La settimana 19 – 24/02/2024
Pronto il calendario elettorale/ Due anni dall’invasione russa in Ucraina. Decisione del Consiglio Supremo di Difesa della Romania/ La Romania ha condannato l’uccisione dell’oppositore russo Alexei Navalny/ Buone notizie per i romeni stabiliti di Spagna
Roxana Vasile, 24.02.2024, 09:00
Pronto il calendario elettorale
Dopo lunghi negoziati, i partiti della coalizione governativa di Bucarest sono giunti, mercoledì, ad un accordo sull’accorpamento di alcune delle elezioni in programma quest’anno. I leader del PSD e del PNL hanno concordato e hanno annunciato che le elezioni amministrative e quelle europee avranno luogo congiuntamente il 9 giugno, le presidenziali si svolgeranno a settembre, mentre le politiche a dicembre. La stabilità politica e la continuità dell’atto di governo sono gli argomenti invocati dal PSD e dal PNL per l’accorpamento delle elezioni. Mentre alle amministrative, i socialdemocratici e i liberali parteciperanno su liste separate, alle elezioni europee ci sarà una lista comune dei candidati dei due partiti, cosa inimmaginabile in un passato relativamente recente, quando erano nemici dichiarati. Ora, il PSD e il PNL stanno parlando di “un minimo sacrificio dell’orgoglio” per l’interesse dei romeni. L’opposizione ritiene contrario alla Costituzione l’accorpamento delle elezioni europee con le amministrative. L’Alleanza La Destra Unita, formata dall’USR, la Forza della Destra (una dissidenza liberale) e il PMP (extraparlamentare), ha lamentato un attacco alla democrazia e afferma che cercherà di impedirlo utilizzando tutti gli strumenti legali disponibili. L’Alleanza per l’Unione dei Romeni ha affermato, a suo turno, che la democrazia è stata ufficialmente uccisa dai leader del PSD – Marcel Ciolacu e del PNL – Nicolae Ciucă, accusando questi ultimi di essere disperati di restare al governo per i prossimi dieci anni di stabilità illusoria.
Due anni dall’invasione russa in Ucraina. Decisione del Consiglio Supremo di Difesa della Romania
Questa settimana si è svolto, a Bucarest, il Consiglio Supremo di Difesa del Paese, convocato dal presidente Klaus Iohannis. Il principale tema in agenda – la grave situazione della sicurezza nella regione del Mar Nero e le sue implicazioni per la Romania. In tale contesto, i membri del Consiglio Supremo di Difesa hanno disposto misure di rafforzamento delle forze armate romene, nonché una serie di azioni volte a consolidare il sistema nazionale di sicurezza informatica. Per la Romania, la guerra nella confinante Ucraina mantiene i rischi di incidenti che possono colpire il territorio e i cittadini, ma anche i pericoli relativi alla sicurezza della navigazione sul Mar Nero – si è affermato nell’ambito del Consiglio Supremo di Difesa. Pertanto, i suoi membri hanno esaminato le misure già prese per la tutela dell’integrità territoriale e della popolazione e hanno esaminato le azioni aggiuntive che si impongono in seguito all’aggravamento della situazione della sicurezza nella regione. Hanno inoltre deciso che la Romania prosegua con le iniziative diplomatiche in vista della cessazione da parte della Russia dell’aggressione militare in Ucraina, iniziata due anni fa, il 24 febbraio 2022.
La Romania ha condannato l’uccisione dell’oppositore russo Alexei Navalny
Il Ministero degli Esteri romeno ha convocato, in questi giorni, l’ambasciatore russo a Bucarest in riferimento alla morte improvvisa, in un carcere in Artica, del politico russo dell’opposizione Alexei Navalny all’età di 47 anni. La responsabilità per la morte di Navalny appartiene esclusivamente alle autorità russe – ha trasmesso al diplomatico il rappresentante del Ministero degli Esteri, che ha chiesto un’indagine trasparente, indipendente e completa in merito alle circostanze in cui è avvenuto il decesso. È stato menzionato anche l’obbligo morale delle autorità russe di consegnare quanto prima la salma di Alexei Navalny alla sua famiglia. In Romania, il presidente Klaus Iohannis e altri esponenti romeni hanno espresso la tristezza per la morte del politico russo dell’opposizione. Decine di persone si sono recate con fiori e candele davanti all’Ambasciata di Russia a Bucarest, con il messaggio “per la democrazia dobbiamo lottare sempre!”.
Buone notizie per i romeni stabiliti di Spagna
I romeni residenti in Spagna hanno ricevuto una buona notizia questa settimana: a cominciare da quest’anno, potranno avere doppia cittadinanza, come hanno annunciato, alla fine degli incontri con esponenti di Madrid, il presidente del Senato, Nicolae Ciucă, e il presidente della Commissione per la politica estera, Titus Corlăţean. I Governi dei due Paesi dovranno, però, percorrere alcuni aspetti tecnici, hanno dichiarato i due. Perciò, il documento dovrebbe essere siglato in occasione della visita del premier spagnolo, Pedro Sánchez, in Romania. La doppia cittadinanza è un argomento importante per i romeni di Spagna. Al momento, loro devono rinunciare alla cittadinanza romena, per ottenere quella dello stato iberico. Ora, la Spagna ha intese sulla doppia cittadinanza solo con i Paesi confinanti, Francia e Portogallo. I romeni formano la seconda più numerosa comunità straniera in Spagna, dopo quella marocchina. Il numero dei romeni che vivono in Spagna supererebbe 1 milione.
Qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024
La nazionale maschile di pallanuoto della Romania andrà ai Giochi Olimpici di Parigi previsti quest’estate e, secondo il sorteggio, farà parte del Gruppo A, accanto a Croazia, Italia, Grecia, Stati Uniti e Montenegro. Ai Mondiali di questo mese a Doha, in Qatar, la squadra si è piazzata al decimo posto e solo la presenza tra le prime otto le avrebbe garantito la partecipazione alle Olimpiadi. Il Sud Africa, che si era qualificato come la migliore squadra del suo continente, ha dichiarato forfait per Parigi. Quindi, la Romania, la squadra con la migliore classificazione tre le non qualificate, è salita sul tabellone olimpico. D’altra parte, la nazionale femminile della Romania è stata sconfitta da quella del Giappone, giovedì, nei quarti di finale dei Mondiali di tennistavolo a squadre, in Busan, nella Corea de Sud. La Romania non ha vinto la medaglia a Busan ma, per il fatto di essere arrivata nei quarti, ha ottenuto la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi.