La settimana 22 – 27/01/2024
Tensioni sociali in un anno con quattro tornate elettorali/ La droga, nel mirino/ Dimissioni al vertice nella Repubblica di Moldova/ La giornata dellUnione dei Principati Romeni
Roxana Vasile, 27.01.2024, 09:00
Tensioni sociali in un anno con quattro tornate elettorali
Le proteste degli agricoltori e dei trasportatori romeni degli ultimi giorni – un macigno per i politici al governo quest’anno, quando sono previste quattro tornate elettorali – hanno determinato la coalizione governativa PSD-PNL ad adottare misure di sostegno, in risposta alle richieste. Le misure sono state annunciate giovedì: agli allevatori di animali verranno concessi sussidi che loro potrebbero ricevere entro la fine di giugno. Allo stesso tempo, lo stato coprirà, quest’anno, un quarto dei costi del gasolio utilizzato dagli agricoltori. E sempre per gli agricoltori, più precisamente per quelli colpiti dalla siccità del 2023 e dal commercio con cereali a buon mercato provenienti dallUcraina, lEsecutivo ha adottato unordinanza durgenza che consente loro di sospendere il pagamento delle rate alle banche, fino a quando si riprenderanno economicamente. A sostegno dei camionisti, viene modificato il quadro legale, in modo che non vengano più multati per la scadenza della vignetta, se i tempi di attesa nelle dogane sono lunghi. Daltra parte, il governo ha accettato un aumento degli stipendi nel settore sanitario, ma seguiranno nuove trattative sulla percentuale. I sindacati, che hanno minacciato uno sciopero generale, chiedono un aumento del 20%, mentre l’Esecutivo propenderebbe per il 15%. A seguito delle discussioni tra il primo ministro Marcel Ciolacu e i leader sindacali, si è deciso di adeguare gli schemi di personale e di sbloccare le posizioni nel sistema in base alle necessità. La valutazione di ciò che è necessario verrà fatta la prossima settimana, in un nuovo incontro al quale saranno invitati i manager degli ospedali e dei centri ospedalieri provinciali, la direzione della Cassa Nazionale delle Assicurazioni Sanitarie e rappresentanti dei ministeri con attribuzioni nel settore.
La droga, nel mirino
I Paesi dellUnione Europea dovrebbero concentrarsi sulla lotta al narcotraffico nei porti grazie ad una base più integrata a livello internazionale, ha dichiarato giovedì a Bruxelles il ministro degli Interni romeno, Cătălin Predoiu, al Consiglio informale di Giustizia e Affari Interni. I trafficanti lavorano in rete. E anche noi dovremmo organizzarci allo stesso modo. – ha sottolineato il ministro romeno che il giorno prima aveva partecipato ad Anversa, sempre in Belgio, alla creazione dell’Alleanza Europea dei Porti, attraverso la quale la Commissione, gli stati membri e i partner privati cercano di lottare contro il traffico di droga. NellUE, quasi il 70% dei sequestri di droga avviene nei porti, e lenorme porto di Anversa è il principale punto di ingresso della cocaina dallAmerica Latina sul continente europeo. I successi ottenuti contro i criminali in un unico porto non faranno altro che indirizzarli verso altri porti, ha però attirato l’attenzione la commissaria europea agli Affari Interni, Ylva Johansson. La Romania e il porto di Costanza sul Mar Nero sono partner nel progetto l’Alleanza Europea dei Porti. Bucarest ha adottato misure importanti contro il traffico di droga e intende continuare sulla stessa strada, ha dichiarato Cătălin Predoiu ai suoi colleghi dell’Unione Europea, promettendo che la Romania sarà in prima linea in questa lotta.
Dimissioni al vertice nella Repubblica di Moldova
Mercoledì, un giorno dopo la visita a Bucarest, il ministro degli Esteri della Repubblica di Moldova romenofona, Nicu Popescu, ha annunciato le sue dimissioni. Egli ha dichiarato di aver raggiunto l’obiettivo prefisso al momento della sua nomina, ma che ha bisogno di una pausa. Tra i risultati ottenuti nei suoi oltre due anni di mandato, Nicu Popescu ha evidenziato una certa visibilità della Repubblica di Moldova a livello internazionale e un maggiore dinamismo delle relazioni con i partner esterni, lottenimento dello status di Paese candidato all’adesione all’Unione Europea nel giugno 2022 e, poi, lapertura dei negoziati nel dicembre 2023. Tutto ciò, nonostante l’aggressione russa nella confinante Ucraina, che ha colpito dal punto di vista economico ed energetico la Repubblica, nonché i tentativi di destabilizzazione da parte di Mosca. Dopo le dimissioni di Nicu Popescu, l’attuale Ministero degli Affari Esteri e dell’Integrazione Europea sarà diviso in due, il Ministero degli Affari Esteri e il Ministero dell’Integrazione Europea. La carica di ministro degli Esteri sarà assunta da Mihai Popşoi, al momento vicepresidente del Parlamento. Egli ha già avuto un primo colloquio telefonico con il capo della diplomazia di Bucarest, Luminiţa Odobescu, che lo ha invitato a effettuare una visita in Romania. Nicu Popescu, invece, potrebbe diventare il negoziatore-capo della Repubblica di Moldova per l’adesione all’Unione Europea.
La giornata dellUnione dei Principati Romeni
Il 24 gennaio i romeni hanno celebrato l’Unione dei Principati romeni del 1859. Realizzato sotto la guida del principe Alexandru Ioan Cuza, latto di volontà politica compiuto 165 anni fa dai principati di Moldavia e Valacchia di unirsi ha rappresentato la prima tappa nella creazione dello stato unitario romeno moderno. Anche quest’anno, in occasione della giornata dell’Unione dei Principati, nelle grandi città del Paese si sono svolti cerimonie militari e religiose, spettacoli e mostre. A Bucarest, il presidente Klaus Iohannis ha dichiarato in un discorso che l’anniversario dell’Unione dei Principati non è solo un momento retrospettivo, ma anche un’opportunità per progettare un futuro migliore per la nazione. Il primo ministro Marcel Ciolacu ha affermato che, 165 anni dopo che i romeni hanno unito le loro forze e gettato le basi di uno stato nazionale, unitario e democratico, la Romania è entrata in una nuova fase della sua modernizzazione, che le permetterà di svilupparsi e di crescere per raggiungere il suo vero potenziale.