La settimana 16 – 21/03/2020
Stato di emergenza in Romania a causa della pandemia di coronavirus/ Nuove restrizioni imposte dalle autorità romene per contrastare il COVID 19/ Pene più severe per chi non rispetta le regole imposte dalle autorità per arginare la pandemia
România Internațional, 21.03.2020, 07:00
Stato di emergenza in Romania a causa della pandemia di coronavirus
Per la prima volta negli ultimi 20 anni, in Romania è stato dichiarato, lunedì, per un periodo di 30 giorni, lo stato di emergenza, a causa della pandemia di coronavirus. Stando al presidente Klaus Iohannis, che ha fatto l’annuncio, la diffusione dei contagi dal virus COVID-19 potrà essere fermata solo tramite misure eccezionali che hanno determinato effetti positivi in Paesi che finora sono stati gravemente colpiti. Perciò, anche in Romania sono state prese misure simili per un mese. Le scuole e le università resteranno chiuse, si potrebbero chiudere anche i confini e, se sarà necessario, in alcune zone potrebbe essere vietato il traffico stradale, ferroviario e aereo. Potrebbero inoltre essere requisiti equipaggiamenti di protezione, disinfettanti e altri farmaci utilizzati nella cura dei malati di coronavirus. Il capo dello stato ha lanciato un appello ai suoi connazionali di osservare strettamente le regole, di evitare le zone affollate e di limitare il più possibile gli spostamenti. Il decreto sulla dichiarazione dello stato di emergenza — firmato dal capo dello stato — è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Giovedì pomeriggio, il Parlamento si è riunito in seduta plenaria per votarlo. Per la prima volta, i dibattiti si sono svolti in teleconferenza e i senatori e i deputati hanno votato tramite un’applicazione informatica securizzata.
Nuove restrizioni imposte dalle autorità romene per contrastare il COVID 19
In Romania, che da lunedì è in stato di emergenza, sono entrate in vigore nuove restrizioni per contrastare il nuovo coronavirus. Il ministro dell’Interno, Marcel Vela, ha reso pubblico, martedì sera, che, tramite un’ordinanza militare, sono stati sospesi la vendita e il consumo di prodotti alimentari, di alcolici e analcolici sia all’interno che all’esterno dei ristoranti, alberghi, caffetterie e altri spazi pubblici. Sono state sospese tutte le attività culturali, scientifiche, artistiche, religiose, sportive, di divertimento, i giochi d’azzardo, i trattamenti balneo-climatici e di bellezza in spazi chiusi. A livello sanitario, i medici neolaureati nelle specialità di medicina d’urgenza, anestesia, terapia intensiva e malattie contagiose interrompono gli stage pratici presso gli altri reparti in cui erano stati distribuiti a turno e vengono inseriti nei turni diurni e notturni dei reparti in cui sono specializzati. Gli studenti di medicina a cominciare dal quarto anno di studio e gli alunni a cominciare dal secondo anno delle scuole postliceali sanitarie saranno reclutati, volontariamente, per appoggiare le attività di pronto soccorso, se sarà superata l’attuale capacità delle unità sanitarie. Quanto al trasporto aereo effettuato da operatori economici, tutti i voli andata e ritorno Spagna-Romania sono sospesi per 14 giorni a cominciare dal 18 marzo. Inoltre, si proroga la sospensione dei voli da e verso l’Italia per un ulteriore periodo di 14 giorni, a cominciare dal 23 marzo. Il principale operatore di trasporto ferroviario in Romania, CFR Viaggiatori, sospende, temponeamente, la circolazione dei treni internazionali che fanno il collegamento con l’Ungheria e l’Austria e con le confinanti Bulgaria e Moldova.
