La settimana 18 – 24/06/2017
Politica, sfiduciato il governo di Bucarest/ Rapporti privilegiati Romania - Germania/ Il presidente Klaus Iohannis al vertice europeo di Bruxelles
Daniela Budu, 23.06.2017, 13:55
Prima nel Parlamento di Bucarest nella settimana
che si conclude: per la prima volta dopo il 1989, un governo è stato sfiduciato
proprio dai partiti che avevano appoggiato il suo insediamento, il PSD e
l’ALDE. 241 deputati e senatori hanno votato a favore della mozione di
sfiducia, che richiedeva 233 voti per essere adottata. Il PNL, l’USR, l’UDMR e
il PMP non hanno votato, ritenendo che si tratta di un problema interno della
coalizione. La sfiducia è stata inoltrata in seguito al rifiuto del premier di
dimettersi, anche se i partiti della coalizione gli avevano ritirato il sostegno
politico. Sorin Grindeanu ha definito come infondate le conclusioni della
valutazione del PSD sui sei mesi di attività del suo gabinetto, da cui
risultavano ritardi nell’applicazione del programma di governo. Dopo il voto,
il premier sfiduciato Sorin Grindeanu ha dichiarato che è importante che il PSD
rimanga unito. Spero che il voto del Parlamento non sia un grande errore, e
che il PSD nomini il futuro primo ministro. La cosa importante è superare
questo blocco e trasmettere agli investitori e alle cancellerie dell’intero
mondo il fatto che la Romania resta un ambiente stabile e prevedibile. Il PSD
non significa Liviu Dragnea, e neanche Sorin Grindeanu, ha detto Grindeanu. A
sua volta, il leader socialdemocratico, Liviu Dragnea, ha precisato che il PSD
è uscito rafforzato da questa azione politica, e il futuro primo ministro sarà
una persona che avrà visione, capace di applicare il programma di governo. La
Romania è tornata alla normalità e alle norme costituzionali. È stata un’azione
politica assunta dal PSD e dall’ALDE, che hanno assunto anche un rischio
politico. Non desideriamo rischiare che un programma di governo ambizioso sia
messo in forse. Per noi, la cosa più importante è rimasta, rimane e rimarrà il
programma di governo che cambia la Romania in meglio, ha detto Dragnea.
Lunedì, il presidente Klaus Iohannis svolgerà consultazioni con i partiti
parlamentari sulla formazione del nuovo governo.
Questa settimana, il presidente Klaus Iohannis si
è recato in visita in Germania, dove ha discusso con il collega Frank-Walter
Steinmeier e con la cancelliera Angela Merkel sia dei rapporti bilaterali
privilegiati, che della situazione dell’UE e delle relazioni transatlantiche.
La cancelliera tedesca ha sottolineato che Bucarest e Berlino condividono le
stesse opinioni in materia di Brexit e protezione delle frontiere, ma anche di
terrorismo e migrazione. Angela Merkel ha dichiarato che la Romania ha compiuto
dei progressi importanti per quanto riguarda lo stato di diritto e la lotta
alla corruzione, e ha richiamato l’attenzione che un’indebolimento di questi
progressi non sarebbe una cosa positiva. Per la Romania, la relazione con la
Germania non è solo una di importanza strategica, bensì anche una privilegiata,
tra le migliori che abbiamo, ha dichiarato il presidente romeno. Klaus Iohannis
ha partecipato ad un evento dedicato a 50esimo anniversario dei rapporti
diplomatici bilaterali a livello di ambasciata. Il capo dello stato ha
ricordato la componente economica, in continua crescita, ma anche la minoranza
tedesca di Romania che fa da catalizzatore nel dialogo tra i due stati, ha
detto Iohannis. Per la Romania, il partenariato a valenze strategiche con la
Germania è un elemento fondamentale della politica estera. I 10 anni di
membership europea e l’intero percorso europeo ed euroatlantico della Romania
hanno costituito un periodo di trasformazioni spettacolari nella nostra storia.
E la Germania, sotto la cui presidenza di turno siamo entrati a far parte
dell’Unione Europea, è stata sempre un nostro partner di fiducia, ha
dichiarato Iohannis. Il presidente romeno ha tenuto anche un discorso al Museo
di Storia Tedesca di Berlino, in occasione della cerimonia che ha commemorato
le vittime del rifugio e dell’espulsione. Klaus Johannis ha affermato che attualmente
il fenomeno della migrazione pone dei problemi all’intera comunità
internazionale.
Sempre questa
settimana, il presidente romeno ha incontrato anche il collega francese
Emmanuel Macron, in margine al Consiglio Europeo di Bruxelles, per discutere
temi riguardanti le relazioni bilaterali, gli affari europei e i dossier
internazionali. Il vertice comunitario estivo è stato dedicato questa volta al
futuro della costruzione europea. Il tema principale della prima giornata – la
lotta al terrorismo, e il Consiglio Europeo ha deciso di cooperare più
strettamente con l’industria online. I leader comunitari hanno concordato di
istituire un meccanismo permanente di cooperazione europea in materia di
difesa, che significa anche una maggiore integrazione degli stati membri in
questo campo. Il presidente ha precisato che non si può ancora precisare del
quale dei cosiddetti battlegroups farà parte la Romania o quali capacità
militari svilupperà. La Romania è molto interessata, in quanto auspichiamo una
collaborazione stretta tra tutti gli stati membri dell’Unione, e daremo il
nostro contributo da questo punto di vista. Però, ovviamente, con la stessa
menzione che ho fatto anche altre volte: non vogliamo sviluppare un
parallelismo con la NATO; vogliamo sviluppare delle strutture che, da una
parte, rispondono alle necessità dell’Unione, e dall’altra sono complementari e
non fanno concorrenza alle strutture dell’Alleanza, ha detto Klaus Iohannis. I
leader europei si sono posti anche l’obiettivo di ultimare entro fine anno il
lavoro al nuovo sistema di scambio di informazioni sui confini. (traduzione di Iuliana Anghel)