La settimana 16 – 22/06/2019
Politica: il governo di Bucarest supera sfiducia/ UE: il presidente Klaus Iohannis al Vertice di Bruxelles/ Voto: dibattito per migliorare legislazione/ Schengen: la libera circolazione dei romeni
Corina Cristea, 22.06.2019, 08:00
Il governo PSD-ALDE presieduto dalla leader socialdemocratica ad interim, Viorica Dancila, resta in carica in seguito al no del Parlamento alla sfiducia inoltrata dalle opposizioni. Il documento, nel quale si leggeva che la Romania ha urgente bisogno di un governo con visione pro-europea e orientato verso le priorità di sviluppo del Paese – istruzione, sanità, investimenti e fondi europei – ha riunito solo 200 voti dei 233 necessari per passare. Mentre gli iniziatori – parlamentari PNL, USR, PMP, UDMR e non iscritti – hanno accusato il governo PSD-ALDE di aver attaccato continuamente la giustizia e destabilizzato l’economia, la maggioranza ha messo in dubbio la volontà dell’opposizione di assumere il governo in questo periodo. La sfiducia era stata annunciata dall’opposizione liberale dopo le europee del 26 maggio, quando il PSD è arrivato secondo e il suo partner governativo ALDE non ha superato la soglia di sbarramento del 5%.
Riunitisi al vertice europeo d’estate, i leader comunitari hanno adottato l’Agenda Strategica dell’Unione per i prossimi cinque anni, incentrata su quattro priorità: tutela dei cittadini, una base economica solida, un’Europa verde, equa, sociale e climaticamente neutra come impatto e, non in ultimo, la promozione dei valori e degli interessi europei sulla scena mondiale. Fumata nera, invece, sulle massime cariche comunitarie, rinviando la decisione al 30 giugno. La più contesa è quella di presidente della Commissione europea, per la quale il candidato che subentrerà a Jean-Claude Juncker dovrà riunire almeno 21 voti dagli stati membri, ma anche la maggioranza assoluta dell’Europarlamento. Al vertice di Bruxelles, dove il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha presentato i risultati del semestre di Presidenza del Consiglio UE, i leader comunitari hanno salutato l’attività svolta dalla Romania in materia di quadro finanziario pluriennale, nell’ambito del quale sono stati convenuti 10 programmi settoriali dei 37 inoltrati dalla Commissione europea. La Presidenza romena al Consiglio UE è stata ottima, con un gran numero di dossier maturati con successo, valutava, da parte sua, il presidente Iohannis prima del Consiglio, ricordando che anche il summit svoltosi il 9 maggio a Sibiu ha rappresentato un successo riconosciuto da tutti.
La premier Viorica Dancila ha annunciato che il governo sta lavorando a un ddl per la revisione della legislazione elettorale, nel senso di migliorare il processo della votazione, di modo che tutti i cittadini, in Romania e all’estero, possano esercitare questo diritto costituzionale nelle migliori condizioni. In precedenza, anche la Presidenza aveva sollecitato misure urgenti volte ad eliminare le disfunzioni sorte nei seggi elettorali all’estero alle recenti europee. Il 26 maggio, decine di migliaia di romeni all’estero hanno fatto per ore file enormi per esercitare il diritto costituzionale al voto, e moltissimi non ce l’hanno fatta, come era accaduto anche alle presidenziali del 2014. Un gruppo di lavoro costituito presso la Presidenza dopo gli incidenti del 26 maggio ha ascoltato le opinioni dei cittadini che vivono all’estero, delle autorità responsabili, delle ong e degli esperti nel campo elettorale, individuando insieme le misure da adottare per consentire il voto in condizioni decenti.
La Romania non è lontana dall’ingresso nell’Area Schengen o dall’inclusione nel programma Visa Waiver. Lo ha dichiarato il commissario europeo per le migrazioni e gli affari interni, Dimitris Avramopoulos, presente alla riunione ministeriale UE-USA nel campo della giustizia e degli affari interni, svoltasi a Bucarest, nell’ambito del semestre romeno di Presidenza del Consiglio UE. L’ingresso della Romania nell’Area Schengen, previsto per il 2011, dopo l’entrata nell’UE nel 2007, è stato ripetutamente rinviato dall’opposizione di certi stati membri. Ora Dimitris Avramopoulos dice che la Romania ha adempiuto a tutti gli impegni assunti, aggiungendo che non è lontano neanche il giorno in cui i romeni viaggieranno senza visti negli Stati Uniti. Presente all’incontro di Bucarest, il procuratore generale degli USA, William Barr, ha incontrato le massime cariche istituzionali a margine della riunione, esprimendo apprezzamenti particolari per il solido Partenariato Strategico con la Romania, da lui definita come il più affidabile alleato degli USA nella regione.