La settimana 25/06 – 01/07/2017
Nuovo governo in Romania/ Promulgata legge retribuzione nel sistema pubblico/ Archiviato fascicolo presidenziali 2009/ Caldo estremo in Romania
Roxana Vasile, 30.06.2017, 13:54
Il nuovo governo PSD-ALDE di Bucarest, presieduto da Mihai Tudose, ha ricevuto giovedì l’investitura del Parlamento, dopo di che ha prestato giuramento nelle mani del capo dello stato, Klaus Iohannis. La Romania ha bisogno di un governo in stato di allerta, interessato alla performance, e la nuova squadra dovrà recuperare i ritardi del precedente esecutivo, affinchè gli obiettivi assunti nel programma governativo siano rispettati, ha dichiarato Mihai Tudose: Track La Romania sta attraversando un buon momento economico, abbiamo crescita economica, industriale, anche un aumento dei redditi e del consumo. Ci manca, invece, una crescita vigorosa degli investimenti e delle entrate alle casse dello stato. Il presidente Klaus Iohannis non ha risparmiato la coalizione governativa che, scontenta del suo precedente esecutivo, l’ha rimosso tramite sfiducia dopo neanche sei mesi dall’insediamento, con l’accusa di scarsi risultati nell’applicazione del programma grazie al quale i socialdemocratici hanno vinto le elezioni politiche a dicembre 2016. Il capo dello stato ha notato che, con l’insediamento di un nuovo governo, il PSD e l’ALDE, appoggiati dall’UDMR tramite un protocollo di collaborazione parlamentare, hanno cambiato il programma governativo: Klaus Iohannis: Track In sei mesi, si verificano dei cambiamenti: da tagli a reintroduzioni di tasse, da incrementi salariali a tasse di solidarietà. Sicuramente un simile comportamento non rientra in quello che si chiama prevedibilità fiscale e di bilancio. Gentili membri PSD, ALDE, UDMR, a nome dei romeni, vi prego, smettetela con questo salterello fiscale e di bilancio. Il presidente Iohannis ha chiesto alla nuova equipe presieduta da Mihai Tudose di essere solidale con i romeni e governare in maniera responsabile, per consentire alla Romania di rientrare nel margine di deficit del 3%, difendere e promuovere lo stato di diritto e attenersi all’impegno assunto nei confronti della NATO di stanziare il 2% del Pil alla difesa.
Alla luce della recente crisi politica di Bucarest, molti temevano che la legge sulla retribuzione nel sistema pubblico sarebbe entrata in un cono d’ombra, e la sua applicazione rinviata. Anzi, la rimozione del governo presieduto dal socialdemocratico Sorin Grindeanu, autore della normativa, e la prospettiva della sua possibile sostituzione da un altro di colore politico diverso aveva spinto i più pessimisti a evocare un’eventuale rinuncia a una simile legge con benefici notevoli per un numero significativo di romeni. I timori di tutti sono stati spazzati via dall’annuncio della sua promulgazione da parte del presidente Klaus Iohannis. Un comunicato della Presidenza precisa che il capo dello stato sostiene la necessità della crescita sostenibile dei redditi salariali del personale pagato dal pubblico denaro, volta a migliorare il loro tenore di vita. In ugual misura si sottolinea che spetta ai due partiti al governo, il PSD e l’ALDE, la responsabilità di assicurare lo sviluppo equilibrato e a conciliare l’obiettivo di crescita dei redditi con quello di mantenere la stabilità macroeconomica e di bilancio della Romania. La legge sulla retribuzione nel sistema pubblico prevede la crescita dei redditi mensili mediamente di oltre il 50% nei prossimi cinque anni. La normativa è, però, criticata sia da padronati che da sindacati.
Martedì, la Procura Generale ha archiviato il fascicolo relativo alle elezioni presidenziali del 2009, in quanto non ha individuato presunti reati, come l’abuso d’ufficio e la falsificazione di documenti e registri elettorali. Il fascicolo era stato aperto in seguito alle dichiarazioni del giornalista e consulente politico Dan Andronic, il quale ha sostenuto che più alti dignitari, tra cui l’ex procuratore generale Laura Codruta Kovesi e l’ex generale dell’intelligence, Florian Coldea, si fossero recati, nella sera del ballottaggio presidenziale, alla casa dell’ex vicepremier Gabriel Oprea, e contribuito alla vittoria di Traian Basescu, vincitore al fotofinish davanti allo sfidante Mircea Geoana. La Procura Generale ha ascoltato più politici che ricoprivano incarichi importanti nel 2009, e ha sollecitato dei documenti a diverse istituzioni, tra cui l’Autorità Elettorale Permanente e il Servizio di Telecomunicazioni Speciali. Al momento, le presidenziali del 2009 sono anche sotto un’inchiesta parlamentare.
Già dalla settimana scorsa, gran parte dell’Europa è alle prese con la canicola, e la Romania non ne fa eccezione. Un’ondata di caldo eccessivo sta attraversando il Paese, e da mercoledì è stato istituito il livello di allerta giallo e sconforto termico in 12 province dell’ovest, sud e centro, con temperature massime tra i 33 e i 36 gradi. Da giovedì, l’allerta è salita al livello arancione in numerose province, con massime di 40 gradi e anche di più nel fine settimana. A livello nazionale, oltre 800 ambulanze e quasi 270 veicoli speciali del Servizio di Pronto Soccorso, Rianimazione ed Estricazione sono pronti ad intervenire in caso di necessità. Anche la capitale Bucarest è soffocata dall’afa, e le autorità hanno allestito una ventina di tende di pronto soccorso, dotate di aria condizionata e acqua, in cui il personale medico offre assistenza ai cittadini. (traduzione di Iuliana Anghel)