La settimana 14 – 20/10/2018
Il presidente romeno in Italia e a Bruxelles/ La premier romena in Turchia, Emirati Arabi Uniti e Kuwait/ Esercitazione Sisma 2018/ La rappresentativa di calcio Under 21 della Romania, ad un torneo finale di Campionato Europeo dopo 20 anni
România Internațional, 20.10.2018, 07:00
Il presidente romeno ha avuto questa settimana un’agenda molto impegnativa, che ha incluso una visita di stato di 4 giorni in Italia, una visita a Bruxelles al Consiglio Europeo d’autunno e al 12-esimo vertice Asia-Europa. Nella prima parte della settimana, Klaus Iohannis è stato in Italia, nella prima visita in questo Paese di un capo dello stato romeno negli ultimi 45 anni. Con un valore stimato dell’interscambio commerciale di oltre 15,5 miliardi di euro nel 2018, l’Italia è il secondo partner commerciale della Romania e si piazza al primo posto nel top degli investitori stranieri dal punto di vista del numero delle compagnie presenti sul mercato romeno. Organizzata nel contesto della celebrazione da parte della Romania del Centenario della Grande Unità e del decimo anniversario della trasformazione dei rapporti bilaterali tra la Romania e l’Italia in Partenariato strategico consolidato, la visita ha avuto in primo piano anche l’importante comunità romena, di circa 1,2 milioni di persone — la più numerosa d’oltreconfine e la maggiore comunità straniera della penisola. Durante gli incontri ufficiali con il presidente e il premier italiano, Iohannis ha trasmesso ringraziamenti per il modo in cui i romeni sono trattati e integrati nella Penisola. Da Roma, il presidente romeno è partito per Bruxelles dove ha partecipato al Consiglio Europeo d’autunno e al 12esimo vertice Asia-Europa. Il primo giorno del Vertice UE si è concluso senza alcun progresso significativo per quanto riguarda la Brexit. Il presidente Iohannis ha affermato che, nonostante i negoziati intensi, l’accordo di ritiro della Gran Bretagna non è stato finora ultimato. Egli ha auspicato che “si arrivi almeno ad un accordo di uscita ordinata della Gran Bretagna, per cercare poi di fare altri passi”. Nel secondo giorno, i leader europei hanno discusso questioni legate alla migrazione, alla sicurezza interna e al rafforzamento dell’unione monetaria. I colloqui sul tema della migrazione hanno puntato sui futuri sviluppi, sul rafforzamento della cooperazione con gli stati terzi d’origine e di transito. Quanto alla sicurezza interna, il presidente Iohannis ha sottolineato che la prevenzione e il contrasto del terrorismo devono restare tra le preoccupazioni prioritarie degli stati membri dell’UE.
La premier romena Viorica Dăncilă ha fatto questa settimana un giro in Turchia, negli Emirati Arabi Uniti e nel Kuwait. La prima tappa è stata la Turchia, dove il primo ministro è stato accolto, ad Ankara, dal capo dello stato, Recep Tayyip Erdogan. I due esponenti hanno convenuto che la Romania continuerà a sostenere l’iter europeo della Turchia. I due Paesi sono decisi a continuare a collaborare per lo sviluppo dei rapporti economici, per garantire la sicurezza e per il contrasto del terrorismo. La premier romena e il presidente turco hanno firmato anche due documenti di cooperazione bilaterale nel settore sanitario e dell’istruzione. La serie di visite è continuata negli Emirati Arabi Uniti. A Dubai, all’incontro con il capo dell’Emirato, lo sceicco Mohammed bin Rashid Al-Maktoum, il capo del Governo di Bucarest ha presentato le più recenti opportunità di investimenti in Romania ed ha incoraggiato le compagnie degli Emirati a partecipare agli appalti organizzati per i progetti finanziati tramite i programmi operativi esistenti, oppure ai progetti realizzati in partenariato pubblico-privato. Viorica Dăncilă ha dichiarato inoltre che la Romania continuerà a prestare una particolare attenzione al vicinato meridionale dell’UE, soprattutto visto che l’anno prossimo, ricoprirà per sei mesi la presidenza semestrale dell’Unione. Ad Abu Dhabi, Viorica Dăncilă ha discusso delle modalità per attirare investimenti dagli Emirati Arabi Uniti e per intensificare l’interscambio. Mercoledì, i capi degli Esecutivi di Bucarest e Abu Dhabi hanno adottato la “Dichiarazione comune sulla firma di un partenariato economico strategico tra il Governo romeno e quello degli Emirati Arabi Uniti”. Il commercio, gli investimenti, l’agricoltura, il turismo, la ricerca, l’innovazione sono solo alcuni dei settori prioritari in cui collaboreranno gli ambienti d’affari dei due stati. L’ultima tappa della serie di visite è stato il Kuwait.
La popolazione deve essere preparata quanto meglio, per sapere come reagire nel caso di un eventuale disastro — lo ha dichiarato il capo del Dipartimento per le Situazioni d’Urgenza, Raed Arafat, alla cerimonia organizzata in chiusura dell’esercitazione di simulazione di un grande terremoto in Romania, “Sisma 2018”. Raed Arafat ha affermato che è stata la più ampia e complessa esercitazione a livello europeo negli ultimi anni, che ha dato alle autorità romene l’occasione di testare la rapidità e la capacità di intervenire e di cooperare nell’eventualità di un forte terremoto. La Romania è considerata uno dei Paesi membri dell’UE più vulnerabili ai sismi. Negli ultimi due secoli, vi si sono verificati sette terremoti di oltre 7 gradi sulla scala Richter. Nelle simulazioni sono state impegnate, per cinque giorni, tutte le strutture competenti nel caso di un forte sisma, di magnitudo 7,5, seguito da repliche e che provocherebbe danni e numerose vittime soprattutto a Bucarest. I soccorritori sono stati messi di fronte a situazioni-limite, con migliaia di morti, feriti e persone rimaste senza tetto. Il presidente Klaus Iohannis ha dichiarato lo stato di emergenza. Presso le sue basi, l’Esercito ha installato ospedali mobili, mentre sugli stadi della capitale e delle località vicine sono stati allestiti campi di sinistrati. Da Israele, Italia e Norvegia sono stati portati ospedali mobili di ultima generazione, attrezzati anche per la terapia intensiva, mentre dall’Austria e dall’Ungheria sono arrivati equipaggi di pronto soccorso.
La rappresentativa giovanile di calcio della Romania si è qualificata agli Europei di calcio Under-21 dell’anno prossimo, dopo aver sconfitto il Liechtenstein per 4-0, martedì, in casa, a Ploieşti, nell’ultima partita dell’ottavo gruppo dei preliminari. Con sette vittorie e tre pareggi su dieci partite, i romeni hanno finito i preliminari senza alcuna sconfitta, hanno accumulato 24 punti e vinto un girone di cui hanno fatto parte anche Portogallo, Bosnia, Galles e Svizzera. La Romania è riuscita ad ottenere la sua seconda qualificazione ad un Campionato Giovanile Europeo, dopo quella del 1998, quando il torneo finale è stato organizzato a Bucarest. Gli europei si svolgeranno nel periodo 16-30 giugno 2019, in Italia e San Marino, con la partecipazione di 12 squadre.