La settimana 18 – 23 dicembre
34 anni dalla Rivoluzione anticomunista del dicembre 1989/ Via libera del Parlamento di Bucarest alla Finanziaria 2024/ Misure di contrasto dellevasione fiscale/ Tragedia a Odorheiu Secuiesc (centro)
Leyla Cheamil, 22.12.2023, 13:08
34 anni dalla Rivoluzione anticomunista del dicembre 1989
Mercoledì 20 dicembre sono passati 34 anni da quando Timişoara (ovest) si è dichiarata la prima città libera dal comunismo in Romania. Per celebrare il giorno della vittoria contro il comunismo si sono svolti alcuni eventi, tra cui proiezioni di cortometraggi e documentari. 34 anni fa, dopo la sanguinosa repressione della rivolta iniziata il 17 dicembre, gli operai delle grandi fabbriche scesero in sciopero, si schierarono e si radunarono nel centro della città. Di fronte alla folla, lesercito si ritirò nelle caserme, gli arrestati furono rilasciati e si costituì il Fronte Democratico Romeno. Scoppiata a Timişoara, la rivolta popolare contro il regime guidato dal dittatore Nicolae Ceauşescu si diffuse in diverse città del Paese, compresa la capitale Bucarest. Nella serata del 21 dicembre, nel centro della capitale sono morti i primi bucarestini che ebbero il coraggio di scendere in piazza e di chiedere la rimozione del regime dittatoriale. Le prime vittime furono alla Barricata dell’Intercontinental e alla Sala Dalles. La rivoluzione culminò il 22 dicembre con la fuga di Ceuşescu dalla sede del comitato centrale del Partito Comunista. Catturati e processati sommariamente, Ceauşescu e sua moglie, Elena, furono giustiziati il 25 dicembre. La Romania è stato l’unico Paese comunista dell’Europa in cui il cambiamento del regime è avvenuto con spargimento di sangue. Nelle violenze accadute, più di 1000 persone hanno perso la vita e circa 3000 sono rimaste ferite. I giovani devono sapere che la libertà di cui godono oggi è stata pagata con le vite di migliaia di eroi, ha trasmesso, in un messaggio il primo-ministro Marcel Ciolacu. Egli ha sottolineato che la Rivoluzione Romena del Dicembre 1989 è stato il momento in cui l’ideale della libertà ha sconfitto il terrore fortemente insediato tra la popolazione.
Via libera del Parlamento di Bucarest alla Finanziaria 2024
Il Parlamento romeno ha dato il via libera alla finanziaria e alla legge sul budget della previdenza sociale per l’anno prossimo. Il bilancio 2024 è basato su una crescita economica del 3,4%. Il premier socialdemocratico Marcel Ciolacu ha dichiarato, dopo l’adozione, che è un budget per i romeni, non per i politici, ed ha aggiunto che il documento punta sullo sviluppo e sugli investimenti. A cominciare dal 1 gennaio 2024, le pensioni aumentano del 13,8%, mentre da settembre alcune aumentano in seguito al ricalcolo. I budget stanziati all’istruzione e alla sanità prevedono crescite record, mentre gli investimenti rappresenteranno il 7% del PIL l’anno prossimo. Dopo tre giorni di dibattiti-maratona nel Parlamento, i budget delle principali istituzioni sono stati approvati nella forma prevista dal Governo. Sono stati accettati anche alcuni emendamenti, proposti sia dalla coalizione governativa che dall’opposizione, e i finanziamenti avverranno tramite la riassegnazione dei fondi. Dall’opposizione, l’USR ha criticato il documento, affermando che la finanziaria per l’anno prossimo è costruita su bugie, incassi sopravalutati e spese sottovalutate.
Misure di contrasto dell’evasione fiscale
La Camera dei Deputati di Bucarest ha adottato martedì il ddl avviato dai leader del PSD e del PNL, Marcel Ciolacu e Nicolae Ciucă, riguardante alcune misure volte a rafforzare la capacità di combattere levasione fiscale. Secondo i nuovi provvedimenti, la mancata ritenuta di imposte e/o contributi sarà considerata reato e verrà punita con la reclusione da 1 anno a 5 anni o con la multa. Costituiranno altresì delitti di evasione fiscale e saranno puniti con la reclusione da 3 a 10 anni e linterdizione di alcuni diritti o con la multa, lalterazione, la distruzione o loccultamento di documenti contabili, di memorie di tassametri e di marcatori fiscali elettronici o di altri mezzi di archiviazione dei dati, compresi quelli elettronici. Esiste la possibilità che il fatto non venga punito, ad esempio, se il danno non supera il milione di euro e il suo valore maggiorato del 15%, a cui si aggiungono interessi e sanzioni, viene effettivamente pagato per intero. Dallopposizione, lUSR e la Forza della Destra hanno denunciato alla CCR lincostituzionalità di questo disegno di legge che, secondo il deputato dellUSR Stelian Ion, “non fa altro che aiutare i grandi evasori di Romania”.
Tragedia a Odorheiu Secuiesc (centro)
La Romania è stata segnata, questanno, da una serie di tragedie che hanno suscitato reazioni nellopinione pubblica. Tra queste cè quella di Odorheiu Secuiesc (centro), dove un allievo di 17 anni è morto e tre sono rimasti feriti, dopo il crollo del muro di un collegio dove si stavano effettuando lavori alle fondamenta. Lamministratore della società che eseguiva i lavori è indagato per i reati di omicidio colposo e lesioni colpose. È accusato di aver effettuato degli scavi proprio a ridosso del muro delledificio, lavori non autorizzati e che ne avrebbero portato al crollo. Il tribunale di Târgu Mureş ha disposto contro di lui un controllo giudiziario per 60 giorni. Da parte loro, la Prefettura e il Ministero dellIstruzione hanno ordinato lavvio di diverse indagini sul caso delledificio che ospitava quasi 100 alunni, di proprietà dellarcidiocesi romano cattolica di Alba Iulia e affittato dallautorità pubblica locale.
Cittadini romeni e loro familiari, evacuati dalla Striscia di Gaza, sono arrivati in Romania
14 cittadini romeni e i loro familiari, evacuati dalla Striscia di Gaza, sono arrivati lunedì mattina in Romania, ha annunciato il Ministero degli Affari Esteri di Bucarest. Erano entrati sul territorio dellEgitto attraverso la frontiera di Rafah, da dove sono stati prelevati dai rappresentanti dellambasciata di Romania nel Paese arabo. Finora sono state evacuate dalla Striscia di Gaza oltre 300 persone, cittadini romeni e loro familiari. Daltra parte, tra le persone tenute in ostaggio dai terroristi nella Striscia di Gaza, cè ancora solo un romeno con doppia cittadinanza. Lambasciata di Romania a Tel Aviv mantiene i contatti con le autorità israeliane su questo tema.