La settimana 24 – 30 / 07 /2016
Misure adottate dopo il Consiglio Supremo di Difesa/ La Romania e il controllo delle esportazioni darmi/ Calo del deficit del bilancio/ Nessuna vittoria per le squadre romene
Florentin Căpitănescu, 29.07.2016, 18:12
In questo momento, in Romania, non ci sono motivi per aumentare il livello di allerta terroristica. Lo ha dichiarato il capo dello stato, Klaus Iohannis, dopo la seduta del Consiglio Supremo di Difesa (CSAT), affermando che, nel contesto dell’aumento del numero di attentati in Europa, come gli avvenimenti tragici in Francia e Germania, nel Consiglio è stata presentata una valutazione dello stato di sicurezza della Romania, dalla prospettiva dei rischi e delle minacce terroristiche. Un altro tema presente sull’agenda del Consiglio è stata la situazione in Turchia, Paese che, stando al presidente, resta un partner strategico della Romania e dell’UE ed un alleato indispensabile della NATO, ma anche un attore la cui stabilità è vitale per la sicurezza regionale. Sempre nella seduta del Consiglio Supremo di Difesa sono state analizzate le conseguenze per la Romania delle decisioni prese al vertice NATO di Varsavia del 8-9 luglio. Il capo dello stato ha annunciato che la brigata multinazionale decisa al vertice ed ospitata dalla Romania sarà costituita nel periodo marzo-aprile del prossimo anno, secondo i piani di Bucarest, almeno sei Paesi alleati essendo interessati a partecipare, tra cui Polonia e Bulgaria. Dal canto suo, il ministro della Difesa romeno, Mihnea Motoc, ha precisato che la brigata multinazionale sarà sviluppata attorno ad una brigata romena già esistente, con oltre 3.000 militari e che si trova a un livello di preparazione molto elevato, secondo gli standard della NATO. D’altra parte, sempre questa settimana, un battaglione d’elite dell’Esercito Romeno “Gli Squali Bianchi” è partito per l’Afghanistan, con la missione di assicurare la protezione della base militare di Kandahar e di offrire consulenza alle forze afgane di sicurezza.
La Romania rispetta pienamente i più alti standard di controllo delle esportazioni di prodotti militari, sostiene il Ministero degli Esteri di Bucarest, stando al quale, le esportazioni sono controllate tramite la legislazione interna e riflettono gli impegni internazionali assunti dalla Romania come membro dell’UE, NATO, ONU e OSCE e come stato parte del Trattato sul commercio delle armi. L’Autorità Nazionale di Controllo approva le licenze di esportazione in seguito a rigorose analisi e la Romania partecipa pienamente a qualsiasi investigazione sulla destinazione delle armi prodotte nel Paese, precisa il MAE. La reazione giunge dopo la pubblicazione su “The Guardian” di un’ampia analisi secondo cui Paesi del sud-est europeo, la Romania compresa, avrebbero approvato, negli ultimi quattro anni, la vendita discreta di armi verso l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, la Giordania e la Turchia. Le armi, il cui valore ammonta a oltre un miliardo di euro, sarebbero arrivate in Siria, informa la pubblicazione britannica.
Il vicegovernatore della Banca Centrale della Romania, Bogdan Olteanu, è indagato dalla Direzione Nazionale Anticorruzione (DNA) essendo accusato di traffico d’influenza. Olteanu è sospettato che nel 2008, quando era presidente della Camera dei Deputati, abbia chiesto e ricevuto da un controverso imprenditore, Sorin Ovidiu Vantu, la somma di un milione di euro e sostegno elettorale. In cambio, Olteanu avrebbe influenzato i membri dell’Esecutivo per nominare il giornalista Liviu Mihaiu nella carica di governatore del Delta del Danubio. Stando ai procuratori anticorruzione, Olteanu avrebbe ricevuto la somma tramite un intermediario, presso la sede di un partito politico.
Secondo il Ministero delle Finanze di Bucarest, alla metà dell’anno, il deficit di bilancio risulta molto inferiore rispetto alle previsioni. In questo senso, l’esecuzione del bilancio generale consolidato per i primi 6 mesi si è concluso con un deficit di circa 850 milioni di euro, pari allo 0,5% del PIL, rispetto al 1,9% quanto era stimato. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, sono state ottenute crescite a livello di introiti dall’imposta sul profitto, accise, contributi alle assicurazioni sociali, imposte sugli stipendi e sui redditi, come anche dalla tassa sull’utilizzo dei beni. Le entrate dall’IVA sono diminuite del 9,5% rispetto al primo semestre dell’anno scorso, sullo sfondo della riduzione della quota standard dell’IVA e dell’introduzione di una quota ridotta per i generi alimentari.
Quattro squadre romene di calcio hanno giocato questa settimana nelle coppe europee. Nell’andata del terzo turno preliminare della Champions League, la Astra Giurgiu ha pareggiato (1-1) l’incontro giocato in casa contro i danesi della FC Copenaghen, mentre Steaua Bucarest ha concluso con lo stesso risultato l’incontro in trasferta contro Sparta Praga. Le squadre romene che hanno giocato nel terzo turno preliminare dell’Europa League, Pandurii Tg. Jiu e Viitorul Constanta sono praticamente già eliminate, in seguito alle dure sconfitte. Pandurii ha perso in casa per 1-3 la partita contro Maccabi Tel Aviv di Israele, mentre Viitorul è stata sconfitta per 0-5 dai belgi di Gent. Nella stessa competizione, un’altra squadra romena, CSMS Iasi è stata eliminata dalla croata Hajduk Split nel precedente turno.