La settimana 21 – 27/02/2016
Il bilancio della Direzione Nazionale Anticorruzione per il 2015/ 2016, un anno elettorale diverso?/ Il governo romeno vuole sburocratizzare lamministrazione pubblica/ Le autorità hanno scoperto la causa della grave infezione dei neonati
Daniela Budu, 26.02.2016, 18:58
La lotta alla corruzione deve continuare a ritmo serrato in Romania, e la Direzione Nazionale Anticorruzione deve essere un protagonista concentrato sulla lotta a questo flagello che intacca profondamente la società. Lo ha dichiarato il presidente romeno, Klaus Iohannis in occasione della presentazione del bilancio della DNA per il 2015. Dal canto suo, il procuratore-capo della DNA ha dichiarato che l’istituzione deve continuare a indagare i reati di corruzione e a dedicare la sua attività a ciò che ha definito “la pulizia del Paese”. Il bilancio della DNA rileva che il 2015 è stato segnato da una serie di prime per la Giustizia romena: l’inchiesta e poi il rinvio a giudizio di un primo-ministro in carica – Victor Ponta, il fermo di un giudice della Corte Costituzionale – Toni Greblă e del sindaco della Capitale, Sorin Oprescu. Nel 2015 si è registrato il maggiore numero di dignitari rinviati a giudizio. D’altronde, nei giorni scorsi, il Senato di Bucarest ha approvato la domanda di avvio dell’inchiesta penale nei confronti dell’ex vicepremier e ministro dell’interno, Gabriel Oprea, il quale è sotto inchiesta DNA per abuso d’ufficio in un secondo dossier in cui sono indagati anche ex capi nel Ministero dell’Interno. All’attenzione della Direzione Nazionale Anticorruzione sono attualmente anche il deputato socialdemocratico Mădălin Voicu e il deputato Nicolae Păun, il rappresentante nel Parlamento della comunità rrom, accusati, tra l’altro, di evasione fiscale, dirottamento di fondi e riciclaggio di denaro. A loro due si aggiunge la senatrice liberale Doina Tudor, accusata di concorso in tangenti.
Un anno elettorale privo di populismo, preoccupazione per l’agenda dei cittadini e collaborazione con gli altri poteri nello stato — è quello che si augura il presidente Klaus Iohannis di ottenere, in piano interno, dal Parlamento. Nel 2016 — anno di elezioni amministrative e politiche — i politici hanno la chance di fare le cose diversamente, ha detto il presidente Iohannis. Nel discorso tenuto di fronte al Legislativo, egli ha sottolineato: Quello che vi propongo è un anno elettorale diverso, che non sia né uno populista, né uno in cui siano ignorati i grandi temi di interesse pubblico, e neanche un anno delle misure rischiose.
Secondo il capo dello stato, le maggiori poste in gioco del 2016 sono la riconquista della fiducia nella politica, il buon funzionamento delle istituzioni democratiche, la continuazione degli sforzi in settori in cui la Romania ha fatto progressi e si è conquistata il rispetto dei partner esterni. D’altra parte, ad una conferenza con i rappresentanti delle organizzazioni di romeni della diaspora, a Bucarest, il presidente Iohannis ha affermato che i romeni d’oltreconfine rappresentano vettori di sviluppo e di modernizzazione del Paese. Egli ha proposto loro, a breve termine, un partenariato che abbia come scopo la trasformazione della Romania in uno stato prospero e forte.
Il governo di Bucarest ha lanciato questa settimana, la Commissione Elimina Carte – un progetto volto a diminuire la burocrazia e una piattaforma online maisimplu.gov.ro, dove i cittadini possono condividere le loro esperienze con le autorità. E lo hanno già fatto nelle prime ore dopo il lancio della pagina internet. Loro lamentano il numero esagerato di documenti richiesti per ottenere autorizzazioni di costruzione, le tasse per il rilascio dei documenti di identità, oppure l’obbligo di presentare copie legalizzate di documenti con validità illimitata che già esistono nel sistema. Il premier Dacian Cioloş ha spiegato quali sono i principi sui quali si basa la semplificazione burocratica: In primo luogo, un’istituzione deve chiedere una sola volta un’informazione al cittadino, dopo di che la deve utilizzare dalla base dati ogni volta che è necessario. In secondo luogo, dobbiamo mettere a punto il trasferimento elettronico di dati tra le istituzioni. In terzo luogo, dobbiamo sostituire i documenti legalizzati, laddove possibile, con autocertificazioni, evitando così i costi supplementari e la burocrazia, ed eliminare i documenti o le procedure che non si giustificano e che si possono sostituire con procedure digitali.
Un ceppo aggressivo del batterio Escherichia Coli ha provocato la sindrome emolitico-uremica in più bimbi di alcune province del sud della Romania. E’ la conclusione raggiunta dalle autorità, che non hanno però individuato la fonte del contagio. Più equipe di ispettori sanitari-veterinari prelevano dai negozi prove di latticini, carne, frutta e verdure. Anche il Corpo di controllo del Governo sta facendo verifiche legate al modo in cui siano stati osservati i protocolli medici. D’altra parte, il presidente Klaus Iohannis ha chiesto soluzioni per un sistema sanitario più efficace e più performante per i cittadini. In occasione dell’avvio del dibattito pubblico su un piano pluriennale integrato di promozione della salute e dell’educazione alla salute, il capo dello stato ha sostenuto la necessità che sia adottato uno stile di vita corretto.
Nel Parlamento di Bucarest è stato analizzato questa settimana anche il futuro dell’emittente televisiva pubblica romena, che ha accumulato debiti enormi. Si è accennato, tra l’altro, alla modifica della legislazione, di modo che la TVR possa entrare in insolvenza, o che possa essere creata una nuova struttura in seguito al fallimento dell’attuale istituzione. Alcuni leader politici partecipanti ai colloqui hanno criticato la proposta di unificare le emittenti di radio e di televisione pubbliche, nel contesto in cui la Società Romena di Radiodiffusione funziona bene e non si confronta con problemi finanziari. (traduzione di Gabriela Petre)