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La settimana 18 – 23/02/2019

Il presidente avvisa la CCR in merito alla finanziaria/ Nuove modifiche nella giustizia e reazioni da Bruxelles/ Nuovi ministri in Romania/ Riunione dei ministri del commercio degli stati UE, a Bucarest

La settimana 18 – 23/02/2019
La settimana 18 – 23/02/2019

, 23.02.2019, 07:00

Il presidente avvisa la CCR in merito alla finanziaria


Il presidente Klaus Iohannis ha deciso di avvisare la Corte Costituzionale in merito alla finanziaria della Romania per il 2019, che ha ricevuto in vista della promulgazione. Stando al capo dello stato, il bilancio redatto dalla coalizione PSD-ALDE mette in pericolo l’economia romena, contiene elementi contrari alla costituzione e impedisce la Romania di adempiere agli obblighi assunti nei confronti dell’UE. Il capo dello stato considera la finanziaria non realistica, sopravalutata e in ritardo, perché secondo la legge sarebbe dovuta arrivare al Parlamento il 15 novembre 2018. Stando al presidente, è ridicolo considerare il budget per il 2019 uno dedicato agli investimenti, come affermato dalla premier Viorica Dăncilă, mentre le cifre indicano piuttosto un budget di austerità, con finanziamenti di sussistenza, con zero investimenti in alcuni settori, con necessità di riorganizzazione e persino di licenziamenti generate dalla mancanza di fondi per le spese correnti. Il presidente ha accusato il potere che non ha soldi per investimenti, però ha stanziato ingenti somme ai partiti, soprattutto al PSD, il principale partito della coalizione governativa. In risposta, il presidente del Senato, il leader dell’ALDE, Călin Popescu Tăriceanu ha affermato che il gesto del presidente è inopportuno.



Nuove modifiche nella giustizia e reazioni da Bruxelles


Il ministro della Giustizia, Tudorel Toader, ha promosso, questa settimana, tramite ordinanza d’urgenza, una serie di modifiche delle leggi sulla Giustizia, che riguardano, tra l’altro, la nomina di procuratori con cariche importanti o addirittura gli attributi del capo della sezione d’indagine. Toader ha spiegato che queste cariche possono essere occupate anche da procuratori che sono stati giudici e che le persone che le ricoprono attualmente tramite delega lo potranno ancora fare per 45 giorni. La Direzione Nazionale Anticorruzione considera che non ci sia alcuna situazione straordinaria che giustifichi l’adozione tramite ordinanza d’urgenza di alcuni provvedimenti relativi alla destituzione dall’incarico dei magistrati oppure al cambiamento del modo di organizzazione delle procure. Anche i procuratori della DIICOT — la procura antimafia — criticano l’ordinanza, affermando che le modifiche sono contrarie alla struttura costituzionale e mettono il Ministero Pubblico nell’impossibilità di svolgere la sua attività. Il CSM, tramite la Sezione per i procuratori, ha attirato l’attenzione che le modifiche apportate dal governo alle leggi sulla giustizia possono intaccare gravemente l’attività delle procure. Ha reagito anche la Commissione Europea. Il portavoce, Margaritis Schinas, ha affermato che l’esecutivo comunitario segue con grande preoccupazione gli ultimi sviluppi legati allo stato di diritto in Romania sia per quanto riguarda il contenuto, che per quanto riguarda la procedura degli ultimi cambiamenti, l’uso delle ordinanze d’urgenza, senza consultazioni con i rappresentanti della giustizia e con le persone direttamente interessate. Queste modifiche, ha aggiunto ancora il rappresentante della Commissione, sembrano essere in diretta contraddizione con le raccomandazioni fatte nell’ambito del MCV, sostenute da tutti gli stati membri. I principali partiti dell’opposizione, il PNL e l’USR, hanno inoltrato alla Camera dei Deputati una mozione semplice sulla giustizia. Le modifiche sono state criticate anche dal capo dello stato. I magistrati sono scesi in piazza in gran numero per protestare, affermando che le modifiche intaccano gravemente l’indipendenza del sistema giudiziario.



Nuovi ministri in Romania


Il presidente Klaus Iohannis ha firmato, giovedì, i decreti di nomina di Vasile-Daniel Suciu, proposto come vice primo-ministro e ministro dello Sviluppo Regionale e dell’Amministrazione Pubblica, e di Alexandru-Răzvan Cuc, proposto al Ministero dei Trasporti. La premier Viorica Dăncilă ha dichiarato di aver fatto queste proposte per porre fine alla situazione di blocco dell’attività del Governo, soprattutto perché scadeva il periodo di mandato interinale ai due dicasteri. Lo Sviluppo Regionale e i Trasporti sono due settori chiave, per i quali abbiamo previsto nella finanziaria le somme necessarie in vista della realizzazione degli investimenti di cui la Romania ha bisogno. Per una buona implementazione dei progetti di investimenti è necessario il coordinamento da parte di ministri con pieni diritti nell’esercitazione delle funzioni”, ha precisato il primo-ministro. In precedenza, ai due ministeri erano stati nominati Olguţa Vasilescu e Mircea Drăghici. Loro sono stati, però, bocciati più volte da Klaus Iohannis ed hanno deciso alla fine di rinunciare alle candidature.



Riunione dei ministri del commercio degli stati UE, a Bucarest


Il Commissario europeo per il commercio, Cecilia Malmström e il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, Roberto Azevędo, hanno partecipato, questa settimana, a Bucarest, alla riunione informale dei ministri del commercio degli stati comunitari, svoltasi nell’ambito della presidenza romena del Consiglio UE. I colloqui hanno puntato sul processo di modernizzazione dell’Organizzazione Mondiale del Commercio e sui rapporti commerciali tra l’UE e gli USA. Sempre questa settimana, gli stati membri dell’UE hanno validato, alla riunione del Comitato dei Rappresentanti Permanenti, l’accordo politico raggiunto dalla Romania con il Parlamento Europeo in merito alla Direttiva sui Diritti d’Autore nel Mercato Unico Digitale. La direttiva offre una remunerazione corretta agli aventi diritti d’autore e prende in considerazione anche gli interessi degli utenti privati. La direttiva avrà un impatto positivo su un’ampia categoria di protagonisti, come, ad esempio, redattori mass-media, istituzioni culturali, di insegnamento, artisti, interpreti, creatori e professionisti del mondo della cultura.

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