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La settimana 25/11 – 01/12/2018

Il Parlamento di Bucarest ha festeggiato il Centenario della Grande Unità/ I romeni di tutto il mondo hanno celebrato, il 1 Dicembre, la loro Festa Nazionale/ Inaugurazione, a Parigi, della Stagione culturale Romania – Francia

La settimana 25/11 – 01/12/2018
La settimana 25/11 – 01/12/2018

, 01.12.2018, 07:00

Il Parlamento di Bucarest ha festeggiato il Centenario della Grande Unità


Il Parlamento romeno si è riunito mercoledì in seduta solenne per celebrare l’anniversario, il 1 Dicembre, di un secolo dalla Grande Unità, la creazione dello stato unitario romeno. Il Presidente Klaus Iohannis ha dichiarato che, a 100 anni dalla realizzazione dell’unità nazionale, i politici, a prescindere dal partito o dalla dottrina, devono rispondere alla domanda se continueranno a promettere molto e a offrire poco o se avranno il coraggio e la responsabilità di gettare le basi dello sviluppo della Romania nel secondo Centenario. Klaus Iohannis ha inoltre sottolineato che i romeni hanno grandi speranze per il futuro del Paese e aspettative giuste da chi lo governa. Dal canto suo, la premier Viorica Dăncilă ha esortato la classe politica romena all’unità. Alla seduta solenne nel Parlamento romeno sono stati invitati a partecipare anche gli ex presidenti romeni Emil Constantinescu e Traian Băsescu, i membri del Governo e i capi delle missioni diplomatiche a Bucarest. Hanno ricevuto inviti anche il presidente dell’Accademia Romena, il Governatore della Banca Centrale, il presidente dell’Associazione Nazionale dei Veterani di Guerra, il Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena maggioritaria e rappresentanti delle Chiese Romano-Cattolica e Greco-Cattolica.



I romeni di tutto il mondo hanno celebrato, il 1 Dicembre, la loro Festa Nazionale


In questi giorni, in Romania e all’estero, tramite cerimonie militari, religiose e culturali viene celebrata la Festa Nazionale e l’anniversario di 100 anni dalla creazione della Grande Romania. Bucarest ha ospitato la maggiore parata nazionale dopo il 1990. Sotto l’Arco di Trionfo sono passati circa 4.000 militari e specialisti, con oltre 200 mezzi tecnici. Circa 500 militari di 22 Paesi alleati e partner hanno sfilato accanto alle truppe romene. Una parata militare si è svolta anche ad Alba Iulia, nel centro del Paese, la città in cui è stata realizzata, il 1 Dicembre, la Grande Unità. Vi hanno partecipato 1.600 militari, 150 mezzi tecnici e 23 aeronavi. La città di Iaşi è stata dichiarata dal Parlamento la Capitale storica della Romania, mentre Alba Iulia — la Capitale della Grande Unità, in segno di riconoscimento morale, nell’anno del Centenario, del loro contributo al più importante progetto Paese dei romeni. La Festa nazionale è stata festeggiata anche nei teatri operativi in cui sono dispiegati militari romeni, e all’estero, tramite manifestazioni culturali che mettono in risalto il ruolo della Romania nella storia, organizzate dalle rappresentanze dell’Istituto Culturale Romeno, in collaborazione con le Missioni diplomatiche della Romania. Al Parlamento Europeo è stata organizzata una mostra sui romeni che hanno cambiato il mondo. Diventata festa nazionale ufficiale dopo la Rivoluzione anticomunista del 1989, la data del 1 Dicembre segna l’ultimazione, alla fine della Prima Guerra Mondiale, nel 1918, del processo di creazione dello stato nazionale unitario romeno, tramite l’entrata sotto l’autorità di Bucarest di tutte le province con popolazione a maggioranza romena che avevano fatto parte, fino allora, degli imperi multinazionali confinanti.



Inaugurazione, a Parigi, della Stagione culturale Romania — Francia


Alla presenza dei presidenti Klaus Iohannis ed Emmanuel Macron, a Parigi, è stata inaugurata la Stagione culturale Romania – Francia – evento inserito nella road-map del Partenariato strategico bilaterale e che includerà, fino al 14 luglio 2019, centinaia di progetti. Si tratta di manifestazioni culturali, ma anche di eventi nei settori istruzione e innovazione, economia e imprenditoria, gastronomia, turismo e sport, nonchè nel campo della cooperazione tra le collettività locali. Lo scopo è di rendere noti e di rafforzare i legami tra i due Paesi. Klaus Iohannis ha ricordato che la Romania assume, dal 1 gennaio, per la prima volta, la presidenza di turno del Consiglio UE. Ci proponiamo che, in questo periodo, la Romania e la Francia celebrino i valori che stanno alla base della creazione dell’Unione Europea, tramite un ampio progetto culturale comune, ha dichiarato il capo dello stato romeno. Dal canto suo, Emmanuel Macron, ha affermato che la stagione ha un carattere simbolico, perché è la prima organizzata dalla Francia assieme ad un Paese membro dell’UE e che, nella sua opinione, la cultura rappresenta un forte elemento di connessione tra i Paesi dell’Europa. I due presidenti hanno firmato una dichiarazione politica che rinnova il partenariato strategico. Iohannis si è incontrato a Parigi anche con rappresentanti della diaspora romena in Francia e li ha esortati ad essere più uniti che mai e a restare altrettanto impegnati a contribuire, sia a Parigi, che nel loro Paese, alla modernizzazione della Romania.



Il disegno della legge sulle pensioni, adottato dal Senato di Bucarest


Il Senato romeno ha adottato il disegno della nuova legge sulle pensioni, redatto dalla maggioranza di sinistra, al potere. L’aumento scaglionato del punto pensionistico nei prossimi tre anni, la diminuzione dell’età di pensionamento per il primo e il secondo gruppo di lavoro e l’inserimento del master e del dottorato nel periodo contributivo sono alcuni dei provvedimenti della nuova legge. Il periodo contributivo minimo per poter ricevere la pensione resta di 15 anni. Un emendamento promosso dall’UDMR e accettato dalla maggioranza prevede la possibilità, ma non l’obbligatorietà del pensionamento anticipato per le madri con tre o più figli. L’opposizione ha criticato il ddl — il PNL ha votato contro, mentre l’USR si è astenuta. I senatori del Potere hanno sostenuto che la legge risponde alle sollecitazioni trasmesse dalle associazioni dei pensionati e corregge le disuguaglianze nel sistema. Il neo ministro del Lavoro, Marius Budăi, ha assicurato che tutti gli aumenti previsti nel disegno di legge sono sostenibili dal punto di vista finanziario. Il ddl arriva ora alla Camera dei Deputati, la quale, stando ai rappresentanti della maggioranza, potrebbe esprimere un voto decisivo a dicembre.



Bufere di neve e gelo in Romania


In Romania — per Bucarest e quasi la metà dei distretti, nel sud e sud-est, è stato dichiarato l’allarme giallo di neve e bufere di neve. Temporaneamente, il vento è arrivato a 75 chilometri orari, creando bufere di neve che hanno diminuito la visibilità a meno di 100 metri. Il traffico stradale si è svolto con difficoltà nelle zone sotto allarme giallo, mentre nel traffico ferroviario e aereo si sono registrati ritardi. A causa del vento forte, i porti romeni sul Mar Nero sono stati chiusi. Dopo la scadenza del codice giallo è entrato in vigore in tutto il Paese un allarme di temperature molto basse, soprattutto sotto zero gradi centigradi.

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