La settimana 20 – 25/07/2020
Coronavirus & legislazione
Bogdan Matei, 25.07.2020, 07:00
Nella settimana in cui i record quotidiani sono stati superati l’uno dopo l’altro e il bilancio dei contagi da COVID-19 in Romania ha superato la soglia psicologica di 40 mila, è entrata in vigore anche la nuova legge sulla quarantena e l’isolamento in tempi di epidemia. L’atto normativo è stato proposto dall’Esecutivo ed emendato moltissimo dal Parlamento, dopo che la Corte Costituzionale aveva deciso che queste misure non possono essere imposte solo in base ad un decreto ministeriale, come è avvenuto fino a poco tempo fa, anche se le persone interessate sono contagiate dal nuovo coronavirus. Secondo la nuova legge, le autorità mediche decidono in merito al ricovero ospedaliero dei malati, inizialmente per 48 ore, periodo in cui viene valutato il loro stato di salute. Successivamente, il medico può prorogare il ricovero oppure, se il rischio di trasmissione della malattia è basso, può mandare la persona a casa. Quest’ultima si può opporre alla misura di isolamento e la può contestare in tribunale. La stessa procedura viene applicata anche nel caso dell’isolamento fiduciario. Si tratta di persone in arrivo da zone a rischio epidemiologico elevato oppure che sono entrate in contatto con una persona contagiata. La legge prevede inoltre che i medici o gli infermieri possono essere trasferiti negli ospedali in cui c’è bisogno di più personale, però solo per un periodo di 30 giorni, e saranno pagati in più per l’attività prestata. L’atto normativo stabilisce anche le condizioni della quarantena locale o zonale, nel caso di comunità in cui il diffondersi del virus è significativo.
Vertice di rilancio
Programmata solo per due giorni, alla fine della settimana scorsa, la riunione straordinaria a Bruxelles del Consiglio Europeo si è conclusa solo martedì all’alba, con un accordo che i protagonisti hanno definito storico. I leader dei 27 stati membri hanno concordato un piano di rilancio economico dell’Unione Europea di 750 miliardi di euro, che si aggiungono al budget pluriennale per il periodo 2021-2027, di oltre mille miliardi. Della somma in più, oltre la metà saranno sovvenzioni per i Paesi maggiormente colpiti dalla crisi sanitaria, mentre 360 miliardi saranno disponibili sotto forma di prestiti a interessi bassi. Alla fine del più lungo vertice dopo l’adesione del nostro Paese all’UE, 13 anni addietro, il presidente Klaus Iohannis ha annunciato che la Romania riceverà quasi 80 miliardi di euro, fondi che saranno utilizzati per la costruzione di ospedali, scuole e per la modernizzazione dei grandi sistemi pubblici. A Bucarest, il presidente ha ammonito che le autorità si devono muovere con celerità, perché entro ottobre devono presentare alla Commissione Europea il piano nazionale di rilancio e di consolidamento dell’economia. D’altra parte, però, in una risoluzione votata giovedì, il Parlamento Europeo ha ammonito che non approverà l’accordo dei capi di stato e di governo sul budget pluriennale del blocco comunitario se questo non sarà migliorato”, ed ha criticato soprattutto la diminuzione delle somme stanziate ad alcuni settori. Il Legislativo europeo si dovrà pronunciare entro la fine dell’anno sul quadro finanziario pluriennale dell’Unione per il periodo 2021-2027.
Sui fondi europei, a Bucarest
Il tema dell’accesso ai fondi europei è stato discusso nella seduta di mercoledì sera del Governo di Bucarest, con un’agenda dominata dall’adozione degli atti normativi necessari per l’applicazione del programma di rilancio economico del Paese. L’Esecutivo ha parlato anche della concessione di prestiti non rimborsabili alle PMI e ai piccoli imprenditori — soldi per il capitale circolante e per investimenti. Soldi in più riceveranno anche le SRL senza dipendenti, le PFA, le ONG culturali e i medici di famiglia che hanno curato malati di COVID-19. Un altro progetto di atto normativo per le PMI prevede la concessione di prestiti per l’acquisto di equipaggiamenti e macchinari in leasing.
La NATO in Romania
Al Poligono Militare di Cincu, nel centro della Romania, si è svolta giovedì, la cerimonia di fondazione del comando del Corpo Multinazionale Sud-Est, alla presenza del presidente Klaus Iohannis, del ministro della Difesa, Nicolae Ciucă, e del capo dello Stato Maggiore della Difesa, il generale Daniel Petrescu. È stata organizzata anche un’esercitazione, con circa mille militari e 200 mezzi tecnici, per il perfezionamento del processo di integrazione ed esecuzione di alcune azioni complesse. Il Comando del Corpo Multinazionale Sud-Est è stato creato a sud del fianco est della NATO per poter realizzare il comando delle strutture di forza della zona — ha spiegato, a Radio Romania, in generale a riposo Alexandru Grumaz, esperto di strategie di sicurezza. Si tratta di un corpo dell’esercito di cui faranno parte oltre 400 ufficiali di alto rango di vari Paesi della NATO, che cominceranno a lavorare a Sibiu (centro) nell’autunno del 2021. Con la fondazione di questo comando, tutto il fianco NATO del sud-est europeo sarà coordinato da Sibiu, ha aggiunto il generale Grumaz.
Calcio in tempi di pandemia
La squadra di calcio di Bucarest FCSB ha vinto la Coppa della Romania dopo che, mercoledì sera, ha sconfitto nella finale, su terreno neutro, a Ploieşti (sud), la squadra OSK di Sfântu Gheorghe (centro). La FCSB si è assicurata in questo modo la partecipazione ai preliminari di Europa League, dove giocherà anche la FC Botoşani (nord-est). Si avvicina alla fine anche il campionato interno, ripreso lo scorso mese, dopo che era stato interrotto a marzo, a causa dell’epidemia di COVID-19. Leader è la CSU Craiova (sud), seguita dalla squadra campione in carica, CFR Cluj (nord-ovest). Dopo la ripresa delle competizioni, tutte le partite di calcio in Romania si svolgono senza pubblico nelle tribune.