La settimana 14 – 20/09/2014
Gas: rifornimenti dalla Russia in calo/ Previdenza: promulgata legge riduzione contributi/ Presidenziali: il premier Victor Ponta inoltra candidatura/ Storia: Bucarest in festa per 555 anni attestazione/ RadiRo: 5 orchestre in 8 concerti a Radio Romania
Radio România, 19.09.2014, 13:43
Nelle ultime due settimane, la compagnia russa Gazprom ha deciso di ridurre del 5 fino al 10%, senza alcuna spiegazione, i rifornimenti di gas alla Romania, per riprenderli dopo. Il ministro con delega all’Energia, Razvan Nicolescu, ha assicurato di nuovo che i romeni non correranno alcun rischio di soffrire di freddo durante l’inverno, neanche se i rifornimenti saranno completamente tagliati per essere ripresi in primavera. Al momento, gli stoccaggi della Romania ammontano a 2,5 miliardi di metri cubi, e al termine del ciclo di immagazzinaggio ne avrà 3 miliardi. La produzione interna è di 11 miliardi di metri cubi, mentre il consumo totale annuo ammonta a 12,5 miliardi. In questo periodo, la Romania consuma ogni giorno 16 miliardi mc, però ne produce 31 miliardi.
Il presidente romeno Traian Basescu ha promulgato la legge che prevede la riduzione del 5% dei contributi previdenziali versati dal datore di lavoro. Il capo dello stato ha richiamato l’attenzione che, l’anno prossimo, il deficit di bilancio provocato dall’applicazione della normativa aumenterà notevolmente, e il Governo dovrà individuare delle soluzioni per riempire il vuoto. Invece, il premier socialdemocratico Victor Ponta ha salutato la promulgazione della legge, spiegando che la normativa consentirà la generazione di più posti di lavoro.
Conto alla rovescia per le presidenziali che si terranno il 2 novembre in Romania, con il ballottaggio previsto per il 16. Il premier Victor Ponta, che è anche il leader dei socialdemocratici, il numero uno della coalizione governativa, è stato il primo candidato ad essersi iscritto all’Ufficio Elettorale Centrale, in rappresentanza dell’Alleanza elettorale tra i socialdemocratici, l’Unione nazionale per il progresso della Romania, e i conservatori. Victor Ponta ha sottolineato che uno degli obiettivi del suo programma è quello di una società unita. Auspico e mi auguro di concludere 25 anni di transizione dalla dittatura a una società democratica, europea, ad una società libera e soprattutto a una società che sia di nuovo unita. Auguro che cambiassimo in primo luogo il profilo del presidente, da un generatore di crisi a un vero rappresentante degli interessi pubblici, che agevola il dialogo tra le varie categorie sociali e le autorità dello stato”, ha dichiarato il premier. Le candidature alle presidenziali potranno essere inoltrate entro il 23 settembre.
Il leader dell’Unione democratica magiari di Romania (Udmr), Kelemen Hunor, ha presentato ufficialmente a Cluj-Napoca il progetto sull’autonomia della cosiddetta Contrada dei Sekleri, regione per la quale gli ungheresi del nostro Paese vorrebbero l’autonomia. Kelemen Hunor ha sostenuto che la comunità ungherese non vuole nè separatismo, nè indipendenza, ma solo garanzie forti per la conservazione e lo sviluppo della propria identità. Il progetto prevede bilinguismo e la rappresentanza istituzionale proporzionale delle comunità etniche della regione, che coprirebbe tre province della Romania centrale in cui vive prevalentemente la minoranza ungherese. Lo stesso progetto prevede l’insegnamento della lingua ungherese anche nelle scuole romene della regione. Nè la maggioranza nè l’opposizione di Bucarest credono nel successo di un ddl sull’autonomia della Contrada dei Sekleri, e sottolineano che qualsiasi modifica amministrativa e territoriale deve rispettare la Costituzione.
Dal 18 al 21 settembre, Bucarest è in festa per i 555 anni dalla sua prima attestazione documentaria, con sagre, concerti, fiere ed esposizioni in tutta la città, organizzate dal Comune. A dare il via alle celebrazioni l’inaugurazione della Locanda Gabroveni, monumento storico risalente a fine Settecento — inizio Ottocento, restaurato con fondi norvegesi e locali, stanziati dal Comune di Bucarest. Il nuovo stabilimento ospita un centro culturale e artistico, con sale per spettacoli e mostre, accanto a un caffè e a un punto di informazione turistica. Il sindaco di Bucarest, Sorin Oprescu, ha spiegato che il restauro ha rispettato la struttura iniziale dell’edificio. Il 20 settembre 1459, il principe della Valacchia, Vlad l’Impalatore, emetteva un documento ufficiale in cui accennava anche alla città di Bucarest, una delle sue residenze. Lungo il tempo, la città si sviluppò e diventò la capitale della Romania e oggi conta oltre due milioni di abitanti. Come tante altre grandi città, anche Bucarest aveva bisogno di un mito fondatore. E allora nacque quello del pastore Bucur, ritenuto il suo fondatore, dal quale deriva anche il nome della capitale.
Dal 20 al 27 settembre, Radio Romania invita il pubblico alla seconda edizione del Festival Internazionale delle Orchestre Radiofoniche, RadiRo, un evento unico in Europa. Sul palcoscenico della Sala Concerti Mihail Jora di Radio Romania saliranno orchestre radiofoniche di Finlandia, Francia, Repubblica Ceca e Germania, accanto a direttori e solisti di fama internazionale. Il direttore onorario del Festival è il maestro Cristian Mandeal, che vanta oltre 1.000 concerti in 35 Paesi su 4 continenti. Ad aprire il Festival, il 20 settembre, un concerto straordinario dell’Orchestra Sinfonica della Radio Finlandese. Siccome il 2014 segna anche il 150esimo anniversario della nascita Richard Strauss, tutte le orchestre che si riuniscono a RadiRo avranno in cartellone brani del celebre compositore tedesco. “L’European Broadcasting Union (EBU) è onorata di essere partner del Festival Internazionale delle Orchestre Radiofoniche RadiRo, organizzato da Radio Romania, membro dell’EBU e sostenitore tradizionale della musica classica”. E’ quanto si legge sul sito della prestigiosa organizzazione, che riunisce le radio e le tv pubbliche europee: 73 membri di 56 Paesi e 36 membri associati dell’Asia, Africa e delle Americhe. I concerti saranno trasmessi dalle reti Radio Romania Musicale e Radio Romania Culturale, ma anche attraverso la piattaforma EBU, che ha un’audience potenziale di milioni di ascoltatori, ha dichiarato all’EBU il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu.