La settimana 22 – 28/10/2017
Proposte per la modifica del Codice fiscale/ Il commissario UE per bilancio e risorse umane a Bucarest/ Le modifiche alle leggi sulla giustizia, presentate dal Guardasigilli/ Fiera Indagra a Bucarest
România Internațional, 27.10.2017, 15:15
Giovedì, il Governo romeno ha esaminato in prima lettura la bozza sulla modifica del Codice fiscale. Il ministro delle Finanze, Ionut Misa, ha presentato le principali msiure che l’esecutivo si prefigge di adottare nel 2018, annunciando il calo della flat tax dal 16% al 10%, includendo oltre agli stipendi anche i redditi da pensioni, affitti, interessi, attività agricole. In riferimento alle attività indipendenti, i contributi dei medici, avvocati, giornalisti, notai, scrittori o artisti non saranno più pagati a seconda delle somme incassate, ma saranno calcolati al livello del salario minimo. Inoltre, dal 1 gennaio, i datori di lavoro pagheranno una tassa del 2,25%, in seguito al trasferimento dei contributi previdenziali a carico dei dipendenti, il cosiddetto contributo assicurativo per il lavoro. Misa ha anche annunciato dei cambiamenti volti ad incoraggiare l’ambiente d’affari. 450.000 imprese con un giro d’affari inferiore a un milione di euro pagheranno una tassa pari all’1% del fatturato al posto dell’attuale imposta sul profitto del 16%. Un’altra misura annunciata dal ministro delle Finanze è l’implementazione, a cominciare dal 2018, della direttiva europea per il contrasto dell’esternalizzazione dei profitti delle multinazionali. Il ministro del Lavoro, Lia Olguta Vasilescu, ha informato che il Governo si prefigge di aumentare lo stipendio minimo lordo dal livello attuale di 1.450 lei ai 1.900 lei, sempre a partire dal 1 gennaio 2018. La Vasilescu ha aggiunto che anche la pensione minima salirà ai 640 lei, mentre l’indennità di maternità arriverà a 1.250 lei. Il minisro del Lavoro ha inoltre annunciato la riduzione del contributo al secondo pilastro delle pensioni dal 5,1% al 3,7%.
Per la Romania, ci sono le premesse per rientrare quest’anno e in quello successivo nel target di deficit de 3%. Lo ha dichiarato giovedì a Bucarest il commissario UE per bilancio e risorse umane, Günther Oettinger, al termine dell’incontro con i membri delle commissioni parlamentari Affari europei e Bilancio – Finanze del Legislativo romeno. D’altra parte, Günther Oettinger ha detto che ai colloqui sul prossimo quadro finanziario dell’UE, la Romania svolge un ruolo importante, dato che ricoprirà la Presidenza di turno del Consiglio nel primo semestre del 2019.
Mercoledì, il Guardasigilli romeno, Tudorel Toader, ha presentato in prima, davanti alla Commissione parlamentare speciale, il pacchetto legislativo relativo alla modifica delle Leggi sulla Giustizia. La coalizione governativa romena ha deciso che il progetto di modifica delle leggi sulla Giustizia sia promosso come iniziativa parlamentare, e non come progetto del Governo. L’iniziativa, che ha già il voto negativo del Consiglio Superiore della Magistratura, è controversa e prevede anche la diminuzione delle competenze della Direzione Nazionale Anticorruzione, che non potrebbe più avviare inchieste nei confronti dei giudici. Tra i molteplici cambiamenti presi in considerazione si annoverano anche il modo in cui vengono nominati i procuratori capi e la creazione di un’unità speciale per il perseguimento dei reati commessi da magistrati. Toader ha proposto che l’Ispezione Giudiziaria sia un’istituzione autonoma, non subordinata nè al Consiglio Superiore della Magistratura nè al Ministero della Giustizia. Il ministro Toader ha inoltre precisato che, entro 6 mesi, dovrà essere adottata una legge speciale per questa istituzione. Per quanto riguarda la responsabilità dei magistrati, il ministro della Giustizia ha sottolineato che i giudici risponderanno finanziariamente per gli errori commessi in malafede. Però l’Alta Corte di Cassazione e Giustizia di Romania ha sollecitato al Parlamento di rinviare al riesame del Ministero della Giustizia la bozza per la modifica delle leggi, poichè il progetto non avrebbe beneficiato di trasparenza, e non ha rispettato le disposizioni legali che regolano il meccanismo di elaborazione e adozione delle normative. Il ddl andrà la settimana prossima al dibattito della Commissione parlamentare speciale, e successivamente sarà inviato alla Camera dei deputati, mentre il voto decisionale spetterà al Senato. Intanto, nei giorni scorsi in Romania è entrata in vigore la Legge sul ricorso compensativo, che prevede una diminuzione della pena di 6 giorni per ogni 30 giorni di incarcerazione in condizioni inadeguate. Stando al ministro della Giustizia, Tudorel Toader, in seguito all’applicazione di questa normativa, sono state liberate quasi 530 persone, e oltre 3.300 hanno la possibilità di ottenere la liberazione condizionale. I detenuti che hanno scontato integralmente le pene, ma i cui processi sono ancora in via di svolgimento presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, potrebbero ricevere dallo Stato romeno risarcimenti pari a somme comprese tra 5 e 8 euro per ogni giorno passato in carcere in condizioni improprie.
La Romania ha un enorme potenziale nel campo dell’agricoltura, che va valorizzato in maniera intelligente e durevole, affinchè il Paese possa diventare una forza nel settore. Lo ha dichiarato giovedì il presidente Klaus Iohannis, all’inaugurazione della Fiera Internazionale Indagra, la più importante manifestazione di profilo agricolo organizzata a Bucarest. Il capo dello stato ha aggiunto che la Romania deve uscire dal circolo vizioso tramite cui esporta delle materie prime, quindi implicitamente sovvenzioni, e importa dei prodotti ad alto valore aggiunto, notando che nella prima metà dello scorso anno le importazioni di prodotti agroalimentari sono aumentate del 17% rispetto al 2016, mentre le esportazioni sono cresciute solo del 4,5%. Iohannis ha ricordato che, fino al 2020, grazie alla Politica Agricola Comune, la Romania beneficia di fondi europei di circa 20 miliardi di euro. (traduzione di Iuliana Anghel)