in un ospedale romeno, dopo quello che ha provocato la morte di 10 persone lo scorso novembre all’Ospedale Provinciale di Emergenza di Piatra Neamț. Venerdì, quattro stanze di degenza dell’Istituto Matei Balș di Bucarest, dove sono ricoverati malati di COVID, hanno preso fuoco. Sono state registrate vittime e oltre cento pazienti sono stati evacuati, alcuni trasferiti in altri padiglioni dello stesso ospedale, altri trasferiti in diversi ospedali di Bucarest.
Il Governo romeno mantiene l’obiettivo di un deficit di bilancio del 7% del PIL
La bozza della finanziaria per quest’anno sarà accompagnata da un ampio pacchetto di riforme in tre settori — la retribuzione dei pubblici dipendenti, il sistema pensionistico e la gestione fiscale. Si tratta di progetti che andrebbero portati a compimento nelle prossime due settimane e che staranno alla base dell’elaborazione della finanziaria per quest’anno, ma anche in futuro, ha spiegato il premier liberale Florin Cîţu: “Va inoltrato al Parlamento tutto il pacchetto, non solo la bozza della finanziaria. Si tratta anche del pacchetto di riforme sul quale poggia questa finanziaria e che avrà un impatto sull’economia della Romania a medio e lungo termine, ma tale impatto sarà visibile piuttosto nel 2022”. Il capo dell’Esecutivo ha ricordato che si mantengono il target di un deficit di circa il 7% del PIL e il sostegno al rilancio economico. L’anno scorso, il deficit di bilancio ha sfiorato il 10%, cioè quasi il doppio rispetto alla fine del 2019. I socialdemocratici, all’opposizione, hanno elaborato la propria bozza di finanziaria, in cui i principali obiettivi sono, secondo loro, la Sanità, l’Istruzione, il rilancio economico e l’aumento del tenore di vita dei cittadini. Il presidente del PSD, Marcel Ciolacu ha dichiarato: “E’ la prima volta negli ultimi 30 anni che il partito all’opposizione inoltra una bozza alternativa di finanziaria. Noi pensiamo che i cittadini debbano sapere qual è l’alternativa all’austerità proposta dall’attuale governo. E proponiamo per un dibattito pubblico alcune soluzioni concrete per l’aumento del tenore di vita dei cittadini”. I socialdemocratici stanno preparando emendamenti alla bozza della finanziaria predisposta dal Governo.
Una nuova settimana di proteste in Romania
Questa settimana, nella capitale e in altre città romene sono state organizzate più proteste. I membri della Federazione “Solidarietà Sanitaria” hanno presidiato le sedi di più ministeri, scontenti del fatto che il Governo non aumenta gli stipendi di tutti i dipendenti del settore, dopo un anno in cui la Sanità è stata in prima linea nella lotta contro il Covid-19. Anche i membri del sindacato Cartel Alfa hanno continuato le azioni avviate già dal 14 gennaio, scontenti a causa degli stipendi e delle pensioni basse e annunciano proteste anche il mese prossimo. Pure i poliziotti sono scesi in piazza in più città, criticando la decisione del Governo di congelare gli stipendi e minacciano di bloccare l’attività, se le loro sollecitazioni non saranno soddisfatte. A completare il quadro delle proteste sono i pensionati che si considerano umiliati dall’aumento di solo il 3% delle pensioni. D’altra parte, il ministero del Lavoro ha avviato un nuovo processo di ricalcolo delle pensioni, che dovrebbe portare all’eliminazione delle inequità esistenti nel sistema. In una prima tappa, saranno esaminati i quasi 5 milioni di dossier e in base a tale valutazione sarà successivamente avviato il processo effettivo di ricalcolo, ha annunciato la ministra del Lavoro, Raluca Turcan. L’ultimo ricalcolo delle pensioni in Romania è stato realizzato nel periodo 2005-2010.