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La settimana 21-28/05/2017

La Romania al vertice NATO/La Commissione Europea e il FMI sull'economia romena/La legge sulla retribuzione unitaria all'esame del Parlamento/ Commissione d'inchiesta sulle presidenziali del 2009

La settimana 21-28/05/2017
La settimana 21-28/05/2017

, 26.05.2017, 19:00

La Romania ha raggiunto i suoi
obiettivi al vertice Nato. Lo ha affermato, giovedi’, il presidente Klaus
Iohannis, presente al vertice di Bruxelles.




Sono convinto che il vertice ha contribuito all’assicurazione di
una difesa solida della Romania e ad un ruolo visibile del nostro Paese nella
garanzia della sicurezza nella nostra regione e dello spazio euroatlantico, ha
dichiarato Iohannis.




La Romania – ha precisato
Klaus Iohannis – desidera un’Alleanza forte, unita e coesa, il rafforzamento
della relazione transatlantica e un fianco orientale ben consolidato in modo
equilibrato.




Constato con grande gioia che
l’idea è stata adottata da tutti e che si lavora ad un concetto che porterà ad
un approccio equilibrato sul fianco est. Molto importante per noi è,
sicuramente, che il Mar Nero e la zona del Mar Nero restino al centro
dell’attenzione e, certo, se parliamo del fianco orientale, è chiaro che
dobbiamo parlare anche della Russia, e qui le cose sono molto chiare:
desideriamo avere un approccio unitario, non contro la Russia, bensi’ un
approccio unitario, quando si tratta della Russia, ha detto Iohannis.




Al vertice NATO, Klaus
Iohannis ha pure menzionato che lo stanziamento da parte di Bucarest del 2% del
Pil alla Difesa è molto apprezzato dagli alleati. Questi hanno convenuto che la
Nato sia più attiva nel contrasto del terrorismo e diventi membro della
Coalizione contro il gruppo jihadista Stato Islamico, senza, però, implicarsi
in operazioni di lotta. Non in ultimo, il presidente Iohannis ha salutato
l’ultimazione dell’adesione del Montenegro alla Nato. In occasione della
riunione, il presidente ha discusso col collega polacco, Andrzej Duda,
dell’organizzazione di un nuovo vertice regionale a Bucarest, in preparazione
del vertice dell’Alleanza nel 2018. Siccome l’incontro di giovedi’, di
Bruxelles, è stato il primo al vertice della Nato cui hanno partecipato il
nuovo presidente degli Usa, Donald Trump, e il nuovo presidente francese,
Emmanuel Macron,Klaus Iohannis ha augurato ai due un caloroso benvenuto nella Nato,
assicurandoli del pieno sostegno della
Romania, che ha partenariati strategici solidi con ambo i Paesi.




La
Commissione Europea ha ammonito, questa settimana, la Romania che nel 2016 ha
deviato significativamente dal target di bilancio a medio termine, rischiando
anche quest’anno una deriva. L’Esecutivo comunitario si aspetta che la Romania
registri nel 2017 un deficit di bilancio del 3,5% del PIL e del 3,7% nel 2018, oltre la soglia
del 3% stabilita con l’Ue. Bruxelles è preoccupata, tra l’altro, che
l’applicazione della tanto auspicata legge sulla retribuzione unica dei
dipendenti statali, all’esame del Parlamento, possa portare al superamento di
molto delle spese che si può permettere il Governo di coalizione PSD-ALDE di
Bucarest. Perciò, la Commissione Europea racomanda alla Romania di adoperare
qualsiasi redditi supplementari per ridurre il deficit e di prendere, allo
stesso tempo, misure per una migliore raccolta delle tasse e il contrasto del
lavoro in nero. La stessa legge sulla retribuzione unitaria dei dipendenti
statali è anche all’attenzione del FMI, che vede nella futura legge, accanto ai
nuovi tagli di tasse, rischi per il deficit di bilancio, stimato, nel 2017, al
3.7%. Nella visione del FMI, l’economia romena registrerà, quest’anno, una
crescita del 4,2%.




Il
principale partito della coalizione governativa, il PSD, afferma che è
necessario l’aumento dei salari dei romeni, cosicchè questi non lascino più il
Paese, il che comporterebbe spese maggiori dal bilancio. Partendo da questa
idea, il Governo ha inoltrato all’esame del Parlamento il ddl sulla
retribuzione unitaria dei dipendenti statali, già adottato, martedi’, dal
Senato. La prossima settimana andrà all’esame delle commissione di specialità
della Camera, che ha il potere decisionale. Il documento prevede aumenti
salariali per i dipendenti statali, a tappe, fino al 2022. Il ddl è stato votato dai senatori del PSD e
dell’ALDE (al governo), e dell’UDMR, ma è stato duramente criticato
dall’opposizione rappresentata dal PNL, dall’USR e dal PMP, motivando che non è
previsto chiaramente l’impatto sul bilancio, nè la fonte di finanziamento per
gli aumenti salariali. Sono stati oltre 300 gli emendamenti inoltrati al ddl,
tra cui oltre la metà sono stati adottati, alcuni appartenenti all’opposizione.
D’altra parte, sempre martedi’, il presidente Klaus Iohannis ha promulgato la
legge che aumenta alcuni diritti salariali dei militari, di cui beneficeranno
oltre 46.000 persone.




Una commissione parlamentare speciale indaga sulle
circostanze in cui cui, nel 2009, l’ex presidente della Romania (di destra),
Traian Băsescu, si è aggiudicato il secondo mandato, sconfiggendo nel secondo
turno l’allora leader socialdemocratico, Mircea Geoană. La commissione è stata
istituita in seguito alle rivelazioni fatte dal controverso giornalista Dan
Andronic. Ascoltato lunedi’, Andronic ha confessato che non ha dati nuovi
rispetto a quelli già presentati sui media, nè indizi su eventuali brogli alle
elezioni. Di recente, egli ha affermato che nella sera del secondo turno delle
presidenziali di 8 anni fa, si è incontrato, in quadro informale, con il
procuratore generale Laura Codruţa Kövesi, attualmente capo della DNA, l’ex
direttore dell’Intelligence, George Maior, attualmente ambasciatore a
Washington, e il primo vicedirettore dell’Intelligence, Florian Coldea, e che
gli è sembrato di assistere alla riunione di un’unità di crisi. Tutte le
persone menzionate, ha detto Andronic, rischiavano di essere destituite in
seguito ad una vittoria di Mircea Geoană. Martedi’, sia Geoana, che il suo
direttore di campagna, l’ex parlamentare socialdemocratico Viorel Hrebenciuc,
sono comparsi davanti alla commissione. Geoană ha affermato che c’è stato uno
sforzo deliberato, coordinato dai vertici dello stato, per influenzare le
elezioni. La Commissione parlamentare speciale continuerà gli ascolti con una
serie di politici e diplomatici importanti implicati nelle presidenziali del
2009. (traduzione di Adina Vasile)

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