La settimana 16 – 21/09/2024
Aiuti agli sfollati / Riunione del Consiglio di Difesa a Bucarest / Riunione B9 a Bucarest / Roxana Mînzatu, vicepresidente della Commissione Europea / Piano nazionale per la grande industria / Partenariato per prevenire la tratta di bambini
Daniela Budu, 21.09.2024, 07:00
Aiuti agli sfollati
Come le autorità di diversi stati europei, anche le autorità romene sono state in allerta questa settimana, dopo le gravi inondazioni che hanno colpito la Romania orientale. Sono stati allestiti campi profughi e avviate operazioni di soccorso in seguito alle inondazioni che hanno ucciso sette persone e distrutto migliaia di case. Presso il Ministero della Salute è stata organizzata una cellula di crisi per fornire assistenza medica agli abitanti delle province di Galaţi e Vaslui, le più colpite dalle inondazioni. Il Ministero dell’Interno e il Ministero della Difesa hanno mobilitato centinaia di vigili del fuoco, gendarmi, soldati, nonché attrezzature per contribuire all’evacuazione delle vittime e intervenire nel ripristino delle infrastrutture distrutte dalle acque. Nelle località più colpite sono stati allestiti campi profughi con una capacità di centinaia di posti. La Croce Rossa Romena ha lanciato una campagna di soccorso e ha inviato nella zona camion con acqua e cibo. Anche il governo di Bucarest ha inviato cibo e acqua e ha approvato la consegna dalle riserve statali di alcuni edifici modulari dove i bambini possono studiare. Ha inoltre approvato, nella riunione straordinaria di lunedì, gli aiuti d’urgenza per le famiglie colpite. Le autorità romene continuano a promettere sostegno alla popolazione sfollata. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato un aiuto di 10 miliardi di euro del Fondo di coesione UE per i Paesi colpiti dalle inondazioni nell’Europa Centrale e Orientale, la Romania compresa.
Riunione del Consiglio di Difesa a Bucarest
Giovedì si è svolta a Bucarest una riunione del Consiglio Supremo di Difesa del Paese. Tra i principali temi di discussione: la guerra nella confinante Ucraina, la dotazione dell’esercito nei prossimi dieci anni e il rafforzamento del partenariato strategico con la Repubblica di Moldova. I membri del CSAT hanno dichiarato che la Romania è direttamente interessata ad avere sul suo territorio capacità industriali che possano garantire sia la produzione di attrezzature militari moderne per la dotazione delle strutture di forza in tempo di pace, sia lo sviluppo di nuove attrezzature per moltiplicare le capacità militari in situazioni di crisi o di guerra. Tenendo conto dei recenti sviluppi nel Paese confinante, i membri del CSAT hanno discusso ulteriori misure per scoraggiare e combattere le minacce alla sicurezza, da attuare a livello nazionale, nonché con il sostegno degli alleati della NATO. D’altra parte, la Romania ha riaffermato il suo sostegno al percorso europeo di Chișinau tramite l’appoggio all’implementazione delle riforme e delle politiche pubbliche necessarie.
Riunione B9 a Bucarest
La NATO deve reagire alle incursioni della Russia nello spazio aereo dei suoi Paesi membri, nel contesto della guerra in Ucraina, ha affermato il ministro della Difesa, Angel Tîlvăr. Durante l’incontro B9 a Bucarest dei ministri della Difesa degli stati alleati del fianco orientale della NATO, il funzionario romeno ha affermato che la situazione della sicurezza nella regione del Mar Nero rimane preoccupante a causa delle minacce generate dalle azioni aggressive della Federazione Russa, anche attraverso la disinformazione e gli attacchi informatici. Angel Tîlvar: “Gli stati B9 sono profondamente preoccupati a causa delle ripetute incursioni di droni e missili della Federazione Russa nello spazio aereo della NATO in Polonia, Romania, Lettonia, nonché per l’escalation delle tensioni lungo i confini della NATO. Ecco perché è necessaria una risposta forte e coordinata a livello alleato, nonché l’attuazione quanto prima possibile del modello rotazionale della difesa aerea e antimissile integrata della NATO”. Sempre mercoledì, a Bucarest, il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha chiesto alla Romania di analizzare la possibilità di abbattere droni e missili russi vicino allo spazio aereo romeno. Nell’incontro con la sua omologa, Luminiţa Odobescu, egli ha apprezzato il sostegno alla difesa dell’indipendenza dell’Ucraina tramite la decisione della Romania di donare il sistema Patriot. Il capo della diplomazia romena ha ribadito il pieno sostegno della Romania alla difesa dell’indipendenza, della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina.
Roxana Mînzatu, vicepresidente della Commissione Europea
La Romania ha, per la prima volta, la carica di vicepresidente della Commissione Europea, che sarà occupata dall’eurodeputata socialdemocratica Roxana Mînzatu, ex ministra degli investimenti e dei progetti europei a Bucarest. L’annuncio è stato dato dal capo della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che ha presentato martedì la struttura del nuovo Esecutivo comunitario. Roxana Mînzatu sarà a Bruxelles anche commissaria per le Competenze e l’Istruzione, il Lavoro, i Diritti sociali e la Demografia. Lei ha dichiarato che il settore che spetta alla Romania, in questo caso il mercato del lavoro, è essenziale per la competitività dell’Unione. Dopo la nomina, il primo ministro Marcel Ciolacu ha affermato che in questo modo la Romania diventa parte delle decisioni a livello dell’Unione Europea.
Piano nazionale per la grande industria
La coalizione governativa di Bucarest ha deciso martedì di completare al più presto possibile il piano di sostegno ai grandi investimenti strategici nell’industria manifatturiera, metallurgica, siderurgica e chimica. Secondo il primo ministro Marcel Ciolacu, il piano ha tre componenti principali. Si tratta di un aiuto di Stato da 500 milioni di euro e agevolazioni fiscali per investimenti per oltre 150 milioni di euro, un altro aiuto di Stato da un miliardo di euro in sei anni per la decarbonizzazione dei processi produttivi e l’efficienza energetica e un terzo aiuto da 1,25 miliardi di lei (circa 250 milioni di euro) per 15 aziende che realizzano investimenti nella produzione di materie prime industriali.
Partenariato per prevenire la tratta di bambini
I governi romeno e americano hanno firmato un partenariato quadro nel campo della protezione dell’infanzia, della durata di cinque anni. L’ambasciatrice degli Stati Uniti a Bucarest, Kathleen Kavalec, ha assicurato che gli Stati Uniti sosterranno la Romania nei suoi sforzi per sviluppare una strategia di prevenzione centrata sulle vittime, per aumentare la protezione dei minori vittime della tratta e per migliorare le indagini. Da parte sua, il ministro degli Interni romeno, Cătălin Predoiu, ha apprezzato che la firma del partenariato è la continuazione di altre collaborazioni e dimostra la determinazione delle autorità di Bucarest nel combattere ogni forma di abuso sui minori. La Romania è il primo Paese in Europa a beneficiare del sostegno finanziario americano di 10 milioni di dollari per il miglioramento del sistema nazionale di prevenzione e lotta alla tratta di bambini.