Pene più severe per chi non rispetta le regole imposte dalle autorità per arginare la pandemia
L’Esecutivo romeno ha deciso di inasprire le pene nei confronti di chi non osserva l’isolamento domiciliare oppure dichiara il falso o disinforma le autorità in merito alle zone in cui ha viaggiato. Il reato di procurata epidemia è previsto nel Codice Penale, che è stato modificato tramite ordinanza d’urgenza. Il premier Ludovic Orban ha spiegato che le modifiche sono state apportate dopo che sono state applicate multe e aperte decine di fascicoli penali, perché le persone in isolamento domiciliare non hanno osservato la quarantena, oppure perché persone in arrivo dalle zone rosse hanno mentito le autorità per non essere messe in quarantena. Le nuove pene possono arrivare fino a 15 anni di carcere.
Misure di sostegno per i dipendenti e le compagnie romene colpite dalla pandemia
Il Governo di Bucarest ha approvato anche una serie di misure a sostegno dell’ambiente economico e imprenditoriale, nel tentativo di arginare gli effetti negativi della pandemia di coronavirus. Le misure riguardano sia le compagnie direttamente colpite dalle restrizioni imposte, sia quelle che avvertono gli effetti negativi generati indirettamente dal temporaneo cambiamento del modo di vita della gente. Il governo ha deciso, quindi, di aumentare le garanzie per i crediti concessi alle PMI di circa un miliardo di euro e di pagare il sussidio di disoccupazione pari al 75% dello stipendio lordo. Le misure arrivano nel contesto in cui grandi compagnie operanti in Romania hanno annunciato la sospensione della loro attività per diversi periodi, al fine di proteggere i propri dipendenti dal contagio dal nuovo coronavirus. La fabbrica di automobili Dacia, parte del consorzio Renault, ha interrotto giovedì la produzione a Mioveni (sud) fino al 5 aprile e 13.500 dipendenti resteranno temporaneamente disoccupati. Anche l’americana Ford, che possiede una fabbrica in Romania, a Craiova (sud), ha annunciato che i suoi dipendenti saranno temporaneamente disoccupati da giovedì e beneficeranno di un’indennità pari al 78% dello stipendio di base. Anche la fabrica Pirelli di Slatina (sud) sospende temporaneamente l’attività e i suoi 4000 dipendenti resteranno a casa.
Bucarest sostiene il rimpatrio dei romeni all’estero colpiti dalle misure di limitazione dei contagi dal virus COVID 19
Migliaia di romeni che sono rimasti bloccati tra Austria e Ungheria sono tornati in Romania, dopo l’apertura del corridoio verde attraverso l’Ungheria. Le autorità di Budapest hanno annunciato che permetteranno ai cittadini romeni di attraversare l’Ungheria per arrivare a casa, ogni notte dalle ore 21:00 alle ore 5:00, sulle rotte indicate dalle autorità ungheresi. L’accordo è stato ottenuto, mercoledì, dal ministro degli Esteri romeno Bogdan Aurescu in seguito ad un colloquio telefonico avuto con il collega di Budapest Péter Szijjártó. D’altra parte, il Ministero degli Esteri di Bucarest informa che questa settimana sono stati rimpatriati, in seguito alle iniziative dei Ministeri degli Affari Esteri e dei Trasporti, centinaia di romeni che si trovavano temporaneamente all’estero e che sono stati colpiti dalle misure prese dagli stati europei per gestire e prevenire l’epidemia di COVID-19. Il MAE rinnova l’appello a evitare qualsiasi viaggio all’estero che non sia assolutamente necessario e la raccomandazione che i turisti o i cittadini romeni che si trovano temporaneamente all’estero tornino urgentemente in Romania. Il MAE sollecita inoltre ai cittadini romeni residenti all’estero di osservare strettamente le raccomandazioni delle autorità di questi stati e sottolinea che i viaggi in Romania sono sconsigliati. Anche il capo dello stato romeno ha lanciato un appello ai romeni d’oltreconfine, esortandoli a non venire a casa a Pasqua quest’anno perché, nel contesto delle norme stabilite dagli esperti, all’arrivo in Romania dovranno essere messi in quarantena o in isolamento, a seconda del caso.