La settimana 24 – 29/05/2021
COVID-19 in Romania/ Allentamento delle restrizioni anti-COVID/ Il presidente romeno, Klaus Iohannis, al Consiglio Europeo di Bruxelles/ Libera circolazione nellUE per i romeni durante la pandemia di coronavirus/ Colloqui nel Parlamento sul PNRR
Leyla Cheamil, 29.05.2021, 07:00
COVID-19 in Romania
Come rilevano le cifre, la curva dei contagi si mantiene in discesa in Romania. Il numero dei nuovi contagi da COVID-19 accertati al giorno, da mercoledì a giovedì, è ammontato alla metà di quello registrato una settimana fa, poco più di 300. Al calo ha contribuito anche la campagna vaccinale avviata alla fine dell’anno scorso. Giovedì, il premier, Florin Cîţu ha lanciato la campagna di comunicazione Insieme sconfiggiamo la pandemia! Cosa contiene il vaccino?ˮ, realizzata dal Governo, con il sostegno dell’UNICEF e delle organizzazioni partner. Durante la campagna saranno diffusi, con il sostegno dei mass-media, 11 video spot: tre con un approccio generale e otto dedicati a diverse categorie sociali: alunni, nonni, madri, turisti, giovani. “C’è bisogno di tutti in questa campagna. Chiunque può convincere altre persone a vaccinarsi. È uno sforzo nostro comune, perché solo insieme possiamo sconfiggere questa pandemia. Ci vacciniamo in gran numero e riconquistiamo la nostra vita di prima”, ha puntualizzato il primo ministro.
Allentamento delle restrizioni anti-COVID
Dal 1° giugno, le autorità allentano una serie di restrizioni imposte nel contesto della pandemia di COVID-19. Le misure sono state adottate, giovedì, nella seduta di governo e annunciate dal premier Florin Cîțu. Lo stato di allerta è stato prorogato dal 31 maggio di altri 30 giorni, mentre dal 1° giugno, le attività culturali, artistiche e di svago potranno essere organizzate all’aperto con la partecipazione di mille persone al massimo. I partecipanti dovranno indossare la mascherina e mantenere una distanza di 2 metri. Per presenziare alle attività menzionate, le persone devono aver superato un periodo di 10 giorni dalla conclusione dello schema vaccinale, esibire un test PCR o antigenico negativo oppure la prova attestante l’infezione con COVID-19. Gli organizzatori di concerti possono decidere se accettare più di 1000 partecipanti, a patto che siano vaccinati e che abbiano superato i 10 giorni necessari dal richiamo. Sempre dal 1° giugno, agli eventi privati, come matrimoni, battesimi e cene festive, potranno partecipare al massimo 70 persone all’aperto e 50 al chiuso. Anche in questo caso c’è una deroga, nel senso che il numero dei partecipanti può essere maggiore se tutte le persone presenti sono vaccinate. Un’altra misura prevede che le attività culturali, artistiche e di svago si possono svolgere all’interno con presenza pubblica di fino al 70% della capienza massima. Aumenta fino all’85% anche il grado di occupazione degli spazi di alloggio nelle stazioni sul litorale, mentre i bar, club o discoteche saranno aperti nella fascia oraria 5:00 – 24:00 per le persone vaccinate.
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, al Consiglio Europeo di Bruxelles
Il coordinamento della lotta contro la pandemia, l’adempimento agli obiettivi climatici dell’UE, i rapporti con la Russia e la Gran Bretagna, l’incidente aereo in Bielorussia e la situazione nel Medio Oriente sono stati i principali temi nell’agenda del Consiglio Europeo di Bruxelles, che si è svolto lunedì e martedì. I leader dei 27 Paesi membri hanno approvato il green pass che dovrebbe permettere la riapertura dei confini e facilitare i viaggi all’interno dell’UE. Il presidente Klaus Iohannis ha affermato che la Romania è favorevole alla sua implementazione accelerata e unitaria e ha insistito che l’uso del documento digitale non dovrebbe intaccare il diritto fondamentale dei cittadini alla libera circolazione. Dal canto suo, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che l’infrastruttura per il certificato digitale sarà pronta entro il 1° giugno e che gli stati membri si potranno connettere al sistema verso la metà del mese.
Libera circolazione nell’UE per i romeni durante la pandemia di coronavirus
La Romania ha testato, mercoledì, con successo il sistema europeo di interconnessione per i certificati digitali di viaggio, che faciliteranno la libera circolazione nell’Unione Europea durante la pandemia di COVID-19. I certificati contengono, tra l’altro, dati di identificazione essenziali, tra cui nome e cognome, data di nascita, stato membro emittente e informazioni mediche. I documenti saranno introdotti a luglio e, dal punto di vista tecnico, gli specialisti del Servizio di Telecomunicazioni Speciali potranno garantire l’attivazione in Romania del sistema informatico necessario. I test sono stati eseguiti dal STS assieme al gruppo tecnico di lavoro comunitario.
Colloqui nel Parlamento sul PNRR
Riforme, investimenti e una migliore gestione del denaro pubblico sono gli obiettivi del governo di Bucarest, che applicherà il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza presentato al Parlamento dal premier Florin Cîţu. Il primo ministro ha promesso che i quasi 30 miliardi di euro messi a disposizione dalla Commissione Europea arriveranno in tutti gli angoli della Romania per recuperare il tempo perso negli ultimi 30 anni e ha precisato che la Romania riceverà, in base al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, fondi per investimenti, soprattutto nei trasporti, istruzione e salute, ma per cui bisogna applicare anche molte riforme. Il premier ha sottolineato che serve una garanzia che nel prossimo periodo verrà mantenuta una strategia per eliminare lo spreco di denaro pubblico. Il premier Cîțu ha inoltre richiamato lattenzione che tutti gli investimenti vanno portati a compimento entro il 2026, altrimenti i fondi europei andranno persi. Il piano ha destato la scontentezza dell’opposizione, che ha criticato il documento, accusando il Governo che promuove solo misure di austerità. Perciò, il principale partito all’opposizione, il PSD, ha annunciato che inoltrerà una mozione di sfiducia. Il copresidente dell’ultranazionalista AUR, George Simion, ha dichiarato, dal canto suo, che i parlamentari del partito sosterranno qualsiasi mozione contro il governo guidato da Florin Cîţu. Il 31 maggio, la Romania caricherà il piano sul sistema informatico dell’UE, mentre il 2 giugno lo pubblicherà in forma completa.