La settimana 19 – 24/11/2018
Rimpasto governativo rinviato/ Esponenti del Parlamento Europeo a Bucarest/ Seduta di governo congiunta/ RadiRo a Bucarest
Daniela Budu, 24.11.2018, 07:00
Rimpasto governativo rinviato
I neo ministri del Lavoro, della Difesa, dell’Economia, della Cultura, delle Comunicazioni e della Gioventù e dello Sport hanno prestato, martedì, il giuramento di investitura davanti al presidente romeno, Klaus Iohannis. Il capo dello stato ha emanato il decreto sul rimpasto governativo prendendo in considerazione le proposte inoltrate dal PSD, il principale partito della coalizione al potere. Iohannis ha però rinviato la presa di una decisione sugli ulteriori cambiamenti proposti dai socialdemocratici a capo dei ministeri dei Trasporti e dello Sviluppo. Il presidente ha dichiarato che dopo le sostituzioni di ministri fatte all’inizio della settimana, nel prossimo periodo, almeno fino a dopo il 1° dicembre, la Festa Nazionale della Romania, non ce ne saranno altri. Il capo dello stato si è detto scontento che, nei due anni di governo, la coalizione al potere PSD-ALDE abbia sostituito circa 70 ministri, troppi, nella sua opinione. Klaus Iohannis: “Questa settimana non ci sarà più alcuna sostituzione di ministri, e quello che mi è stato proposto, questo rimpasto dopo rimpasto, sarà preso in considerazione dopo le celebrazioni dedicate al Centenario dell’Unità e dopo la Festa Nazionale del 1° dicembre. Fino allora, vi posso dire solo che non succederà nulla da questo punto di vista.” D’altra parte, Klaus Iohannis ha bocciato pure la proposta del ministro della Giustizia, Tudorel Toader, di nomina di Adina Florea nella carica di procuratore-capo della Direzione Nazionale Anticorruzione. In precedenza, il Consiglio Superiore della Magistratura aveva espresso parere negativo su Adina Florea, argomentando che dimostra scarsa resistenza allo stress e una capacità di analisi e sintesi ridotta. Il voto del CSM era consultivo. La carica di procuratore capo della DNA è vacante dallo scorso luglio, quando il presidente ha rimosso Laura Codruţa Kovesi dall’incarico, applicando una decisione della Corte Costituzionale.
Esponenti del Parlamento Europeo a Bucarest
Ci auguriamo che la prima presidenza romena del Consiglio UE sia un successo non solo per la Romania, ma per tutta l’Unione Europea, ha dichiarato a Bucarest, il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani. Nell’ambito della riunione della Conferenza dei presidenti del legislativo europeo con il Governo romeno, organizzata in vista dell’assunzione da parte della Romania della presidenza del Consiglio UE dal 1° gennaio 2019, egli ha dichiarato che è giunto il momento che l’adesione della Romania all’area Schengen sia accelerata. La Brexit, il bilancio pluriannuale dopo il 2020, i preparativi per il vertice di Sibiu (centro della Romania), al quale sarà tracciato il futuro dell’Unione, le elezioni europarlamentari — sono alcuni dei dossier in attualità durante la presidenza romena del Consiglio UE. Le autorità romene hanno presentato i quattro grandi temi del mandato semestrale: un’Europa coesiva, un’Europa con un maggiore ruolo globale, l’Europa della sicurezza e l’Europa dei valori. Loro hanno assicurato che la Romania è pronta ad assumere la presidenza del Consiglio UE, hanno ribadito l’apertura al dialogo e alla cooperazione con le istituzioni europee ed hanno sottolineato che la Romania desidera contribuire alla promozione dell’agenda europea, in uno spirito costruttivo e di consenso.
Seduta di governo congiunta
I Governi di Romania e di Moldova hanno avuto, giovedì, a Bucarest, una seduta congiunta, cui hanno partecipato il premier di Chişinău e i ministri dei settori di comune interesse. Sono stati stabiliti alcuni accordi, tra cui quello di cooperazione nei settori turismo, ambiente o quello sull’eliminazione di alcune tariffe di roaming. I premier Viorica Dăncilă e Pavel Filip hanno discusso anche di come stimolare gli investimenti romeni in Moldova. Il capo dell’esecutivo romeno ha accennato alla collaborazione a livello ministeriale, affermando che una cooperazione molto più stretta, tramite la partecipazione dei ministri romeni a eventi o a colloqui a Chişinău, farebbe avvicinare molto i due stati. Viorica Dăncilă ha ribadito che la strada pro-europea è l’unica soluzione per la Moldova e per la prosperità dei suoi cittadini. Dal canto suo, il premier Pavel Filip considera che sia diventata una moda a Chişinău fare dichiarazioni sull’unificazione ed ha attirato l’attenzione che tutto va pensato in modo pragmatico. Pavel Filip si è detto a favore della creazione di uno spazio comune energetico, dei trasporti, della difesa e della sicurezza, nonché culturale. L’esponente moldavo ha annunciato che il 1° dicembre, i cittadini moldavi non pagheranno tasse di roaming per le chiamate fatte in Romania ed ha ringraziato per l’intento di concludere un accordo tra i due stati, affinché le tariffe di telefonia mobile siano abbassate.
RadiRo a Bucarest
Fino a domenica, a Bucarest si svolge RadiRo — l’unico festival del mondo dedicato alle orchestre radio. Questa settimana, sono stati programmati otto concerti sinfonici e, per la prima volta ad un Festival RadiRo, quattro di jazz. Tra gli ospiti della quarta edizione si annoverano orchestre, direttori d’orchestra e solisti di fama mondiale. La più vecchia orchestra radio europea — la MDR Leipzig Radio Symphony Orchestra (Germania) torna in Romania all’attuale edizione del Festival, mentre altre tre orchestre famose si esibiscono per la prima volta alla Sala Radio: la BBC Philharmonic (Gran Bretagna), l’Orchestra della Svizzera italiana – Lugano (Svizzera) e la RTÉ National Symphony Orchestra (Irlanda). Tutti i concerti del festival sono trasmessi dal vivo da Radio Romania, registrati e trasmessi ulteriormente dalla Televisione pubblica romena, nonché da altre radiodiffusioni membri dell’Unione Europea di Radiodiffusione.