La settimana 17 – 23/01/2016
La politica estera, all'attenzione del capo dello stato/ Il premier Dacian Ciolos, in Francia/ La Romania e la NATO/ Gli eletti locali, senza pensioni speciali
Florentin Căpitănescu, 22.01.2016, 12:34
Il presidente romeno Klaus Iohannis ha ricevuto a Bucarest Victoria Nuland, assistente del segretario di stato USA per gli affari europei ed euroasiatici. I due hanno sottolineato il carattere privilegiato delle relazioni bilaterali e hanno ribadito il desiderio delle parti di consolidare, in tutte le sue dimensioni, il partenariato strategico. Sono stati ricordati anche i progressi che la Romania ha compiuto nella lotta contro la corruzione. Sempre questa settimana, il presidente Iohannis ha dichiarato, al tradizionale incontro annuo con i capi delle missioni diplomatiche accreditati a Bucarest, che il partenariato strategico con gli USA e l’appartenenza alla NATO e all’UE sono stati, sono e rimarranno i pilastri principali della politica estera romena. Egli ha aggiunto che la Romania desidera consolidare i partenariati strategici con Germania, Francia, Polonia, Italia, Spagna, Gran Bretagna e Turchia e che continuerà a concedere un’importanza particolare ai legami con gli stati vicini, soprattutto con la Moldova (ex-sovietica, a maggioranza romenofona). Inoltre, il capo dello stato ha dichiarato che aspetta dall’UE una migliore pianificazione della propria agenda, principalmente nel dossier della migrazione, e un management più efficace a livello delle istituzioni comunitarie. La Romania mantiene l’obiettivo di aderire allo spazio Schengen, anche se attualmente questo è messo in forse, ha aggiunto il presidente Iohannis.
L’adesione allo spazio di libera circolazione ha rappresentato un tema importante anche nei colloqui che il premier romeno Dacian Ciolos ha svolto a Parigi con il presidente François Hollande e con l’omologo Manuel Valls. Dacian Ciolos, sulla posizione della Romania in questo dossier, ripresa all’incontro con il capo dello stato francese: Ho confermato il fatto che la Romania appoggia i progetti di consolidamento al confine, poichè essa stessa ha una delle maggiori frontiere esterne dell’Unione Europea nella sua responsabilità. Intendiamo continuare a fare il nostro lavoro da questo punto di vista e speriamo che questo contributo della Romania al controllo delle frontiere sia riconosciuto, accanto ai criteri che sono stati già adempiuti da Bucarest, per aderire allo spazio Schengen. Almeno, in una prima tappa, con l’apertura delle comunicazioni aeree, degli aeroporti. All’incontro con il presidente Hollande, tra l’altro, sono stati apprezzati i frutti portati dal partenariato strategico bilaterale ed è stata annunciata la visita che questi farà nel corso del corrente anno a Bucarest. Sono stati portati in primo piano gli obiettivi comuni nei campi militare, economico e culturale, e passati in rassegna temi attuali dell’agenda europea, come l’ondata migratoria e il terrorismo. All’incontro con rappresentanti dell’imprenditoria francese, il premier Ciolos ha dichiarato che la Romania è stabile politicamente e prevedibile dal punto di vista fiscale e di bilancio. Egli ha parlato di un miglior coordinamento tra lo stanziamento di bilancio comunitario e il budget nazionale di investimenti e di una maggiore attenzione in riferimento all’efficacia delle compagnie statali. Altri punti di riferimento della visita sono stati i colloqui con i presidenti delle due Camere del Parlamento di Parigi e con i rappresentanti della comunità romena.
Il ministro della Difesa romeno, Mihnea Motoc, ha incontrato a Bruxelles il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg. Per l’occasione, il ministro romeno ha sottolineato l’importanza che va concessa alla situazione di sicurezza nella regione allargata del Mar Nero. Inoltre, Motoc ha assicurato che nel 2016 la Romania manterrà l’impegno relativo alla partecipazione alla missione Resolute Support in Afghanistan, con circa 650 militari. I due hanno discusso anche dell’applicazione del Piano di crescita della capacità operativa della NATO e dell’agenda del prossimo vertice dell’Alleanza, in programma a Varsavia, a luglio. Sempre al Quartier Generale dell’Alleanza, il ministro Motoc ha incontrato anche il presidente del Comitato Militare della NATO, il generale Petr Pavel.
La legge sulle pensioni speciali degli eletti locali non è conforme alla Legge Fondamentale, ha deciso la Corte Costituzionale della Romania, in seguito alla segnalazione del Governo tecnico. La Corte ha constatato che la legge non è chiara, che viola provvedimenti costituzionali riguardanti l’uguaglianza dei diritti dei cittadini e non precisa la fonte di finanziamento. D’altronde, nella segnalazione, il Governo ha richiamato l’attenzione sulla mancanza delle risorse dal bilancio e della concessione retroattiva dei diritti speciali. Se la legge, approvata dal Senato a dicembre, fosse entrata in vigore, gli oltre 16 mila beneficiari – sindaci, vicesindaci, presidenti e vicepresidenti di Consigli Provinciali – avrebbero ricevuto pensioni speciali tra i 350 e 1.500 euro.