La settimana 25/02 – 03/03/2018
Giudizio negativo del CSM a richiesta revoca del capo DNA/ Bilancio DNA 2017/ Il primo-vicepresidente della CE, Frans Timmermans, a Bucarest/ Il premier romeno a Chisinau/ Maltempo in Romania
România Internațional, 02.03.2018, 12:57
La Sezione Procuratori del Consiglio Superiore della Magistratura ha espresso martedì un giudizio negativo sulla richiesta del ministro della Giustizia, Tudorel Toader, relativa alla revoca del capo della Direzione Nazionale Anticorruzione, Laura Codruta Kovesi. Davanti al CSM, la Kovesi ha dichiarato che le accuse mosse nei suoi confronti dal ministro Toader non sono reali. Il procuratore capo ha sostenuto che, dall’inizio del suo mandato, nel 2013, la DNA ha ottenuto i migliori risultati dalla sua creazione. Il ministro della Giustizia le aveva rimproverato l’eccesso di autorità, il coinvolgimento in una serie di fascicoli, nonchè la mancanza di reazione nella verifica di alcuni procuratori sospettati di abuso. Inoltre, Toader ha sostenuto che il capo della DNA ha sfidato l’autorità del parlamento e ha contestato alcune decisioni della Corte Costituzionale. Il parere del CSM è consultivo, mentre la decisione finale spetta al presidente Klaus Iohannis, il quale ha dichiarato che non ci sono dei motivi validi per la revoca del procuratore capo della DNA. A favore della Kovesi si sono pronunciati anche il procuratore generale della Romania, Augustin Lazar, e la maggior parte dei procuratori anticorruzione. A Bucarest e nelle grandi città romene, la gente ha protestato quasi ogni giorno contro la richiesta di revoca dall’incarico del capo della DNA.
Presentando mercoledì l’attività della DNA nel 2017, il procuratore capo Laura Codruta Kovesi ha sottolineato che è stato un anno difficile, poichè la lotta alla corruzione è stata fortemente contestata. Si sono verificati dei tentativi di modificare la legislazione nel senso di depenalizzare certi reati, eliminare alcuni strumenti legali investigativi o cambiare lo statuto dei procuratori, ha detto la Kovesi, ricordando che l’istituzione che dirige ha criticato in maniera trasparente e articolata le rispettive revisioni. Presente al bilancio della DNA, il capo dello stato Klaus Iohannis ha detto che le cifre dimostrano l’efficenza di procuratori anticorruzione e contraddicono il rapporto in base al quale il ministro della Giustizia ha sollecitato la revoca della Kovesi dall’incarico. Sono stati rinviati a giudizio quasi 1.000 incolpati, e in base ai requisitori della DNA, oltre 700 sono stati condannati in via definitiva lo scorso anno. Assolti, invece, al 12%, di cui un quarto come effetto della decisione della Corte Costituzionale di limitare l’abuso d’ufficio solo alla trasgressione della legge.
La situazione della giustizia in Romania e la continuazione della lotta alla corruzione hanno dominato i colloqui svolti giovedì a Bucarest dal primo-vicepresidente della Commissione Europea, Frans Timmermans, con il capo dello stato, i presidenti della due camere del Parlamento, il premier, il procuratore capo della DNA e il ministro della Giustizia. Presentando le conclusioni della visita nel corso di una conferenza stampa, Timmermans ha dichiarato che non esiste alcun dubbio che la giustizia non fosse indipendente, però ha richiamato l’attenzione che gli attacchi pubblici manifestati ultimamente nei suoi confronti creano un’immagine negativa della Romania. Il primo vicepresidente della CE ha aggiunto che il Meccanismo di Cooperazione e Verifica non potrà essere rimosso finchè la Romania non si atterrà a tutti gli impegni assunti da stato membro dell’UE.
Il premier romeno Viorica Dancila ha effettuato martedì la sua prima visita bilaterale dall’insedimento in carica nella confinante Moldova, dedicata soprattutto alla cooperazione economica. Accanto all’omologo di Chisinau, Pavel Filip, la signora Dancila ha partecipato alla riunione inaugurale dell’Associazione degli Investitori di Romania in Moldova e al Forum dell’Euroregione Siret-Prut-Dniester. Il premier Dancila ha dichiarato che la Romania auspica una maggiore presenza degli investimenti in Moldova. I due premier hanno passato in rassegna lo stadio e le prospettive della collaborazione bilaterale economica, con particolare riguardo alle componenti commerciale ed energetica. La Romania è il principale partner commerciale della Moldova e allo stesso tempo anche il primo investitore in questo stato, ha dichiarato il premier Pavel Filip, ricordando che lo scorso anno l’interscambio ha raggiunto 1,3 miliardi di dollari. Incontrando il presidente del Parlamento di Chisinau, Andrian Candu, il premier romeno ha ribadito il sostegno costante e fermo della Romania alle aspirazioni europee della Moldova.
La Romania risente ancora gli effetti dell’ondata di maltempo che l’ha avvolta negli ultimi giorni. Le regioni più colpite sono state quelle dell’est e del sud, la capitale Bucarest compresa. Le bufere di neve hanno creato dei disagi nel traffico, con due autostrade del sud chiuse temporaneamente. Centinaia di treni sono stati cancellati o hanno registrato dei ritardi. Chiusi temporaneamente anche i quattro porti romeni sul Mar Nero – Costanza Nord, Costanza Sud Agigea, Midia e Mangalia. Sempre a causa del maltempo e del gelo estremo, le scuole e gli asili d’infanzia sono rimasti chiusi per tutta la settimana a Bucarest e in 11 province del sud e del sud-est.